Case Aler: la Lega vuole favorire i lombardi
SARONNO – Mentre al quartiere Matteotti di Saronno sono in dirittura d’arrivo le opere dei cantiere Aler, l’Agenzia regionale per l’ambiente, il vicepresidente del nuovo consiglio regionale, Fabrizio Cecchetti della Lega Nord, intende “riscrivere” le regole per l’assegnazione.
“Residenza di 15 anni in cambio di servizi prioritari, come quelli legati al diritto allo studio, l’accesso agli asili nido e per l’assegnazione di un alloggio popolare”: ecco le proposte della Lega Nord, primo firmatario il vicepresidente Cecchetti che ha provveduto nelle scorse ore a protocollare all’Assemblea regionale tre distinti progetti di legge definitivi “di residenzialità”.
“Si tratta – spiega Cecchetti – di proposte legislative per introdurre criteri che premino coloro che risiedono da più tempo sul territorio della nostra Regione dando loro la possibilità di avere accesso ad alcuni servizi. Considerato infatti il periodo di forte crisi economica e la necessità di migliorare la gestione delle risorse finanziarie disponibili, riteniamo doveroso intervenire in questo senso”.
Due progetti di legge puntano ad introdurre il termine temporale di quindici anni di residenza continuativa sul territorio regionale per l’ottenimento dei benefici in materia di diritto allo studio e dei servizi in ambito sociale e sociosanitario, ad esempio per avere la precedenza nelle graduatorie degli asili nido. La terza proposta riguarda invece l’accesso all’edilizia residenziale pubblica: il progetto oltre ad elevare gli anni di residenza continuativa necessari da 5 a 15, riserva una quota massima del 5 per cento per assegnazione degli alloggi Aler ai cittadini di Stati non aderenti all’Unione europea.
“In questo modo – aggiunge Cecchetti – si andrà a riequilibrare una situazione assurda che fino ad oggi ha visto premiare gli ultimi arrivati a scapito di chi risiede da sempre in Lombardia e si trova paradossalmente scavalcato in graduatoria”.
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Commenti
La Lega non è nuova a uscite razziste ma non mi sento di condannare ora questa scelta.
Gli immigrati sono uomini e come tali hanno diritti inviolabili, nulla da discutere su questo punto, ma come è possibile anteporre questi “stranieri” ai propri concittadini, ai propri conterranei, ai propri fratelli italiani? In una situazione di malessere nazionale, dove i nostri anziani raccolgono gli scarti fuori da mercati e supermercati e gli studenti lavorano di notte per pagarsi gli studi così come i genitori si sacrificano per il futuro dei propri figli, come si può rimanere ciechi ai nostri stessi bisogni? Non si tratta dunque di razzismo ma di difesa dei nostri diritti che vengono scavalcati quotidianamente. Non è infatti nuovo l’uso di destinare una ingente parte degli alloggi popolari agli stranieri, ma ora non è il momento di continuare, l’Italia è innanzitutto degli italiani, e sono gli italiani i primi a dover essere aiutati.
Caro direttore, che dire? Mi complimento con queste persone che rispondono senza avere il coraggio di metterci il proprio nome, cioé la propria faccia. Come già detto, non degnerò di risposta i loro insulti, che non offrono nemmeno un’argomentazione a sostegno delle loro tesi, a differenza di quanto il sottoscritto ha fatto nel suo intervento. Forse anche questo potrebbe essere un criterio per “moderare” le risposte, mi permetto sommessamente di suggerire a IlSaronno.
Peccato che nessuno dica che per avere quei diritti debbano pagare le tasse. O quelle vogliamo restituirle a chi pur lavorando qui non ha gli stessi diritti degli altri??
Eccolo li il solito buonista coi soldi degli altri
I diritti dei lombardi e dei saronnesi, nella fattispecie, possono invece essere tranquillamente calpestati sfruttando le pieghe di leggi e regolamenti bizantini nei quali sguazzano i “consulenti” degli stranieri e/o clandestini.
Eccolo qua un “razzista” nemico della propria gente.
Eccoli qua, i razzisti di sempre. Con Maroni che espunge dalla campagna elettorale il tema dell’immigrazione,salvo riprendere subito dopo le elezioni a martellare i diritti dei migranti. Incurante del fatto che il suo “pacchetto sicurezza” a base di leggi liberticide è stato cassato dalle massime autorità europee ed italiane. Incurante del fatto di aver “inventato” un’inessistente “Emergenza Nordafrica” che dal 2011 al 2013 ha sperperato quasi un miliardo e mezzo di euro per non garantire il diritto all’acccoglienza dei profughi da Tunisia e Libia. Incurante, Ma sempre pronto a rendere ancora più assurda una normativa regionale sull’accesso all’Aler che già la Lega Nord aveva ristretto, allungando i tempi di residenza per potervi accedere: anche questa cassata dalle supreme corti italiane, ha continuato ad essere applicata scandalosamente, tra le proteste di pochissimi. Vergogna!