La nuova piazza di Ceriano diventa un caso internazionale
CERIANO LAGHETTO – La decisione dell’Amministrazione comunale cerianese di intitolare una piazza ai Martiri di Odessa, è diventata notizia di portata internazionale ed ha suscitato commenti positivi e ringraziamenti che continuano a giungere in Comune da cittadini ma anche da autorità e rappresentanze diplomatiche.
Il ricordo dei massacri di Odessa, con esplicito riferimento, oltre che all’eccidio nell’ottobre del 1941, anche alla recentissima strage del 2 maggio 2014, è valso al Comune di Ceriano Laghetto, la citazione da parte di diverse agenzie di stampa internazionali, in particolare russe, con conseguenti attestazioni di riconoscenza e apprezzamento da parte di centinaia di cittadini, tanto dell’Ucraina quanto della Russia. In particolare, l’Ambasciata di Russia a Roma, ha voluto rilanciare in maniera ufficiale la notizia dell’intitolazione del piazzale antistante l’ufficio delle Poste di Ceriano Laghetto e le motivazioni che hanno portato a questa scelta. Un servizio su questa iniziativa è stato addirittura dedicato dal telegiornale del primo canale tv della Russia, durante il quale è stata trasmessa un’immagine della cartina dell’Italia con evidenziato il nome di Ceriano Laghetto e una della facciata del palazzo municipale.
La notizia è stata inoltre ripresa, attraverso i social network dallo scrittore Nicolai Linin e dal giornalista Giulietto Chiesa, che da tempo seguono con attenzione ed interesse le vicende della guerra civile in corso nella regione del Donbass e di Odessa, dove si fanno sempre più cruenti gli scontri tra i filorussi, che rivendicano i risultati dei referendum popolari sull’indipendenza e le forze militari dell’autoproclamato Governo di Kiev. Si tratta di un conflitto di estrema delicatezza e gravità, nel quale hanno perso la vita già molte centinaia di civili, in un angolo di Europa che peraltro fu già teatro, settant’anni fa, di grandi tragedie umane, durante la Seconda guerra mondiale. Ciò nonostante, è un conflitto che viene tenuto in secondo piano dai media europei. Forse anche per questo, la scelta del Comune di Ceriano Laghetto di intitolare una piazza come monito e invito a non dimenticare, ha ottenuto un così ampio riscontro internazionale.
“Continuiamo a ricevere e-mail e telefonate di persone che ci ringraziano per questa decisione – spiega il sindaco Dante Cattaneo – e questo ci onora. Siamo convinti da sempre che non esistano guerre e morti di Serie A e di Serie B, anche se spesso, per motivi geopolitici ed economici, certa informazione tende ad evidenziare alcune situazioni anzichè altre. Quello che accade nel Donbass non può lasciarci indifferenti, succede nel cuore dell’Europa, a poche ore di volo da qui e ospitiamo da tempo in Italia migliaia di persone provenienti anche da quelle aree. Se questo semplice gesto potrà servire ad accendere un po’ di più i riflettori su quelle vicende, ne siamo orgogliosi”. Lo stesso sindaco anticipa la volontà di organizzare una cerimonia di inaugurazione del piazzale Martiri di Odessa il prossimo 14 febbraio alle 16.
29012015
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Commenti
è molto più semplice di quello che pensate , chiedetevi da dove viene la moglie del sindaco ?
Di solito per intitolare alla memoria una via/piazza devono passare un po’ di anni, in questo caso il conflitto e’ ancora in corso, ma Cattaneo (il nuovo Guzzetti) e’ già avanti!!!
la storia si ripete, una strana alleanza tra gli esponenti della destra autarchica e la grande madre Russia, scordandosi bellamente chi sia stato, chi sia e cosa faccia il grande zar Vladimir Putin. E non è proprio vero che i morti sono tutti uguali….ricordando pure che la Russia non è mai stata tenera con gli ebrei (Cattaneo farebbe bene a studiare un pochino di storia) e a ricordare chi ha scatenato la guerra civile in Ukraina che fino a prova contraria è uno stato indipendente: certo che piacerebbe fare i referendum per la cosiddetta indipendenza di Ceriano, ma qua non funziona così…
Car RobinHood,
Tutto vero cio’ che dici.
Penso che in questo caso ,sia stato detto : dedichiamo la via ai morti o martiri di Odessa senza fare distinzione di appartenenza.
Come si sa ,”quasi mai” la ragione sta da una parte sola.
Ci sono minoranze che chiedono cose che le maggioranze non intendono concedere, le minoranze cosa possono fare?
Guerra al potere (maggioranza).
Naturalmente le guerre le fanno i popoli , non i loro rappresentanti.
Qui nascono (muoiono) i “martiri che vengono esaltati dalle rispettive parti.
Mettiamola cosi : i morti sono morti per ragioni
per loro legittime , ma che per noi e’ difficile giudicare .
Limitiamoci ad onorarli in quanto morti ed a sottolineare che le guerre sono un peste evitabile , usando buon senso e meno egoismi.
La democrazia e’ il sistema piu’ difficile da gestire , d’altra parte la dittatura soft , utopia di Grillo , e’ impossibile , quindi , che fare ??
Volevo dire “meritevoli” scusate l’errore di battitura.
Plaudo all’ntelligente iniziativa del comune di Ceriano Laghetto.
Troppo spesso si dedicano vie ,piazze ,parchi a persone in verita’ non metitavoli, oppure a localita. Suggerirei che sotto l’intitolazione si riporti il sito Internet ove gli interessati posssano informarsi su cio’ che la targa ricorda