Gdf: tangenti trenino a Malpensa, arrestato anche un saronnese
SARONNO – Stamattina la Gdf di Milano ha eseguito 14 arresti nell’ambito di un’inchiesta sull’acquisizione di subappalti per opere pubbliche in Lombardia tra cui quelle relative alla linea ferroviaria che collega il terminal 1 e il terminal 2 di Malpensa. L’operazione, nome in codice Underground, è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini e dal pm Bruna Albertini. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip Alessandra Simion.
Sono state realizzate decine di perquisizioni, undici persone sono finite in carcere, tre ai domiciliari.
Tra gli arrestati anche Davide Lonardoni che lavora alla Nord Ing, controllata di Ferrovie Nord. Si occupa di sicurezza nei cantieri gestiti dalla società specializzata negli interventi di potenziamento e ammodernamento della rete ferroviaria. E’ il figlio dell’attuale assessore ai Lavori pubblici Dario Lonardoni.
Secondo quanto trapelato in questa prima fase le accuse a carico di Davide Lonardoni riguarderebbero proprio la possibilità che abbia “intascato tangenti da imprenditori che avevano ottenuti lavori in subappalto per la realizzazione del «trenino» che collega il terminal 1 al terminal 2 dell’aereoporto di Malpensa”.
Per quanto riguarda le altre 13 persone coinvolte le accuse sono svariate dall’associazione per delinquere finalizzata “alla commissione di reati di corruzione diretta all’acquisizione di subappalti di opere pubbliche realizzate in Lombardia” a reati di natura fiscale (presunta “utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti” e “indebite compensazioni”, e poi ancora la truffa ai danni dello Stato, la bancarotta fraudolenta, l’intestazione fittizia di beni e complessi societari e la “illecita concorrenza realizzata attraverso minaccia e violenza”).
Andrea Gibelli, presidente del gruppo ferroviario ha specificato che “nessuna società del Gruppo Fnm è coinvolta nell’indagine della procura. Un dipendente di una delle società del Gruppo è interessato dall’indagine a titolo personale”.
(foto archivio)
03102016
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Commenti
andate a vedere la gestione di Trenord (ex-FNM) a chi ha sempre fatto riferimento, poi capirete perché gli svizzeri non vogliono certi vicini di casa…..che siano di Varese o di Milano.
Bella alleanza Lega e Comunione e Liberazione
Facile fare i forcaioli con gli extracomunitari e i richiedenti asilo e gli ipergarantisti con i soliti furbetti dei piani alti.
no, se colpevoli vanno puniti entrambi con la giusta pena… il problema è che in Itaglia le pene non esistono più!
Anziché sistemare le carceri e introdurre la certezza della pena si preferisce depenalizzare i reati e lasciare “a piede libero” cani e porci.
Politica illuminata!
Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in base alla quale:
“ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata”.
nella Bibbia c’è scritto che Dio castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione non l’opposto
Risorse cattopadane…….?
Non conosco il curriculum professionale e scolastico di Lonardoni jr. ma guarda caso è dirigente in una controllata di Trenord. Chissà se il cognome che porta lo abbia aiutato ad arrivare lì…
Comunque la ciliegina sulla torta è la solidarietà alla famiglia Lonardoni da parte del sindaco (si veda l’altro articolo). Se indagini e processo proveranno che è colpevole, Fagioli sarà ugualmente solidale?
Bisognerebbe conoscere il parere di Silighini, di Liprandi e di Lara Comi vere luci del grigiore saronnese.
basta che il padre non abbia avuto modo di agire con il figlio o abbia totale assenza di conoscienza dell’accaduto e il fatto per lui non sussiste.
Alla fin fine è un assessore di un paese non un ministro o deputato…
Bye bye sac! 😉
L’impero di Fagioli comincia a scricchiolare nel lato della giunta dove sembrava piu solido e competente.
Gli altri yes man and Girl della giunta, aggiunti al costoso staff non riusciranno a fermare un declino annunciato, il programma elettorale resta solo virtuale e non nei fatti.
“Pochissimi gli uomini; i mezzi uomini pochi, che mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezzi uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i piglianculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione delle anatre”
Sciascia – Il giorno della civettaMa che cavolo vuoi dire…
Citazione quanto mai azzeccata.
Per la cronaca, il programma è in piena attuazione in parallelo alla risoluzione delle pendenze lasciate dai precedenti amministratori. Pessimi amministratori invero.
Mi spiegate perché se uno ha un figlio “poco credibile” debba dimettersi da assessore a Saronno mentre se un ministro ha un padre e fratello responsabili del crac di una banca e di aver messo sul lastrico migliaia di cittadini, oppure un altro ministro col padre che piazzava familiari ovunque usando il metodo del nepotismo questo devono rimanere al proprio posto?
Una logica di bassa lega.
A questo punto si potrebbe dire che se un politico ammazza il suo vicino di casa rompiballe… perché non posso farlo anche io ?
Il fatto è che in Italia non si dimette mai nessuno.
Vogliamo forse perdere il proprio cadreghino?Ma cosa c’entra? Se il sig Lonardoni senior fa delle c….te ne risponde lui, se le fa il figlio ne risponde il figlio.
Ovviamente non hai capito.
Non ho detto che Lonardoni padre debba dimettersi.
Trovo semplicemente ridicolo giustificare le mancate dimissioni con il fatto che “Così fan tutti”, anche i ministri.
In breve, se un ministro ruba, posso farlo anche io ?
Ovviamente no.
(Anche perchè costui (il ministro) viene assolto oppure – nella peggiore delle ipotesi – patteggia il minimo della pena e si atteggia anche a vittima mentre invece io mi becco il massimo in quanto cittadino qualunque).
Capito ora ?
Mah, saranno i finanzieri che sono cattivoni….
a parte che il figlio è per ora indagato e non condannato, si presume sia persona adulta in grado di rispondere delle proprie azioni senza coinvolgere il padre.
Scagliarsi subito contro l’assessore si chiama “sciacallaggio politico”, utilizzato solitamente da chi non ha altri argomenti per arrivare al proprio scopo.
Certo, in un paese dove la Boschi è ancora ministro del governo dopo quello che le è successo in famiglia, tutto è lecito!
Non contraddirti, pur di parlar male della Boschi….
nessuna contraddizione, solo una riflessione di come funzionano purtroppo le cose in Italia, a qualsiasi livello e di qualsiasi colore.
Per parlare male della Boschi e di tutto il governo in effetti non servono troppi voli pindarici…è sin troppo facile!
Io penso che bisogna prima vedere come si evolve il processo… Non si può sapere se il figlio di Lonardoni sia stato minacciato o cos’altro sia successo, non si può crocifiggere una persona prima della sentenza. Se verranno confermate le accuse credo siano d’obbligo le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici, anche se sicuramente estraneo ai fatti non sarebbe più credibile politicamente. Comunque questa notizia per sac è la sua caduta definitiva.
Una “stecca” da 50k euro! Altro che minacce! Si parla di “benefit”. Saranno stupidi allora quelli della GDF che l’hanno messo al gabbio.
“nessuna società del Gruppo Fnm è coinvolta nell’indagine della procura. Un dipendente di una delle società del Gruppo è interessato dall’indagine a titolo personale”.
A titolo personale ???
Ma se un dipendente viene accusato di avere preso tangenti, si suppone che potesse intervenire nella assegnazione dei lavori, e quindi è mancata la vigilanza all’interno della NordIng, controllata da Trenord.
Non arrampichiamoci sugli specchi signori.
silenzio dal palazzo di vetro ?
Lonardoni per onestá intellettuale e politica e “per il bene di Saronno” dimissioni irrevocabili e subito. Fuori tutta SAC dalla guunta! Strano non c’è soluzione!
qualche conseguenza dovrebbe esserci…eh sì l’onestà, e l’altro che dice che Trenord non è coinvolta, ma il sistema di controllo anche di un dirigente dove sta??
Altri tempi, quando si firmava il codice etico 🙂
Dimissioni immediate del padre!
Da quando le colpe dei figli ricadono sui padri?
Rifletterei, semmai, sul sistema parentale che, da sempre, contraddistingue le assunzioni in Ferrovie Nord.
da quandi i padri educano i figli
Hai perfettamente ragione , avete mai visto i padri dei “giovani ” dei centri sociali pagare i danni dei figli?
Questa vicenda non deve far ricadere le colpe sul padre…ma come lei stesso dice, chissà come mai il figlio era un dirigente…questa è l’itaglia, un paese dove contano solo le parentele se si vuole ottenere dei posti che dovrebbero essere di merito.
nessun commento????
ma bravi
stavolta non ci sono risorse da crocifiggere, quindi tutti zitti????
..ma se la smettessi di cassarmi i post, sarebbe elevare questo giornale al culto della democrazia sancito costizionalmente dalla libertá di pensiero e di parole.
Quindi gradirei esprimere il mio pensiero senza la mannaia della tua Santa Inquisizione.
Sara ti Ringrazio sentitamente.