Raid del Telos in città: scritte ovunque
SARONNO – Graffiti e striscioni per rimarcare ancora una volta che il “Telos è ovunque” e che continuerà la propria attività malgrado gli sgomberi.
E’ il messaggio lanciato ieri pomeriggio dai partecipanti alla biciclettata contro gli sgomberi organizzata dal centro sociale cittadino. Alle 17 una ventina di attivisti si sono ritrovati in piazza San Francesco per un tour tra gli spazi che hanno occupato nel corso degli anni. Dalla storica sede di via Milano, all’ex macello in via Don Monza, da Casa Veleni all’ultima sede di via Monte Generoso.
Tante le scritte e gli striscioni lasciate sulle diverse “sedi” occupate e sgomberate nel corso della vita del centro sociale. Un blitz che i giovani spiegano così: “Oggi (ieri ndr) pomeriggio in bicicletta abbiamo girato Saronno e siamo passati dai tanti posti occupati in questi anni. Inutile dire che sono ancora tutti vuoti. Abbiamo lasciato qualche messaggio durante il passaggio. È estate e il Telos itinerante se la spassa, come dimostra la bella festa di venerdì scorso nel sottopasso della piazza rossa. È da settembre 2014 che lo diciamo: avete rotto il vaso di Pandora, saremo ovunque!”.
Il riferimento, settembre, 2014, va ovviamente allo sgombero della storica sede di via Milano ma tra gli slogan non mancano annunci su nuove occupazioni, ed anche un attacco all’Amministrazione che ha lasciato vuoto lo stabile occupato, “l’ex macello” dal gennaio 2014.
[gallery type=”rectangular” ids=”93947,93948,93949,93950,93951,93952,93953,93954,93955,93956,93957,93958,93959,93960,93961,93962″]
24072016
Lascia un commento
Commenti
Ma andare a lavorare? Invece di imbrattare i muri e far danni? Vi dovrebbero fare ridipingere tutto ciò che danneggiate!Incivili e maleducati.
La demolizione da parte della giunta Porro della caserma dei Vigili del Fuoco ha tolto una possibile sede per il centro sociale che non sarebbe costata quasi nulla alla collettività. Peccato.
Posto scomodo e un po’ troppo vicino al centro… Non era meglio via Milano?!?
Ma quanto spendono in bombolette, tanto quanto acquistare un trilocale!
Andate in Turchia a occupare là ci sono tante case vuote…
Più che incivili sono invincibili e più che coccolati sono fermati…..fermati e basta. I telos sono l’unica realtà a saronno che dice quello che farà e lo farà…..non come fagioli…..che dice che farà e non farà nulla. I telos sono saronno, sono la vera natura di saronno
Non penso proprio che il Telos rappresenti Saronno…….. al massimo di Saronno potete rappresentare soltanto il Lura.
RISORSE ..cicloturistiche!
“saremo ovunque” ?!? … i soliti 20 devastati nei soliti 2 Km quadrati.
Effettivamente una riflessione (da benpensante) si impone… Quando il Leonka a Milano venne istituzionalizzato, lentamente si è spento.. Se si fosse data una casa permanente a questo centro sociale, attraverso un a volo istituzionale che tutelasse tutte le parti coinvolte, oggi, a mio modesto avviso, avremmo tutti meno problemi… Ma la lungimiranza, non è di questa terra (saronnese)…
Caro Vittorio, forse ricorderà che la Sua era anche la mia idea, più volte esposta su IlSaronno e su altra stampa locale. Proponevo di cercare di intavolare una discussione con esponenti del Telos. Una discussione basata non sul reciproco riconoscimento, ma sul reciproco interesse. Interesse del centro sociale ad avere una sede dove organizzare le sue iniziative, e della cittadinanza ad evitare o contenere la polluzione delle manifestazioni telosine. Pensavo, e penso, che il muro dello sdegnoso rifiuto degli antagonisti prima o poi
potesse sgretolarsi di fronte a considerazioni pragmatiche. Per ora va avanti, invece, la politica del muro contro muro, mi pare con scarsi risultati.Egregio Prof. confesso di non essere a conoscenza della sua posizione (mia ignoranza) e di condividerla: il punto chiave è il (reciproco) mancato riconoscimento che salverebbe la faccia di entrambe le parti (Comune e Centro Sociale) di fronte ad un accomodamento “funzionale”, e la parte terza (il malcapitato proprietario dello stabile occupato) compensato in qualche modo…. La politica è l’arte del possibile… I muri gli ergono i cementificatori… 😉
Gentile Vittorio, mi pare che siamo d’accordo su un punto chiave, e cioè che per effettuare una trattativa non è necessario che le parti condividano dei valori, ma basta che pongano sul tavolo la composizione dei propri interessi e che – cosa ugualmente importante – siano identificati e riconosciuti soggetti titolati a trattare e che abbiano effettivamente la capacità di dare corso a quanto pattuito. Precondizione di tutto e’ naturalmente la volontà di parlarsi e questa non dipende da Lei ne’ da me. Cordialità
Completamente d’accordo con lei….
“È da settembre 2014 che lo diciamo: avete rotto il vaso di Pandora, saremo ovunque.”
È una minaccia a tutti i Saronnesi che hanno proprietà private, temporaneamente vuote.
Evento annunciato ed attuato, nessuno ha visto nulla? nessuna telecamera funzionava? le forze dell’ordine? era domenica, festa.
Le zecche si schiacciano e si debellano subito, non si attende la loro proliferazione che può anche provocare la morte della loro vittima.
I temerari telossini sempre coccolati dai celerini
Incivili!