Ultimo saluto alla mamma uccisa: “Fra, sarai il nostro angelo sui tacchi che balla in cielo”
GERENZANO – Con una straziante cerimonia la comunità di Gerenzano ha detto addio stamattina a Francesca Le Pera la 38enne uccisa domenica mattina dal marito, il muratorio 43enne Angelo Barberio, in una casa di ringhiera a poche centinaia di metri dalla parrocchia.
E’ proprio qui che stamattina alle 10 si sono radunati oltre 250 gerenzanesi che si sono stretti intorno ai due figli della coppia, di 14 anni e 21 anni, e ai familiari arrivati anche dalla Calabria. Presenti anche il sindaco Ivano Campi, il vicesindaco Pierangelo Borghi e l’assessore ai Servizi Sociali Dario Borghi.
Ad ufficiare l’omelia è stato il parroco don Filippo Guarnerio: “Domenica scorsa era una giornata di sole in cui la nostra comunità stava festeggiando un anniversario della Salus al centro sportivo cittadino ma in un angolo qui in pieno centro una triste oscurità ha avvolto una famiglia. Una famiglia che è gravata dal peso della tragedia e noi come comunità abbiamo il dovere di restare a vegliare su di loro e a pregare con loro”.
Un messaggio ripetuto anche prima della benedizione finale rivolto ai due figli: “A nessuno viene data una croce più pesante di quella che può portare. La vostra famiglia è stata scossa da un autentica tragedia ma tutta la comunità vi sarà vicino pregando perchè riusciate a sopportare questo dolore”.
Sul sagrato della chiesa la bara con il corpo della gerenzanese è uscita porta a spalla da familiari ed amici con un lancio di palloncini bianchi. Davanti alla chiesa ha dato un ultimo saluto leggendo una breve lettera una collega della 38enne “Sant’Agostino diceva che nessuno muore sulla terra finchè il suo ricordo vive nel cuore di chi resta. E quindi Francesca tu continuerai a vivere nei nostri cuori. La tua vita non è stata facile ma avevi sempre un sorriso per tutti”.
E’ seguito un breve ringraziamento del fratello ” a tutti quelli che ci sono stati vicini in questi giorni così difficili” e il ricordo di un’amica “il dolore che proviamo è indescrivibile. Era una vera forza della natura ed ora tutto continua a parlarci di te. Sarai per sempre il nostro angelo con i tacchi a spillo e ballerai in cielo”.
Non sono mancati attimi di tensione quando due donne hanno accusato un malore pochi minuti prima che il feretro partisse alla volta della Calabria dove sarà tumulato.
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