Saronno-Seregno di Trenord, sparatoria alla stazione di Ceriano Groane: un ferito
CERIANO LAGHETTO – Sparatoria nella notte a Ceriano Laghetto: un 35enne è stato ricoverato all’ospedale di Niguarda a Milano, le sue condizioni sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita mentre i contorni dell’accaduto rimangono poco chiari. E’ successo tutto nei pressi della stazione “Groane” lungo la linea ferroviaria Saronno-Seregno, la linea dello “spaccio” come è stata da molti ribattezzata perchè sovente utilizzata da spacciatori nordafricani, e dai loro clienti, per raggiungere da Saronno il vicino Parco Groane dove avviene lo smercio di droga lontano da occhi indiscreti. A farne le spese anche i viaggiatori, frequenti gli episodi di furti e rapine nei loro confronti, sui treni e nelle stazioni. Proprio da quella di Ceriano si va, con una breve passeggiata, sino alle Groane.
Ma restiamo a quanto accaduto nella nottata fra sabato e domenica: in verità per ora non si sa molto, alle 23.30 la chiamata di alcuni cittadini al 118 per dare l’allarme, sul posto sono accorsi in forze i carabinieri, a terra c’era il ferito, e così è stato chiesto il supporto di una ambulanza, è accorsa una autolettiga della Croce rossa di Saronno, e l’automedica proveniente dall’ospedale di Garbagnate Milanese. Le condizioni dell’uomo sono state stabilizzate sul posto, per circa un’ora i soccorritori sono rimasti davanti alla stazione; poi la decisione di trasferirlo al reparto di terapia intensiva del Niguarda. I carabinieri attendono di interrogarlo per sapere esattamente cosa sia successo; per ora la sua identità non è stata rivelata.
(foto archivio)
05022017
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Commenti
Una volta nella polveriera c’era l’esercito! vogliamo i militari…fuori dalle balle drogati, spacciatori e i loro protettori “politici”
Vedo che la Lega cazzara è efficace nei suoi feudi….complimenti
Nessun dubbio: nordafricano dedito allo spaccio. Espulsione subito.
Ci vorrebbe un altro tramb x salvare litalia
Ci vuole l’esercito per ripristinare la sicurezza e rimpatrio immediato altro che accoglienza e integrazione.
Un sentito grazie per tutto ció ad Alfano e Boldrini in attesa che arrivi un Trump italiano a rimettere le cose a posto.