Fagioli: “Basta sacrificare parcheggi servono ai commercianti e alla città”
SARONNO – La “tutela” dei parcheggi è sempre stato uno dei cavalli battaglia del sindaco Alessandro Fagioli che recentemente ha rimarcato la necessità di uno stop ai “sacrifici” di stalli in città per la realizzazione di interventi di riqualificazione.
“Non si possono sempre criminalizzare auto ed automobilisti – ha evidenziato qualche giorno fa Fagioli – i posti auto servono ai commercianti che già portano avanti la propria attività tra le tante difficoltà della crisi e non devono certo trovarsi a fare i conti con un’ulteriore ostacolo. I parcheggi sono anche un servizio per chi da fuori arriva a Saronno per usufruire di quello che offre la nostra città. Questa è la strada che seguiremo per ogni intervento cittadino. Inoltre stiamo lavorando anche ad una revisione del piano parcheggi per ottimizzare l’uso degli stalli presenti nel centro storico e nelle vicinanze”.
Un’applicazione concreta del provvedimento si è vista in occasione della riqualificazione di piazzale Borrella, l’area davanti all’ospedale cittadino dall’intersezione con via Miola e via Silvio Pellico. Si tratta di un’intervento viabilistico che aveva avviato la precedente Amministrazione inserendola nel piano della sicurezza stradale nazionale 2014. “Appena insediati abbiamo preso in esame tutti i progetti rimasti in sospeso – ha dichiarato il primo cittadino Fagioli – nel caso di quest’intervento abbiamo rivisto alcuni elementi per non perdere il finanziamento portando avanti comunque il nostro programma. In particolare siamo partiti proprio dalla necessità di tutelare i posti auto di via Pellico che sono un importante serbatoio per gli automobilisti anche alla luce della presenza della scuola media Leonardo da Vinci, del cinema e anche di molte attività commerciali”.
04062016
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io faccio a chilometri ma non certo per fare acquisti; aggiungo in un mondo sempre più complesso il cliente medio in certi settori è più preparato dello stesso negoziante e sa esattamente cosa vuole (da qui il boom del commercio online). In certi settori meglio stendere un velo pietoso sulla preparazione di certi bottegai. E anche sulla loro cortesia.
Io avevo un negozio in centro a Saronno. Trent’anni di attività bruciati in soli quattro anni. Colpa della crisi, delle politiche sbagliate e forse anche un po’ mia. Difficile far funzionare un’attività in questo paese oggi dove domina una dittatura fiscale senza precedenti. Facile incriminare l’azienda per non avere investito di più invece che lamentarsi. Ci vogliono i fondi per farlo, e vi assicuro che le banche non scommettono più un centesimo sui commercianti. E sapete perché? Perché non si guadagna una cippa da vent’anni a questa parte. Chi insiste nel fare il commerciante o l’artigiano è perché non sa fare altro o ama troppo il suo mestiere. Il fatto è che la figura del bottegaio, come ama disprezzarla qualcuno, era un tempo una figura rispettata e basilare per il buon funzionamento della città. Oggi invece, anche solo per pigrizia (non facciamo cento metri a piedi nemmeno se ci ammazzano) preferiamo dare importanza ai grandi centri del consumismo dove siamo solo un numero in mezzo a milioni di numeri. E la cosa ridicola e che, nell’acquistare in questi luoghi, pensiamo di mantenere una certa segretezza evitando di dover passeggiare per il centro e magari di dover incontrare, con le borse dell’Oviesse in mano, quello o quell’altro conoscente mostrandoci così in tutta la nostra “povertà”.
Senza dovere mettere in conto anche la scarsa qualità che una produzione e vendita per la massa genera, siamo stregati dalla professionalità, dal costume, dall’ambiente nuovo, da tutti quei giochi pirotecnici che fanno di un centro commerciale il luna park del consumismo, sacrificando, per tutti questi e altri più banali motivi, quell’antico rapporto umano che esisteva tra il negoziante e il cliente. Un rapporto irrecuperabile visto la conseguente chiusura dei negozi.
E allora cosa si può fare per salvare i rapporti umani, nonché l’esiguo reddito dei commercianti? Non molto direi, bisognerebbe proibire il proliferare dei centri commerciali, azioni che non tollero per una questione di libertà, oppure rieducare il popolo italiano con frasi tipo: “mangia il pane fresco perché altrimenti un giorno non ce ne sarà più”. O ancora, mettere il cittadino nella condizione di parcheggiare dentro il negozio, visto la pigrizia. Certo, non si otterranno dei grandi risultati ma qualcosa bisogna pur fare e il sindaco ci sta provando. Qualcuno disse “quelli che rinunciano sono più numerosi di quelli che falliscono” Ecco, io vorrei stare dalla parte di quelli che falliscono.
no nion stai bene se non hai ancora capito o letto la costituzione. il capo del governo non è eletto dal popolo ma chiamato dal presidente della repubblica. piantatela di mistificare la realtà
redditi medi da agenzia entrate:
Gioielleri e orologiai 14.300
macellai: 16.000
Tassisti:14.500
Barbieri e parucchieri: 11.400
Giornalai: 18.000
Bar, Caffè,gelaterie:16.300
Con questi redditi da fame chiudere è un’opportunità per cercare un lavoro a più alto reddito.
In alcune città i contratti d’affitto in essere sono stati rivisti al ribasso del 10/20%, a Saronno?
PS: quello che non capisco, con questi redditi come fanno ad avere certe auto e seconde e terze case al lago, montagna e mare?
Visto come evolve il mercato i parcheggi serviranno ai corrieri Amazon.
……sghignazzo e quoto al 100%…….
faccio un salto in centro per negozi una volta al mese circa, e abito in centro … il problema è che purtroppo il ceto medio o borghese qual si voglia dire in centro a Saronno non si identifica più, dalla mia preferisco Como o Legnano molto più bene come frequentazione, mi sembra che Saronno sia stata presa come dormitorio da impiegati che lavorano a Milano e per comodità ci si sono trasferiti, quindi livello non proprio altissimo a livello di introiti mensili… il commercio ci si è livellato ma e che poi mi si dia pure contro chi può guarda a altra offerta e il paese – città si impoverisce sempre più.
…datemi un motivo, uno solo, per cui oggi una persona dovrebbe cercare parcheggio, pagarlo e farsi un giro a Saronno… uno solo.
I pochi negozi rimasti hanno prezzi esorbitanti e sono gestiti male, gli eventi sono pari a zero, per i giovani non c’è nulla, il centro è ridotto uno schifo e dopo una certa ora pericoloso!
Cesare sta bene molto bene. L’euro di Romano Prodi ha rovinato l’economia…costa tutto troppo…le famiglie fanno fatica.
Bisognerebbe riprestinare le licenze e le distanze. Un bar di fianco ad un’altro abbigliamento a gogo’…troppo troppo.
La sinistra è la rovina di questo paese, con un demente di nome Matteo Renzi al governo senza che nessuno l’abbia votato.
ma hai capito che sei il sindaco? fai qualcosa. ..falla!!
I negozi chiudono perchè si fanno concorrenza tra loro: quanti “rivenditori” di pane, tranci di pizze, gelaterie, bar , parrucchiere, hanno aperto rubandosi i clienti a vicenda? Aumentate il traffico automobilistico, poi faremo la guerra per l’aumento dello smog!
Parcheggi ai negozianti ,,, in base al reddito denunciato…se inferiore ad una media dichiarata di un lavoratore dipendente .allora un calcio nel fondo schiena alla riqualificazione
Oggi alle 12,40 ho ordinato due aperitivi(1 analcolico, 1 bicchiere di vino bianco fermo) serviti con patatine, ma con possibilità di servirsi al banco. Prezzo € 13,00; alle tredici ci invitano ad andarsene poiché loro chiudono!
Queste cose le fanno i bottegai no un professionista! Avrebbero dovuto avvisarmi prima che avrebbero chiuso dopo 20 minuti: non spendo £ 13 per scappare subito dopo, ma per starmene con il mio amico a chiacchierare bevendo qualcosa prima di andare a pranzo.
Cambia bar! ?
Mi viene da sorridere quando ancora non si comprendere che l’auto e gli automobilisti non sono certo criminalizzati, nessuno lo fa, tutti siamo anche automobilisti, ma semplicemente oggi si cerca di tutelare le categorie più deboli che frequentano l’ambito urbano, perché il traffico e la presenza di veicoli in strada è aumentato moltissimo. Quindi non è una criminalizzazione ma è una tendenza ormai insturata a livello mondiale per risolvere questo problema: ridurre i rischi per le fasce deboli che condividono l’ambito urbano con le auto (pedoni e ciclisti) e migliorare la vivibilità degli ambiti urbani, favorendone invece proprio la presenza piuttosto che l’abbandono (la pedonabilità delle piazze e dei viali sta dando ottimi risultati, chiaramente bisogna offrire i contenuti).
Ecco è questo che mi sconvolge che qualcuno ancora pensi che venga criminalizzata l’auto. Non è questione di criminalizzare ma semplicemente di progredire, migliorando la vita dell’ambito urbano, perché forse non se ne sono accorti, ma il traffico non è più quello degli anni ’80…
Alcuni commenti poi sono veramente ridicoli, personalmente trovo sempre ridicola questa divisione che viene sempre fatta tra destra e sinistra, ma non posso che ridere di fronte a commenti che danno la colpa sempre di tutto a una certa parte politica, oggi c’è stato un temporale, colpa della sinistra anche questo! Poi ci si chiede perché l’Italia non va bene, finché si resta nel tifo da stadio in politica c’è poco da fare…
A Saronno gli automobilisti vengono visti a priori come pericolosi criminali ? Ben vengano i centri commerciali dove è possibile parcheggiare liberamente e senza problemi ! Poi ci lamentiamo che i negozi chiudono e il centro si svuota…
E delle RISORSE in stazione e dintorni quando CE NE OCCUPIAMO?!!
Basta con la favoletta che le piste ciclabili sono la soluzione di tutti i mali e sono strausate, che tanto poi non le usa nessuno !
Giusto salvaguardare i parcheggi, altrimenti la gente va in massa al centro commerciale di Arese e i commercianti del centro possono anche chiudere definitivamente.
Se i negozi in Saronno chiudono è solo una questione di quattro posti auto?
Una strategica visione commerciale
Se lei non le usa non significa che non vengano usate! Purtroppo in molti non riescono a concepire questa cosa… tra l’altro più la rete ciclabile migliora ed è sicura, più persone la utilizzeranno per gli spostamenti locali e quindi significherà anche avere qualche auto in meno in giro, cosa che va a vantaggio anche di l’auto la usa…
Ma si sa è facile continuare a ripetere il solito disco rotto, invece di ragionare e usare il buon senso di analizzare le cose.la gente va in massa ad Arese non perché mancano i parcheggi, questa è una favoletta.
Va là proprio perché è un centro commerciale e passeggia comodamente al chiuso, fa acquisti a prezzi abbordabili.
I parcheggi de Il Centro sono più lontani dai negozi dello stesso centro in media molto di più di qualunque parcheggio dal centro di Saronno: e allora??
Inutile battaglia di retroguardia: io a Saronno non compero più nulla che non trovi nei centri commerciali (a Saronno non ce ne è uno, come mai?) o sul web
Ma quale favoletta, parcheggiare a Saronno è impossibile, arrivo al centro commerciale e sono sicuro di trovare parcheggio e di averlo gratis e senza il patema d’animo di non sgarrare coi tempi che se no mi danno la multa !
Sono stato ieri ad Arese… ha un parcheggio sconfinato, come me ne frega di andare a fare shopping in centro a Saronno pagando solo per mettere giù la macchina ?confermi quello che ho detto poco sopra…il centro commerciale lo spazio se lo è comperato, invece i commercianti vorrebbero tutto e gratis. Natale è finito da un pezzo, credo. Lo spazio è dei cittadini, non dei commercianti
Io non entro nei negozi di Saronno per i prezzi folli e la totale mancanza di professionalità; così tanti miei amici e conoscenti di Saronno e paesi limitrofi.
Facciano prima un corso e un’indagine seri sulle necessità dell’eventuale clientela!
PS: naturalmente ci sono anche delle eccezioniConcordo! Guardate in centro quanti negozi chiusi. Fa bene a pensare anche ai commercianti. Forza Fagioli!
Purtroppo con la sinistra al governo..Prodi&Renzi i negozi stanno chiudendo…
Cesare , nevica ad agosto : capita con la sinistra al governo..Prodi&Renzi
Le farfalle moussy sono in estinzione: capita con la sinistra al governo..Prodi&Renzi
La torre di Pisa si è raddrizzata: capita con la sinistra al governo..Prodi&Renzi
Cesare ma stai bane?
i negozi stanno chiudendo perché così si sta evolvendo il mercato… andare a Il Centro ad Arese fa capire come si è evoluto il cliente e il negozio. Le altre sono solo sciocchezze da diciottesimo secolo.
Demenziale costruire le città per un tessuto sociale che non ci sarà mai più
Chiediti quanti negozi saronnesi hanno un sito di webcommerce…non arrivano a 10
Ma e’ un sindaco o un presidente ascom?
Non è né l’uno né l’altro…
complimenti, per 10 posti auto avete reso un marciapiede ibrido ad uso bici e pedoni, con tutti i disagi e la problematiche del caso.
Anziani in bici che fanno lo slalom tra anziani pedoni, ragazzini in bici che sfrecciano tra pedoni spaventati, signori di mezza età in evidente imbarazzo rischiano pedalando contromano nella più stretta via pellico, tutto perché da via Frua e dalla pista ciclabile di via Don Marzorati (che per Fagioli a questo punto potrebbe anche sparire) chiunque percorra in bici queste strade direzione centro/zona ZTL è convogliato sul marciapiede …… bella scelta !!
Idee innovative e di grande respiro.
Progettiamo la Saronno del futuro stipando in città il più gran numero di automobili possibili.
Idea… perché non trasformare palazzo Visconti e il teatro in parcheggi multipiano. Risolviamo tre problemi in un colpo solo!
Ricordo benissimo che al tempo dell’iniziativa di realizzare il teatro i Bottegai ( poiché di bottegai si tratta) volevano che si realizzasse il parcheggio; lo stesso per la scuola di via Antici, solo che, come previsto, la ristrutturazione del vecchio Liceo Classico SMLegnani non è bastata a soddisfare le richieste di iscrizione e perciò alcune classi sono ancora ospitate nella vecchia struttura di Via Antici.
poveri commercianti sempre così bistrattati, ma per favore
Mi trova perfettamente d’accordo. Altrimenti i pochi commercianti rimasti tra poco chiuderanno tutti per la concorrenza dei centri commerciali
Chiuderanno lo stesso, vai tranquillo.
E’ finita l’era della bicicletta tanto amata dalla sinistra e da tu@saronno! Adesso c’è l’era dell’automobile! Via tutti i parcheggi a pagamento e ripristino dei 50km: bene Fagioli una nuova era è iniziata.
infatti è noto a tutti che in Danimarca sono tutti comunisti!
ma è proprio sicuro che gli stalli a pagamento siano diminuiti?(veda art. di Lonardoni del 17/5)per i 50Km/h è proprio anacronistico e controproducente
Sono sicuro che non siano diminuiti! Ma Fagioli ha promesso di farlo: e io da un anno sto aspettando che lo faccia! Sono arcistufo del tanto fumo di Lonardoni: ricavato un parcheggio qua o lá, salvati un paio di posti auto! Fagioli lo lascia lí solo per questo… a fare da parafulmine! Non parliamo poi dell’altro assessore di SAC: mi sono sempre chiesto cosa ne sa di commercio per non parlare di politiche giovanili!
io direi di togliere anche il limite di 50 km all’ora ed aprire una pista, stile Monza su Corso Italia
Sara Giudici perchè hai pubblicato la mia mail?????????????