Indelicato, la sagra di Sant’Antonio, “ecologisti, animalisti e… fondamentalisti”
SARONNO – Sagra di Sant’Antonio quest’anno fra le polemiche, fra ecologisti contrari al falò del martedì sera; ed animalisti che minacciano denunce per gli animali da cortile esposti a margine della festa.
“Ecologisti, animalisti ed altri fondamentalisti” è il titolo dell’intervento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alfonso Indelicato, su questo “scottante” tema.
Dunque mentre le famigliole saronnesi partecipavano ieri in raccoglimento e letizia alla festa di Sant’Antonio gironzolando fra le bancarelle od osservando lo splendido corteo, e ritrovando insieme a radici e tradizioni le ragioni del loro stare insieme, assai differenti personaggi si aggiravano fra la folla, con una precisa missione da compiere. Pare di vederli mentre, incrociandosi in mezzo alla gente spensierata e allegra, ai nonni rammemoranti e ai bimbi vocianti, si scambiano impercettibili segni di intesa: strizzatine d’occhio, lievi cenni del capo, sguardi pressanti e allusivi. Hanno sui volti espressioni tese e guardinghe, e fra le mani gingillano piccole macchine fotografiche o cellulari pronti a catturare le immagini dei crudeli misfatti di cui sono testimoni.
Come si legge nel loro recente comunicato: “mucche legate a catena” (come si legano le mucche? Forse si lasciano in giro brade come in India…) “asini legati con corde” (escluse corde e catene, dovevano essere avvinti da fili di seta?) “galline e conigli rinchiusi in gabbie ridotte” (non avevano sentito mai parlare di gabbie open space, gli organizzatori?).
Comunque sia, colà mimetizzati tra la folla, simili a comuni cittadini saronnesi intenti all’ozio e alle ottuse crapule, ecco che i membri di questa nuova Spectre inquadrano il delitto nel mirino della fotocamera e… clic! clic! clic! ecco la prova del reato conservata per le future, annunciate querele.Dicevano gli antichi: “Deus quos vult perdere amentat” (Dio toglie il senno a coloro che vuole perdere). Ma noi, saronnesi e cristiani, non ci auguriamo tanto. Sant’Antonio, intercedi per loro.
Alfonso Indelicato
17012017
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Commenti
Turk-182 , condivido e ringrazio
signor Indelicato faccia uno sforzo e scenda tra noi miseri umani; faccia uno sforzo per mascherare la sua esuberante autostima e cercar di capire gli altri;faccia uno sforzo per non mischiare il latinorum (con traduzione) e Jan Fleming
le chiedo solo uno sforzo
grazie
Alfonsino ha ragione peccato che si accompagni con dei feticisti dell’amministrare
Quat’è vero Indelicato con questa amministrazione non c’entra nulla…
Si fa di troppa un’erba un fascio, non bisogna MAI e sottoloineo MAI generalizzare. Il termine ambientalista o animalista viene sempre usato da molte persone con un’accezione negativa, ma in realtà ci sono persone che fanno notare, senza estremismi, molto spesso problemi reali che riguardano anche la nostra salute e la nostra sopravvivenza. Invece no, li si accusa di tutte le nefandezze del mondo, come se fosse colpa loro, dimenticando invece i veri colpevoli e dimenticando di accusare i veri colpevoli, senza magari informarsi prima e senza generalizzare, una cosa molto importante. Sembra una visione molto estremista anche questa, oppure no?
Gentile Turk, mi sforzo sempre di essere obbiettivo nelle valutazioni anche se non sempre, naturalmente, ci riesco. In questo caso mi è sembrato di vedere un atteggiamento pregiudiziale nei confronti della festa di sant’Antonio, come se si fosse deciso a priori che essa avrebbe prodotto un disastro ambientale e un trattamento crudele nei confronti dei poveri animali. Ho percepito cioè un accanimento oggettivamente ingiustificato nei confronti di un qualcosa che il senso comune non può che valutare positivamente. Ho anche pensato alle motivazioni di tutto ciò, ma preferisco rinviare il discorso a un’ eventuale successiva riflessione.
Se devo essere sincero non ho rilevato un particolare accanimento nei confronti della manifestazione in quanto tale, ma ho cercato informazioni su questo gruppo che si fa chiamare 100% animalisti e per quanto non condivida spesso il loro modo di agire, vedo che segnalano e denunciano ogni genere di attività in cui rilevano maltrattementi o comunque comportamenti violenti o non legali nei confronti degli animali. A volte, in maniera probabilmente eccessiva, a volte, bisogna dire che segnalano anche cose purtroppo vere e perseguibili.
Personalmente, come visione, sono più vicino ad associazioni di altro tipo, che si occupano anche direttamente del benessere di animali e della natura, come i centri di recupero della fauna di associazioni come LIPU e WWF, ovvero non solo “protesta” ma volontariato utile e reale. Ecco perché tendo sempre a sottolineare come sia sbagliato, secondo me, generalizzare usando il termine ecologista o animalista sempre con un’accezione negativa. Ecologista è colui che dà importanza all’ecologia e all’ambiente, cosa che poi tra l’altro è fondamentale per tutti noi e che dovremmo fare tutti quanti. Sicuramente è importante distinguere secondo me gli estremismi, ma non certo condannare ogni posizione di questo tipo (consideri che moltissimi progressi fatti negli ultimi decenni in maniera ambientale e che hanno riguardato non solo la tutela di fauna e flora – che sono anche una risorsa importante a livello turistico – ma la nostra stessa salute, si devono proprio ad azioni e denunce di importanti associazioni di questo tipo.Non ho alcun motivo di dissenso circa il Suo intervento, tranne che per la valutazione su questa “100%animalisti” la quale a mio avviso aveva allertato il legale prima ancora di vedere come gli animali fossero tenuti.
Mi sembra che siamo d’accordo nel non voler intendere l’ecologia e l’amore per gli animali come delle religioni, come invero esse sono per alcuni.
Saluti
Da saronnese autoctono sono legato al “Sant Antoni” e non manco di fare una vista alla chiesetta quando è aperta.
Però cerco di andarci nei momenti in cui la folla ti pota dove vuole e lei e non dove vuoi tu, evito di presenziare al falò e vedo con un certo fastidio la trasformazione, che nel tempo c’è stata fino ad essere una fiera con bancarelle che nulla hanno a che fare con la festa.
Mi ha colpito il titolo: “ecologisti, animalisti e… fondamentalisti” il signor Indelicato alcune volte usa ironia per nascondere il Suo “fondamentalismo” e forse per questo aveva messo insieme le tre categorie.
Bisogna però ammettere che ha ragione; in una società dove se si nasce dalla parte giusta del mondo si hanno i diritti altrimenti no
dove il colore determina la posizione sociale parlare degli amimali chiusi in gabbia fa ridere e forse parlare di ecologia fa sorridere .
Chiudo con una citazione:
« In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo.
Questo ognuno lo sa.
Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra.
Poi vengono le guardie del principe.
Poi vengono i cani delle guardie del principe.
Poi, nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi vengono i cafoni.
E si può dire ch’è finito. »
(da “Fontamara”)
Gentile Sig. Colombo,
credo che possiamo essere d’accordo sul fatto che gli uomini di qualsiasi colore siano ontologicamente (scusi il parolone) superiori agli animali. Abbiamo rispetto a loro quella che Aristotele chiamava la “differenza specifica”, cioè la razionalità. Questo è un dato di fatto, che ogni persona la quale abbia un rapporto non deformato con la realtà dovrebbe riconoscere. Quando però fra l’uomo e la realtà si frappone il prisma deformante dell’ideologia, la realtà non si coglie più così com’è. Nella fattispecie questa ideologia è quella degli animalisti che – almeno nelle forme più estreme – non riconoscono le differenze fra le diverse forme di esistenza.
Questo non toglie che gli animali, creature di Dio senzienti e pazienti, debbano essere trattate senza brutalità, e meritino il nostro rispetto ed anche il nostro affetto quando ci sono compagni di vita.
La saluto cordialmente
Effettivamente, Saronno, oggi, ha ben altri problemi….
Meraviglioso e sintetico.
Grazie Alfonso!