Adozioni Congo, Comi e Librandi: “Kyenge aiuti le famiglie invece di andare in giro”
SARONNO – “Invece di aggirarsi propagandisticamente per l’Italia per diffondere il suo verbo, ovviamente con spese e disagi a carico dei contribuenti, il ministro Kyenge farebbe meglio a occuparsi con maggiore impegno di altre questioni di sua competenza, come per esempio la triste vicenda delle adozioni da parte di famiglie italiane, una delle quali vive nella nostra provincia, bloccate dal Congo”.
Così l’europarlamentare di Forza Italia, Lara Comi e il deputato di Scelta civica, Gianfranco Librandi, entrambi saronnesi, commentano la visita nella loro città del ministro dell’Integrazione, Cecilie Kyenge, avvenuta ieri mattina.
“Mentre il ministro viene a Saronno a raccogliere gli applausi di un’amministrazione che – a differenza di tanti pur tolleranti ed accoglienti saronnesi – condivide in toto le sue idee – proseguono Comi e Librandi – 24 famiglie italiane sono tristemente rientrate in patria senza i loro bambini, grazie alla unilaterale decisione delle autorità governative locali di fermare tutte le pratiche di adozione internazionale in corso almeno fino a settembre–ottobre. Saremmo certamente più soddisfatti – concludono i due parlamentari saronnesi – se invece di partecipare a queste passerelle pre-elettorali il ministro Kyenge volesse spendere tutto il suo prestigio e la sua autorevolezza nella risoluzione di questa drammatica e ormai quasi dimenticata situazione”.
21012014
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Commenti
Appunto, la legge si chiama Bossi-Fini, e i risultati nell’applicazione di questa legge sono gli stessi che si avevano anche con Maroni ministro dell’interno.
Cambia il colore politico degli interpreti al governo, ma il risultato e’ sempre lo stesso, inadeguato.
la legge Bossi Fini non è stata un capolavoro ma non dimentichiamoci che applicare le leggi in Italia non è mai stato il forte dei governanti che molto spesso sono stati i primi a dare un pessimo esempio – il ministro non si preoccupa di farci capire di come intende affrontare il problema della immigrazione senza finire nella totale confusione .- in effetti lei sfrutta una condizione preesistente: l’atavica propensione missionaria degli italiani e dei cattolici in particolare – che in questo caso si applica al contrario ovvero i missionari non vanno nel terzo mondo ma il terzo mondo sbarca in Italia – le conseguenze alla signora ministro non interessano – sicuramente le interessano i nuovi elettori
Librandi & Comi…aiutoooooo!
Bravissimi Librandi e Comi ad aver posto una questione giustissima: le ADOZIONI
Se un ministro italiano di origine congolese non riesce neppure a dialogare, a tutela delle nostre famiglie e soprattutto dei picocli congolesi che sono in situazione di urgenza affettiva soprattutto, significa che c’è molto su cui riflettere .L’amministrazione di sinistra saronnese si è fatta “sponsor” in città di questo tour propagandistico ..altro non c’è da aggiungere
beh..io capisco Librandi costretto a ri-trovarsi una collocazione politica facendo parte di una lista che sparirà con le nuove regole elettorali
Librandi & Comi, la strana coppia…
Porro &C che strana compagnia
da che pulpito viene la predica. quando mai la comi è al suo posto di lavoro. vale a dire all’europarlamento
Ringrazio l’On Librandi e l’On Comi dell’attenzione alla questione dei bambini e delle loro famiglie.
Ringrazio l’On Comi per l’interrogazione parlamentare presentata all’alto rappresentante Ue.Ashton sul caso delle decine di famiglie europee (italiane, belghe, francesi) bloccate nella Repubblica democratica del Congo dove si erano recate per adozioni internazionali”
Sono contenta che nella sua interrogazioe abbia fatto riferimento oltre al gravissimo disagio affettivo anche a quello economico come alla richiesta di tutela internazionale
Mi troco perfettamente concorde che ” L’Ue non può fare sentire la propria voce solo per i vincoli e i parametri di bilancio da rispettare, ma deve essere vicina e cercare di risolvere anche i problemi reali dei suoi cittadini e intervenire con autorevolezza, attraverso la diplomazia e il dialogo con gli altri Paesi, ogniqualvolta rientrino in gioco i legittimi interessi dei suo Stati Membri. E gli interessi affettivi non valgono certamente meno di quelli, pur importanti, di natura economica”
Grazie On Comi, grazie On Librandi
Non erano tra le autorità?
Si sono scordati di invitarli o erano intenti anche loro a far campagna elettorale
E’ verissimo e sono in linea con il pensiero di Comi
Avendo nella nostra provincia una famiglia che con le altre sono in attesa di poter riabbracciare i loro figli almeno il buonsenso avrebbe voluto che si parlasse anche e soprattutto di questo ; forse che l’adozione regolare voluta con tutte le forze e nella massima legalità e trasparenza non è forse il miglior esempio di accoglienza????
Evidentemente questo non era d’interesse per chi era in tour per ben altro …
Erano fra le autorità , essendo le cariche più alte in città , ma hanni declinato l’invito . Coerenza a differenza della Lega
Forse Lei è “troppo veloce” ma le cariche più importanti in città sono altre perchè a loro spetta il compito di decidere( o di non decidere)
Athos …a loro spetta solo di caricare a salve …
…”se invece di partecipare a queste passerelle pre-elettorali il ministro Kyenge volesse spendere tutto il suo prestigio e la sua autorevolezza nella risoluzione di questa drammatica e ormai quasi dimenticata situazione”””
Adozioni, la difesa di Kyenge: «Il Congo ha cambiato le regole, ci hanno negato anche le liste»
Il ministro: «La situazione è complicata, non sempre arrivano messaggi incoraggianti. Ma noi ci siamo»
http://www.corriere.it/cronache/13_dicembre_20/adozioni-difesa-kyenge-il-congo-ha-cambiato-regole-ci-hanno-negato-anche-liste-61fec4b8-6942-11e3-95c3-b5f040bb6318.shtml
Veloxtime. Esatto ha talmente tanta influenza da non riiuscire neppure a dialogare con le autorità congolesi …il massimo
Perfettamente d’accordo .
Sarebbe stato suo dovere provvedere, come quello dell’amministrazione sottoporre la questione; ma …era uno spot elettorale e l’argomento adozioni, bimbi….non ci stava…proprio non ci stava ..anzi non s'”aveva da fare “
Anch’io sottoscrivo il compiacimento per questa nota volta al problema dell’adozione da parte di nostre famiglie.
Porro&C attenti all’autopromozione, nnoancora una volta ha perso di vista i bisogni, le urgenze dei cittadini
Perchè non è stata, invece, invitata la famiglia varesina all ‘incontro con la Kienge: era un atto dovuto 🙂
Altrochè se sono d’accordo : un ministro viene in città, in provincia e non spende una parola sul caso-adozioni- ( di stretta competenza) per le famiglie in attesa di rivedere i loro bambini, per la famiglia varesina .
E’ davvero segno di scarsa attenzione all’altro che non fa il pari con la sensibilità dimostrata per l’immigrato.
Attenzione e sensibilità che non erano da mettere in conto all’amministrazione .-)