Futura mamma ferita dal pallino di un cacciatore sulla ciclabile
SARONNO – “Sono davvero sconcertato mi chiedo come sia possibile correre dei rischi così incredibili passeggiando su una pista ciclabile”. E’ davvero senza parole il 27enne cerianese Mirko quando racconta la disavventura patita dalla sua fidanzata Erika sabato scorso 27 settembre.
La giovane, incinta di 11 settimane, era andata a passeggiare, poco prima delle 8,30, sulla pista ciclabile che collega Saronno e Ceriano Laghetto. All’altezza della rotonda di via Mazzini la cerianese si è girata verso i campi attirata dal passaggio di una cane bianco ed è ha subito avvertito un forte dolore all’occhio. La donna è corsa via urlando e piangeno ma nonostante le diverse persone incontrate ha trovato solo una giovane coppia disponibile ad accompagnarla a casa dove c’era il fidanzato. Mirko l’ha portata al pronto soccorso non prima di una sosta sul lungo dell’incidente dove l’uomo ha incontrato alcuni cacciatori che però hanno negato ogni coinvolgimento.
Al pronto soccorso hanno confermato che la giovane aveva riportato una ferita all’occhio con spostamento dell’iride. Erika, probabilmente colpita da un pallino di ricaduta, è stata curata ma la situazione è piuttosto complessa: per evitare conseguenze al piccolo in arrivo non può sottoporsi ad una tac (necessaria per capire se è rimasto un pallino nell’occhio) ed anche le cure non possono andare oltre ad alcune medicazioni. Inoltre i medici non hanno escluso che lo spavento possa avere ripercussioni sulla gravidanza. Nell’ultima settimana l’occhio sta migliorando resta la preoccupazione di riportare conseguenze anche al lungo termine. La coppia ha presentato una denuncia contro ignoti alla stazione di carabinieri di Solaro nella speranza che le indagini dei militari possano identificare il responsabile.
Tanta la rabbia e la preoccupazione della coppia:”E’ davvero assurdo che una persona debba avere paura di passeggiare sulla ciclabile perchè c’è il rischio che le sparino. Speriamo che questo episodio serva anche ad evitare altri incidenti perchè evidentemente c’è bisogno che la caccia sia più regolamentata e tenuta lontano dall’abitato”.
Dell’episodio ha parlato anche il sindaco Dante Cattaneo sul proprio proflio Facebook con cui ha espresso solidarietà alla coppia ed ha chiesto Giustizia:”Erika e Mirko sono due giovani cerianesi come tanti, abitano a Ceriano Laghetto, non lontano da casa mia, li conosco da qualche anno. Sono una coppia innamorata, aspettano un bimbo. Da qualche giorno però la loro vita non è più la stessa. Erika, mentre camminava di buon mattino lungo la pista ciclabile tra Ceriano e Saronno è stata colpita all’occhio da un “pallino” sparato da un cacciatore, che non rispettava le regole. Erika ora rischia di perdere l’occhio e anche il bimbo. Ognuno di noi avrebbe potuto essere al posto di Erika. Preghiamo tutti perchè ciò non accada e affinchè sia fatta Giustizia!”
06102014
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Commenti
Signora Erika, ha perfettamente ragione i cacciatori un quella zona sono veramente pericolosi, ma mi creda, è andata ancora bene visto che dal vicino campo volo ogni tanto cade qualche aereo ( tre morti ) fino ad ora con almeno quattro incidenti gravi se non erro.
Ricordo ai sindaci di Ceriano e a quello di Cogliate sede del contestato campo volo che sono responsabili della tutela e della salute dei loro cittadini e ne rispondono in sede giudiziaria.
Permettere l’apertura di un campo volo in una zona fortemente urbanizzata come lo nostra è stata una scelta almeno demenziale e poco lungimirante, così come permettere la caccia dove le case o attività ricreative sono a poche centinaia di metri è una decisione scellerata e pericolosa, segno di poca sensibilità e capacità.
Personalmente sono veramente stanco di avere a che fare con sindaci di questo tipo.
La cosa che lascia basiti è che anche dopo questo ennesimo caso di vittima innocente, nessuno farà niente, scommettiamo che per quest’anno la zona resterà cacciabile e anche per l’anno venturo?
Parco del Lura, Boschi del Rugareto, boschi di Uboldo e Gerenzano… ho rischiato di prendermi pallini su quasi tutti i percorsi ciclabili di queste zone!!! Ma non basta… qualche anno fa ero con i miei nipoti in un parco giochi in un comune vicino a Saronno, erano le 9 di mattina di un giorno di novembre, si presentarono due cacciatori armati e con fucile in mano e cani che pretendevano di cacciare in quel punto perché a detta loro i fagiani che loro avevano pagato si erano nascosti nei rovi tra un campo e il parco giochi. Una zona tra l’altro con strada e quartiere residenziale, quindi neanche lontanamente immaginabile che si possa cacciare. Ricordo che sostevano che potevo anche chiamare i carabinieri ma loro avevano il diritto di stare lì. Non appena presi il telefono e chiamai i carabinieri, corsero via come due lepri!
Possibile che la politica non si renda conto che il territorio è CAMBIATO, non ci sono più gli spazi idonei per questa attività, almeno nella sua forma vagante. Il basso varesotto, il basso comasco e l’alto milanese sono zone densamente abitate con pseudo-campagne che non garantiscono più un minimo di sicurezza. Se a questo ci aggiungiamo la necessità di disporre di selvaggina pronto-caccia ecco che si capisce tutta l’assurdità. Ogni anno ci sono proteste in quasi tutti i comuni che hanno percorsi ciclabile (vedi l’anno scorso al Parco del Ticino o lungo la ciclabile del Lago di Varese) ma non cambia mai nulla. Quante persone ferite ancora dovremo avere?
Invece di “rimanere sconvolti” solo quando certe cose accadono sarebbe meglio prevenirle… In ogni caso ci sono tantissime cose che i normali cittadini possono fare di propria sponte, basta informarsi qui:
http://www.cacciailcacciatore.org
Se sbaglia una persona non bisogna generalizzare. Io ho il diritto di essere a favore come lei quello di dissentire
Purtroppo a sbagliare sono in tanti, troppi, considerando che parliamo di armi da fuoco per un’attività che di fatto rientra nelle attività ludico sportive (un’assurdità). Cosa significa? Significa che le regole sono sbagliate e vanno cambiate, per isolare chi sbaglia e per evitare altri sbagli, così frequenti.
Sabato, ore 16.30, giro in bici al parco del Lura…in zona Rovellasca incrocio un cacciatore con la doppietta pronta in spalla!!! Assurdo rischiare di finire impallinati per una passeggiata in bici con la famiglia.
Probabilmente, il Comune di Ceriano Laghetto prenderebbe la cosa più seriamente se si trovasse chiamato causa per attentato alla sicurezza della persona, in quanto non sollecito alle adeguate contromisure: sul territorio comunale e applicabile il divieto di caccia; non proibirla (ovvero, autorizzarla), in un contesto, praticamente, “cittadino” implica un richiamo alle proprie responsabilità.
Figuriamoci che, da casa mia (Saronno e non così in periferia), il finesettimana sento tranquillamente sparare…
Nessuna polemica sul mestiere della caccia, in sé: cacciatori “per bene” sono, spesso, anche grandi naturalisti.
I grandi naturalisti usano binocolo e macchina fotografica, le assicuro che il fucile non serve. Chi pratica poi la caccia in forma vagante in questo territorio iper urbanizzato a selvaggina pronto-caccia, francamente di naturalista non ha proprio nulla. Ogni anno ci sono decine di ferite tra le persone “normali”, eppure non si muove un filo d’erba tra chi dovrebbe cambiare le cose.
Lei ha il diritto di essere contro la caccia… il il diritto di essere a favore. Enrambi dobbiamo pretendere il rispetto delle regole. Buonagiornata-
Domenica passando in moto ho visto cacciatori appostati attorno ad una collinetta a Cogliate, vicino al campo volo, ridicoli, sembrava che accerchiassero una la tigre del bengala!!!
Veramente situazione comica se non fosse per la notizia che solo ora ho letto,
Non vado oltre altrimenti divento scurrile e mi bloccate il commento!!
Marco di Ceriano ,
Per prossima passeggiata dite che devo procurarmi giubbotto antiproiettile?
E’ una vergogna! E basta con questa caccia ogni anno succedono tragedie perché certi trogloditi si sentono “uomini” solo con un fucile in mano, poveretti, a loro va tutto il mio disprezzo mentre a questa coppia e al piccolo in arrivo va tutta la mia solidarietà e quanta piu’ serenita’ possibile per i prossimi mesi
Massima solidarietà alla coppia, veramente una brutta storia che speriamo resti un caso unico, ancorché sfortunato.
Mi spiace per chi ama l’arte venatoria, che io disapprovo, ma i cacciatori hanno poco da spartire con un territorio fortemente urbanizzato come il nostro, e resta da chiedersi come sia possibile che siano attivi così vicino a una ciclabile.
Spero che Dante Cattaneo non si limiti alle sole preghiere: può agire con un provvedimento forte e mi auguro che lo faccia. E spero anche (ma è impossibile) che prendano i responsabili.
e se invece di pregare il sindaco agisse per evitare che succeda di nuovo. chessò, mandare qualcuno a sorvegliare i cacciatori?
Il sindaco può agire vietando la caccia in quella zona per motivi di pubblica sicurezza con un’apposita ordinanza. Non sarebbe il primo caso, vedasi un paese se non erro nel lecchese e nel comasco che alla fine ha avuto ragione. Cosa assurda, la provincia contestò l’ordinanza, ma il TAR diede ragione al comune. Qui è talmente palese che in quella zona non bisognerebbe cacciare che dubito fortemente che la provincia possa anche solo osare contestare qualcosa. E’ incredibile come le istituzioni provinciali e regionali facciano unicamente gli interessi di una minoranza di persone che usa armi da fuoco in territori liberi e privati, invece di tutelare la maggior parte dei cittadini e l’ambiente. Quelle non sono zone più compatibili con l’attività venatoria, per cui mi auguro che l’ordinanza arrivi! Volere è potere.
basterebbe bandire definitivamente la caccia dal territorio….non siamo mica nella preistoria che bisogna andare a caccia per procurarsi il cibo! Chi ha voglia di sparare che si dia al tiro al piattello!
O.o
accidenti
E’ una cosa semplicemente inconcepibile. Ogni anno ci sono decine di persone che vengono ferite e che nulla c’entrano con questa attività. A volte ci sono stati casi anche più gravi (non che questo non lo sia ma ci sono stati anche morti). Ciclisti, atleti, cercatori di funghi, semplici persone che passeggiano su un percorso ciclabile o un sentiero, eppure la politica non muove un dito per cambiare lo stato delle cose e rendersi conto che nel 2014 il territorio è CAMBIATO! Ditemi voi se tra Ceriano e Saronno c’è uno spazio compatibile con questa attività. E’ assurdo quello che è successo ed è colpa di chi ancora permette che in questi pseudo-territori si pratichi quest’attività, che se non fosse per la selvaggina pronto-caccia non avrebbe senso (eh sì, la selvaggina la comprano, la liberano il venerdì e nel weekend giù a sparare). Ora non voglio iniziare il classico discorso pro o contro, ma bisogna rendersi conto che in certi territori non ha più senso quest’attività. Chiunque frequenti le ciclabili e i percorsi del Parco Lura, a Uboldo, Gerenzano, Rugareto, sa che ogni volta si rischia di prendersi qualche pallino, perché quelli chi non rispetta le regole purtroppo abbonda, ma è proprio la regola che è sbagliata, in certe aree andrebbe chiusa ogni possibilità di cacciare, senza se e senza ma. Per il presunto attacco di un orso che ha difeso i suoi piccoli, ci sono state ordinanze urgenti di cattura e si è mosso l’intero arsenale politico, invece per questi casi che io reputo ben più gravi e seri non si muove mai nessuno. Pochi giorni fa un ragazzino è stato ferito nel lecchese e basta andare a leggersi le cronache dell’anno scorso per trovare tante altre persone ferite. Bisogna dire basta, la provincia tuteli in primo luogo i cittadini, poi l’ambiente e infine consenta di cacciare dove ha senso, basta con queste regole assurde a favorire una minoranza assoluta di persone che maneggia armi da fuoco, non dimentichiamocelo. Mi auguro che il sindaco di Ceriano chieda subito alla provincia di vietare la caccia in un corridoio di almeno 500 m dalla ciclabile se non di 1 km per evitare assolutamente il ripetersi di fenomeni simili. Lo può fare anche con una semplice ordinanza e no credo che la provincia la impugnerà. Un augurio alla ragazza ferita che possa guarire presto!