Saronnese indignata: “Distretto sanitario fatiscente: perchè non si interviene?”
SARONNO – “Scrivo consapevole che non ci sarà una risposta ad una domanda che si pongono in molti, le cose purtroppo si trascinano per anni e chissà quando cambieranno. La mia resta solo la segnalazione di una cittadina indignata”.
Inizia così la missiva inviata da una saronnese a ilSaronno per denunciare la situazione in cui versa il distretto socio-sanitario Asl di Saronno in via Manzoni. Una struttura che era già stta oggetto di una segnalazione, nell’ottobre 2011, da parte dell’allora consigliere comunale Giorgio Pozzi. Si è parlato a lungo di trasferire la sede del distretto in via Fiume ma non ci sono notizie recenti dello sviluppo del progetto avviato dall’ex sindaco Luciano Porro.
“Sono entrata recentemente nel Distretto socio-sanitario Asl di Saronno in via Manzoni e sono rimasta esterrefatta. L’edificio è fatiscente, rimasto esattamente come decine di anni fa, evidentemente non è mai stato rinnovato né tantomeno rinfrescato e riorganizzato. Praticamente si entra tutti in un unico lungo e freddo corridoio, direi pure in condizioni degradate, sul quale si affacciano gli ambulatori e gli sportelli a cui accedere per le diverse pratiche. Regna un grande caos. Mamme con bambini in attesa di essere sottoposti a vaccinazioni e già quel tipo di utenza dovrebbe avere un’ambiente riservato. Persone ammassate, disorientate, anziani in difficoltà che non riescono a capire come destreggiarsi e non trovano spazio per sedersi e attendere il proprio turno. Invece di uno sportello preposto per dare informazioni, in mezzo al corridoio si trova una pseudo-scrivania dove un addetto cerca di rispondere alle domande delle persone che si affollano lì intorno. L’ambiente è decisamente inadatto, inadeguato e deprimente in una Saronno dove andrebbe invece collocato in uno spazio degno di accogliere un’utenza così vasta e con differenti richieste.
Non parliamo del disagio dei numerosi immigrati che dovrebbero probabilmente avere uno sportello dedicato per il disbrigo di pratiche a volte già complicate per un italiano.
Immagino anche il “malessere” degli operatori a muoversi in quelle condizioni. Sembra che la struttura sia stata congelata agli anni ’70-’80, nulla è più stato fatto ma le esigenze della città sono cambiate. Mi chiedo se dopo tutti questi anni, non sia stato possibile trovare una sede idonea e dignitosa per dare un servizio più civile ai cittadini. Trovo la situazione veramente scandalosa e “imbarazzante” e sono sicura di trovare d’accordo anche altri utenti dell’Asl di Saronno”.
31102016
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Commenti
Sono pienamente d’accordo con quanto scritto a proposito della fatiscente struttura. Andate a fare un giro alla sede ATS INSUBRIA A VARESE Palazzo direzionale e vi renderete conto di quanto sia verosimilmente uno spreco di denaro pubblico.
Ma la Regione Lombardia prende soldi da noi con gli onerosi ticket e investe milioni di Euro in superstrade anche inutili. Perchè?
perché non si verifica di chi sia effettivamente la proprietà del fabbricato e perché non si utilizza il fabbricato di via soncino che negli anni 80 era di proprietà della asl n 9 e dopo n4……
Ci sono spazi non utilizzati al padiglione verde dell’ospedale, forse ha senso vaccinare i bimbi in ospedale e non in un capannone che cade a pezzi
Ma lo stabile di Via Stampa Soncino a che serve?Non si puo’ riutilizzare?
È finita la trippa per i gatti. Ergo no Money. Altro che accogliere tutti tra un po’ saremo noi gli africani.
Le strutture sanitarie sono tutte così! Nel degrado e nell abbandono più totale! Complimenti alla sig.ra per il coraggio dell’esposto.