Gerenzano democratica dice no al Pgt e annuncia esposto alla Corte dei conti
GERENZANO – In consiglio comunale l’approvazione del nuovo Pgt, il Piano di governo del territorio. E’ stato varato con i voti della lista di maggioranza, Insieme e libertà per Gerenzano; contrarie le opposizioni Lega Nord e Gerenzano democratica.
Pubblichiamo integralmente la dichiarazione di voto di Pier Angelo Gianni (foto), capogruppo di Gerenzano democratica, che ipotizza anche un esposto alla Corte dei Conti.
Gerenzano Democratica Centrosinistra unito con questa dichiarazione di voto vuole illustrare i motivi che ci costringono a dichiarare voto contrario per l’approvazione della variante generale al Pgt e ci hanno costretto ad astenerci nei confronti delle osservazioni presentate dai privati.
I motivi sono stati espressi più volte dal nostro gruppo e li ribadiamo anche adesso.Questa amministrazione ha contribuito, nella sostanza, ad aumentare il consumo di suolo agricolo rendendo possibili tutti gli interventi edilizi in grado di produrre effetti consistenti sul nostro territorio, Tigros in particolare e nell’immediato, D’ambros e Ramella in un prossimo futuro, tutti ubicati su terreni agricoli. Inoltre lo sbandierato spacchettamento della volumetria prevista sull’area ex Nivea, unito alle precedenti autorizzazioni edilizie, trasformeranno l’asse della ex varesina in un unico centro commerciale diffuso, a scapito dei negozi di vicinato del centro storico e delle nuove realtà artigianali che non hanno strutture dove collocarsi.
Gli ambiti di trasformazione bloccati sono atto dovuto in ottemperanza ai disposti della nuova legge regionale sul consumo di suolo. Comunque questa scelta è avvenuta in un clima di scarsa trasparenza perché non si è fatto nulla per coinvolgere la popolazione e i piccoli proprietari in questo processo di revisione del Pgt. Anche noi più volte abbiamo chiesto di essere coinvolti fattivamente, non nelle “segrete stanze”, come avreste voluto, ma alla “luce del sole”. Come consigliere comunale ho chiesto di partecipare alla stesura della Vas, ho chiesto una commissione consigliare “ad hoc” per analizzare il Pgt, ho fatto una mozione consigliare per la salvaguardia del prato di San Giacomo, abbiamo fatto, come gruppo, innumerevoli articoli sul giornale comunale e sulla stampa locale, ma la risposta è sempre stata negativa. Questo atteggiamento di rifiuto è risultato ancora più palese e grave con tutta la popolazione. E’ mancata totalmente la comunicazione e l’informazione. Si sono fatte delle misere assemblee “dovute per legge e decenza”, peraltro pubblicizzate malissimo in modo da non avere un reale contraddittorio e partecipazione di pubblico. Così facendo, non si è avviata una discussione partecipata sulla gestione del territorio che avrebbe potuto far emergere l’interesse generale dei gerenzanesi. Invece si è preferito salvaguardare attraverso una serie di trattative private ben individuabili interessi particolari (scivolando anche in una poco edificante polemica con il Comune di Cislago, non interpellato e dunque non coinvolto – come sarebbe stato opportuno? – in scelte controverse che avranno ricadute anche sul territorio di sua pertinenza.
Ora si potrebbe rischiare di avere innumerevoli contenziosi e ricorsi sia con il comune confinante che con alcuni cittadini che spesso non hanno capito la disparità di trattamento tra loro e altre realtà del tutto comparabili. Si sono privilegiati gli “spacchettamenti e i baratti ” (mi riferisco alla ex Nivea, al Tigros, caso Ramella, D’ambros ed altre situazioni simili) in cui il miscuglio tra il privato e il pubblico è talmente confuso e intricato che non si capisce qual’è il vantaggio della collettività, ma si capisce benissimo qual’è il vantaggio dei privati. Per esempio chi ha fatto delle valutazioni economiche per capire se 900 mila euro per la scuola materna in cambio del diritto di fare un centro commerciale siano una cifra equa e congrua? Perché non il doppio o il triplo? Crediamo che queste valutazioni meritino una segnalazione alla Corte dei Conti per capire se esiste un danno erariale per il comune di Gerenzano.
Per entrare nel merito del Pgt: noi crediamo che questo Pgt faccia retrocedere Gerenzano di almeno 50 anni con l’emergere degli interessi particolari di pochi soggetti senza avere una visione d’insieme del futuro del nostro territorio. Un Pgt del secolo scorso, mentre il mondo sta vivendo l’inizio del terzo millennio. Quale Gerenzano vogliamo? Quali sono le scelte pregnanti che potrebbero cambiare la vivibilità del nostro paese? Da questo Pgt non lo si capisce. Abbiamo solo delle grandi enunciazioni che sono sempre disattese nei fatti. Si parla di consumo zero di suolo agricolo, poi si fanno nuove strade in piena campagna oppure si modifica fittiziamente il Tuc per permettere l’insediamento di un centro commerciale in zona agricola, oppure ancora si permette che una zona boschiva o agricola diventi industriale o logistica senza valutarne appieno le conseguenze. Questo in cambio di lavori. Si badi bene, non è una monetazione, ma un baratto. Anche in questo caso chi ha valutato che lo scambio sia equo e giusto? Anche in questo caso è materia per un esposto alla Corte dei Conti.
Infine, per quanto riguarda la bocciatura dell’osservazione per preservare parte del prato retrostante la chiesa di San Giacomo, siamo ancora costernati dalla poca sensibilità che questa amministrazione ha per un monumento nazionale orgoglio di Gerenzano. Le motivazioni che questa amministrazione adduce per non accettare l’osservazione sono del tutto strumentali e di infimo livello. Il “cono visuale” , da voi continuamente sbandierato, lo si preserva con un prato, non con un parcheggio con terze auto, camper e roulotte parcheggiate. Vorremmo sottolineare che la chiesa di San Giacomo, il monastero e il prato retrostante non sono nostri, ma sono valori inestimabili che dovremmo custodire per i nostri nipoti e pronipoti.
Pier Angelo Gianni
Gerenzano Democratica Centrosinistra unito.
27032016