Oltre 10 mila visitatori per la “Vergine delle Rocce”
SARONNO – Oltre 10 mila visitatori in due settimane: un risultato inimmaginabile che batte quello ottenuto dal capoluogo milanese e dimostra quando la città degli amaretti abbia fame di cultura e di eventi che superino i confini cittadini.
E’ questo il bilancio tracciato oggi pomeriggio in Municipio durante la conferenza stampa per la chiusura dell’esposizione della “Vergine delle Rocce del Borghetto” realizzata dal 23 aprile a domenica 8 maggio nella chiesa di San Francesco. Una “performance d’arte” che è sta proposta dalla fondazione “Casa di Marta” con la collaborazione della Comunità pastorale Crocifisso Risorto e il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Ad impreziosire l’offerta la serata di presentazione organizzata con l’aiuto di Philippe Daverio che ha fatto registrare il “sold out” al teatro Pasta.
A fare gli onori di casa l’assessore alla Cultura Lucia Castelli che ha ringraziato quanti si sono spesi per la riuscita della manifestazione ed ha voluto dedicare un grazie a Enzo Volontè, ex consigliere comunale, che “già a settembre ha proposto e iniziato a lavorare al progetto”.
Un’iniziativa apprezzatissima come raccontano i numeri: oltre 10 mila visitatori, con oltre 970 presenze solo sabato 7 maggio. “Un dato che assume ancora più spessore se lo si rapporta all’ultima esposizione dell’opera avvenuta a Milano nel dicembre scorso – spiega lo storico Sergio Beato – In quell’occasione con la possibilità di vedere 3 opere a Palazzo Marino erano arrivate in un mese 30 mila persone. Facendo le debite proporzioni a Saronno sarebbero bastati 800 visitatori per uguagliare quel risultato”.
Tra i visitatori tantissimi saronnesi, una coppia di brasiliani, scolaresche di ogni ordine e grado ma anche il duca Melzi d’Eril, erede dell’autore dell’opera che ha assistito alla visita guidata chiedendo anche il materiale su cui si erano documentate le guide e il sindaco di Challans Serge Rondeau che ha, grazie alla giovane studentessa Greta Colombo, avuto una visita guidata in lingua francese.
“Saronno è una città che chiede cultura e che è disposta a mettersi in coda per viverla e vederla – ha commentato Giovanni Volontè per la Casa di Marta – siamo orgogliosi di aver fatto conoscere Casa di Marta e con questa realtà aver realizzato questo progetto”.
“Mi piace sottolineare – ha concluso il prevosto monsignor Armando Cattaneo – come questo successo sia stato raggiunto grazie ad una sinergia tra realtà diverse che hanno dato il proprio contributo: dai volontari che si sono occupati della sicurezza alle 40 guide che hanno accompagnato i visitatori. Ed ancora una volta è stata l’occasione per dimostrare le cose belle che possono nascere a Casa di Marta!”.
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Commenti
cosa ci fà l’assessore all’incultura? fosse per lei queste iniziative dovrebbero essere scartate
Grazie Ing. Volontè.
splendida la presentazione della ns guida. Grazie
I leghisti erano ad ammirare il gazebo verde, un’opera d’arte padana.
Bello leggere un articolo così, che racconta la fame di cultura di Saronno, dei saronnesi e non. E’ una grande occasione per riflettere sul fatto che non bisogna solo puntare sulla pancia e le salamelle per portare gente in città.