La Regione Lombardia taglia i vitalizi: risparmio di 730 mila euro
MILANO – Sono 730 mila gli euro risparmiati con il taglio dei vitalizi, 160 mila quelli devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto 2016, 385 mila euro per sostenere associazioni ed eventi tramite patrocinio, 280 mila euro per borse di studio per tirocini formativi e di orientamento a favore di giovani neolaureati, finanziate con i risparmi dei costi della politica. Ecco alcuni dei numeri che il vice presidente del Consiglio regionale, Fabrizio Cecchetti (foto), ha illustrato in occasione dell’approvazione in Commissione bilancio del Rendiconto 2016. I lavori, coordinati dal presidente Alessandro Colucci, hanno registrato la votazione del documento pressoché all’unanimità, con la sola astensione del consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza, Eugenio Casalino, che ha ribadito la contrarietà alla pratica dei patrocini. Fabio Pizzul e Silvia Fossati hanno rimarcato la necessità di non puntare solo su tagli e risparmi (i fondi liberi dell’avanzo, 553mila euro, saranno infatti restituiti al bilancio regionale), ma di investire anche sulle strutture del consiglio, valorizzando iniziative di successo come quelle che vedono l’apertura al pubblico di Palazzo Pirelli.
L’avanzo di amministrazione ammonta a 11 milioni di euro; nel 2016 sono stati rispettati i vincoli di spesa stabiliti dal decreto-legge 78/2010 sulle spese per studi e consulenze, pubbliche relazioni, eventi, spese di rappresentanza, missioni e autovetture. L’importo impegnato per la spesa nel 2016 è stato di 54 milioni e 737 mila 638 euro, due milioni in meno rispetto al 2015. I costi della politica ammontano a 2.46 euro all’anno per cittadino, in diminuzione rispetto ai 2.48 del 2015. Rispetto al 2015, il consiglio regionale ha speso 730 mila euro in meno per i vitalizi: la Lombardia, sul tema, è intervenuta con la legge regionale del 2011 che ha cancellato ogni forma di vitalizio per i nuovi consiglieri e con la legge del 2014 che ha innalzato l’età “pensionabile” e ridotto le somme corrisposte a quanti avevano ottenuto la contribuzione prima del 2011. Rispetto al 2013 anche le spese dei gruppi consiliari sono diminuite del 62 per cento, scendendo da oltre 1 milione e 400 mila euro alle attuali 500 mila euro.
18052017
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Commenti
Servizi non sevizi scusate
Ieri alle iene ho visto un servizio che interessava il saronnese Cattaneo e non pare che in regione la parola d’ordine sia risparmio e qualità dei sevizi….sempre secondo le iene naturalmente