Donna aggredita, Fagioli: “Situazione inaccettabile, errore rassegnazione di questi ultimi anni”
SARONNO – Anche Alessandro Fagioli, candidato sindaco di Lega Nord, Fratelli d’Italia, Domà nunch e Saronno protagonista ha risposto ad Alessandro Colombo, il cittadino saronnese che aveva lanciato un appello per la sicurezza in centro, dopo l’aggressione a sua madre da parte di alcuni stranieri. Da parte di Fagioli anche l’inviato per conoscersi di persona, venerdì quando alle 19.30 ci sarà l’aperitivo di chiusura della campagna elettorale dei suoi sostenitori, al bar Enjoy di piazza La Malfa.
Egr. Signor Colombo
sono anni che segnaliamo e denunciamo come movimento politico e come cittadini a mezzo stampa, volantinaggi, interrogazioni ed interpellanze in consiglio comunale (dai seggi dell’opposizione), e con segnalazioni e denunce scritte alle forze dell’ordine la situazione da lei descritta.
Per cinque anni abbiamo chiesto la creazione di una commissione sicurezza, ma in risposta sempre abbiamo ricevuto la medesima frase:”Per questa amministrazione la sicurezza passa dalla commissione cultura”.Ognuno di noi ha un proprio punto di osservazione della città, a seconda di dove abita e quali zone frequenta maggiormente. Saronno è diventata una sorta di quartiere periferico di Milano, non ha una guida politica. I buonisti sinceri piuttosto che i buonisti per interesse, ma soprattutto i buonisti per ideologia non hanno di proposito realizzato una politica di interventi mirati per contrastare il dilagare dello spaccio, del malcostume, delle molestie, dell’accattonaggio, dell’abusivismo.
In ogni zona della città si possono trovare personaggi che presidiano il territorio (delinquenti), tranne che le forze dell’ordine. Io non credo che la nostra polizia locale sia impazzita o sia incapace. Sono invece convinto che serva una guida politica che abbia la determinazione di voler dare le giuste direttive al comandante della polizia locale e che ne dia una totale copertura politica. Serve una guida politica, ed insisto su questo punto, non serve un buon amministratore e basta, ma una guida politica.
Il caso di quella persona arrestata tempo fa e finita alle cronache per l’intervento della trasmissione televisiva “Le iene”, è stato imbarazzante. La polizia locale andava supportata e non abbandonata.Negli scorsi anni come Lega Nord abbiamo tenuto presidi ed incontri pubblici sul tema sicurezza, ma siamo sempre stati tacciati di voler creare allarmismo a scopo elettorale. Nel 2001 come coordinatore “Movimento giovani padani” avevo organizzato un presidio di fronte la stazione ferroviaria, presidio che abbiamo ripetuto a cadenze regolari negli anni successivi. Abbiamo presidiato l’area del Molino Canti e piazza Saragat a seguito delle segnalazioni dei residenti. Abbiamo denunciato il bivacco diurno e notturno in ospedale, le sospette attività presso diverse aree dismesse.
Purtroppo le risposte ricevute sono sempre state di rassicurazione, che la percentuale di crimini a Saronno è nella media del resto del territorio. La risposta mi crea ancora più preoccupazione: secondo loro siccome è così dappertutto di cosa dovremmo lamentarci? Per me non è accettabile.
Vorrei vedere le risorse del Comune utilizzate per migliorare il presidio del territorio: se polizia locale si chiama, che da polizia locale agisca. Presidio del territorio, controlli dei documenti per chi si ferma ore ed ore attorno alla stazione, in via Diaz, piazza De Gasperi, via Volta, via Varese, santuario, e così via.
Vorrei che i pendolari dell’elemosina, così li chiamo, ricevessero un bel foglio di via e non potessero più metter piede a Saronno. Chi è residente a Saronno e ha difficoltà deve essere aiutato dalla comunità, ovvero dai servizi sociali, ma chi non è di Saronno non deve permettersi di utilizzare i saronnesi come un bancomat.
Non vado oltre, non le voglio fare un comizio elettorale: la sua lettera è più la richiesta di aiuto di chi vuole ancora sperare che Saronno possa diventare una città “normale”, ed oggi la “normalità” sembra un lusso irraggiungibile. Quando ero un bambino i miei genitori hanno dovuto installare le sbarre alle finestre a causa dei continui furti da parte di zingarelli minorenni, successivamente le porte blindate, ora le telecamere: dobbiamo vivere blindati in casa come nel peggiore periodo del medioevo?
Io sono stanco e quando mi viene chiesto “perchè sei diventato un attivista in politica?” la risposta è sempre la stessa: “per autodifesa, perchè fino a quando governano altri, finisce sempre che agiscono per proprio interesse e non per tutti”. Vorrei una città normale, con una amministrazione che porti avanti iniziative di buon senso, non dettate da filosofie ideologiche.
Mi sono un po’ accalorato nel risponderle, e la risposta è scritta in maniera discorsiva. Non la rileggo e gliela invio così, come mi è venuta.
Cordiali saluti e una richiesta: chiunque dovesse vincere, lei rimanga un cittadino vigile e segnali sempre ciò che non funziona e nel caso decidesse di dedicare del tempo libero all’attivismo politico lo faccia.
Alessandro Fagioli
28052015
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Commenti
Fagioli, sei il migliore!
più che rassegnazione in questi ultimi anni io la chiamerei “complicità”!