Sel fa l’analisi del voto… e si toglie i sassolini dalle scarpe
SARONNO – “Le elezioni e il ballottaggio hanno portato anche a Saronno la destra al governo. Una destra che ha fatto della sicurezza il proprio cavallo di battaglia, coltivando la paura e proponendo la “guerra” dei “penultimi contro gli ultimi”. Su questo ha conquistato un ampio consenso anche nei quartieri popolari. Per quello che potevamo fare abbiamo cercato di evitare questo risultato, ci abbiamo provato”.
Inizia così la lunga nota inviata dal Sel come analisi sul risultato elettorale nella città degli amaretti.
Sulle cause della sconfitta i responsabili di Sel partono da lontano: “Noi avevamo provato, come già ricordato più volte, a proporre di impostare in modo diverso il percorso per le elezioni.
A febbraio abbiamo scritto: “Quest’obiettivo si può raggiungere solo andando oltre l’esperienza della “giunta Porro” e rinnovando una coalizione progressista e riformista”. Proponevamo quindi una valutazione sulle criticità e le contraddizioni di quell’esperienza di governo per superarle. Avevamo anche richiesto (con altri) le primarie di coalizione, come momento di confronto, di partecipazione dei cittadini e di legittimazione unitaria del candidato sindaco. Ma nulla di questo è avvenuto, ci è stato detto che occorreva ”sterilizzare” le questioni nazionali, per porre l’attenzione su quelle locali. Quindi il PD ha deciso di rompere la coalizione di centro sinistra ed imporre un candidato sconosciuto e senza esperienza amministrativa. Di passare poi ad una generica “rottamazione” della giunta Porro, ricambio di ceto politico più che valutazione delle politiche amministrative. Ma quale “sterilizzazione”! Proprio le questioni nazionali hanno pesato significativamente sul voto anche a Saronno: le scelte del Governo sul lavoro (job act), sulla riforma del Senato, sulla legge elettorale, sulla gestione della “riforma” della scuola, hanno contribuito ad allontanare dal voto moltissimi elettori dello stesso PD. Solo il 55% è andato a votare a Saronno! Il successo della Lega anche a Saronno non è forse frutto anche della onnipresenza, da mesi, del suo segretario nazionale su tutte le televisioni?”
Non manca un attacco al candidato sindaco Licata partendo dalle sue dichiarazioni post voto: “Com’è possibile ora che Licata arrivi a dire di “… avere preso una nave senza condottiero, in un mare in burrasca ed averla condotta in porto tranquillo”. Ma che significa?
Dobbiamo ricordare che lui era ed è segretario del circolo del PD, lui il candidato imposto a tutta la coalizione… chi doveva essere il timoniere se non lui? Certo non è stata una decisione solo sua, ma del gruppo dirigente di quel partito. E questo risultato perché mai può essere considerato un porto tranquillo?”
Il tema resta quello della spaccatura del centrodinistra: “In questi giorni è stato reso noto un comunicato del segretario regionale del PD,
Alessandro Alfieri, in cui scrive: “Francesco Licata si è speso con passione, pagando però le divisioni interne al centro sinistra al primo turno”. Chi è stato artefice di quelle divisione se non il PD e quella candidatura? Verrebbe da dire, noi l’avevamo detto”! Ci eravamo mossi, già da settembre per cercare di evitare quelle divisioni. Per costruire una presenza elettorale che rappresentasse una fascia di elettorato più ampia. Solo l’autoreferenzialità del PD e di altri ci ha poi costretto a presentare una candidatura autonoma, come Sinistra Ecologia e Libertà, con estremo ritardo”.
Chiara l’analisi sul risultato di Sel: “Il nostro risultato è stato sotto le aspettative, ma riteniamo significativo aver raccolto in questa campagna elettorale nuove forze e aver mantenuta aperta una presenza organizzata della sinistra. La decisione di presentarci, comunque, è stata presa dopo che altri (vedi i rappresentanti della lista Tsipras di Saronno) avevano deciso di non esserci in questa scadenza elettorale. A loro abbiamo subito lanciato un appello all’unità che non hanno voluto raccogliere. In questo senso la vittoria della destra è anche frutto delle debolezze e delle logiche “minoritarie” prevalse a sinistra”.
Dura anche la chiosa: “Oggi scriviamo tutto ciò non per una inutile polemica a posteriori ma per invitare tutti ad una riflessione approfondita sui limiti culturali e politici che hanno riconsegnato alla Lega il governo della città e fatto arretrare il fronte democratico”
22062015
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Commenti
Certo non è stata una decisione solo sua, ma del gruppo dirigente di quel partito. L’affermazione va così rifrasata : certo è stata una decisione del presuntuoso gruppo dirigente di quel partito e sarebbe stata diversa se fosse stata sua ( di Licata ). Ma il gruppo dirigente PD è ancora lì nel porto tranquillo in barba alle proprie responsabilità. La sinistra è sempre più sinistra.
Ma questi parlano ancora ?
Avete l’utilita’ della nebbia…
Prima di tutto serve un confronto all’interno di SEL che forse non sta facendo politiche di sinistra a Saronno.
Prova a dire tu quali saerebberò politiche di sinistra e chi le sta facendo… Casomai hai da insegnare agli altri… Liotta almeno ci mette la faccia.
Silighini ha preso più voti di SEL. SEL vuole la coalizione col PD per il seggiolino. Con poco più di 300 voti non si va da nessuna parte.
Rosicate rossi…..rosicate.
IL Saronno opera sempre censure in senso unidirezionale.
Su Varese news la chiusa del comunicato, riportata integralmente è molto più comprensibile:
“Oggi scriviamo tutto ciò non per una inutile polemica a posteriori ma per invitare tutti ad una riflessione approfondita sui limiti culturali e politici che hanno riconsegnato alla Lega il governo della città e fatto arretrare il fronte democratico.
L’astensionismo così ampio, la vittoria di una destra “secessionista”, alleata a liste neofasciste, con una forte spinta anti-costituzionale, pone a tutte le forze democratiche, non solo quelle di sinistra, una nuova priorità: ricostruire un dialogo e una prospettiva di confronto democratico che sappia mettere al centro il lavoro, i diritti, l’accoglienza e l’ambiente.
Sinistra Ecologia e Libertà continuerà a lavorare, come abbiamo fatto anche prima di queste elezioni, per unire le persone, le associazioni e i soggetti politici per dare risposte nuove, per ricostruire un orizzonte realmente riformista.”
ah beh…ora così ha davvero un senso!!!
Ma con precisione cosa avrebbe fatto Sel (2%) per arginare la destra?
Arrivati al ballottaggio l’unica possibilità sarebbe stata supportare il Pd… non è successo. Anzi, Liotta (mi pare sia esponente di primo piano di Sel) continuava a tergiversare sul sostegno a Licata, costantemente metteva in dubbio il Pd… era come suggerire o di non votare o di votare contro il Pd. In quale modo, quindi, a fronte di ciò un misero 2% avrebbe tentato di fermare la destra?
L’indicazione data da SEL era abbastanza chiara… Se si deve votare che sia voto antifacsista…
Chiedersi cosa abbia fatto Licata per far percerpire il pericolo incombente? O semplicemente per aggregare tutte le componenti Costituzionaliste (non solo SEL) ?Sta’ storia del voto antifascista … camminate guardandovi la coda e ( finalmente!!!!) andate a sbattere la faccia… contenti voi….
Cara Marina, SEL si presenta all’ultimo minuto per cercare di dare voce alla sinistra, altrimenti non rappresentata in queste elezioni comunali, non ci riesce… ma raccoglie comunque più voti, a fronte di un crescente astensionismo , di Sinistra Saronnese nel 2010…
Forse altri sono andati a sbattere la faccia…
Il problema adesso è capire “il perchè e il per come” per ricostruire uno schieramento riformista capace di esere alternativo ad una lega di destra alleata con formazioni di estrema destra…. Non far finta che questa amministrazione sia fatta da buoni samaritani.
continuo a non capire come mai tutti quelli scontenti del PD e della sua politica autoreferenziale (cit.) non abbiano fatto convergere i loro voti su di voi, che invece avete raccolto misere briciole (magari illusi che quelli che avevano votato Tsipras potessero votarvi). A questo aggiungo che la comunicazione della giunta di sinistra (ma anche voi) è stata a dir poco disastrosa, niente facebook, niente twitter, pagina web aggiornata quasi mai…altrettanto illusi da un 42% alle europee che mai si sarebbero confermate. Giusto o sbagliato che sia queste cose nel 2015 si pagano
Nerl comubnicato c’è scritto. Siamo stati inadeguati come proposta politica e siamo partiti troppo in ritardo, sperando di unire companenti diverse del centro sinistra fino all’ultimo… E’ singolare poi che nonostante questo mentre il centro sinistra perde rispetto al 2010 circa 3500 voti (come coalizone) SEL ne guadagna qualche decina rispetto a Sinistra Saronnese…
MI pare che ciò che sia venuta meno è stata l’idea aggregativa, e che valorizzava componenti diverse, che Porro era risucito a mettere in campo…
Credo anche che l’elettorato non abbia apprezzato per nulla la divisione iniziale anche con Tu@Saronno incomprensibile, dopo cinque anni di ammiistrazione in comune e ancora di più con un prevedibile apparentamento successivo… Per bnon parlare delle due liste civetta… Espediente chje non fa di un candidato del PD un candidato di coalizione… Forse anche in tutto questo bisognerebbe ricercare i motivi dell’ astensionismo.
SEL ha preso 380 voti, come può parlare di csx diviso? Al max è una briciola che si è staccata dalla michetta…
RobinH questo articolo è roba tua 🙂
Questi di Sel vivono su un altro pianeta. Sono proprio alienati.
e meno male che il pd non ha stretto accfrdi con sel. partito inaffidabile vedi anche come si comporta a roma). certamente il pd ha molte colpe ma questa proprio no