Ius soli: il parere di Alfonso Indelicato di Fratelli d’Italia
SARONNO – Ius soli, argomento del giorno delle cronache nazionali. Questa la riflessione del consigliere comunale saronnese di Fratelli d’Italia, Alfonso Indelicato, che pubblichiamo integralmente.
C’è un’argomentazione usualmente utilizzata dei sostenitori dello ius soli che ricorda la vecchia favola della cicogna, solo che di questa è assai meno innocua. Dicono cioè i fautori del “dentro tutti” che noi nati nei beati territori d’Occidente non abbiamo di ciò alcun merito: il dado, nel suo casuale rotolamento, è caduto dalla parte giusta, e così ci siamo ritrovati da questa parte del mondo; non avremmo, pertanto, alcun particolare diritto di godere di tanta fortuna né – di conseguenza – il diritto di respingere quanti arrembano sulle nostre coste.
Ora, questo ragionamento parte da un presupposto che è, come accennavo in principio, puerile. Presuppone cioè che noi esseri umani preesistiamo al nostro venire al mondo. Collocati in una dimensione dove non abbiamo che da attendere il momento della nascita, quando questo momento giunge veniamo casualmente proiettati in Asia piuttosto che in Oceania, in Europa piuttosto che nella Terra del Fuoco.
Le cose non stanno così. Il nostro nascere in una data località non è affatto casuale, nel preciso senso che è determinato dalla storia che ci precede. Questa storia è stata fatta da nostri padri, e prima ancora dai padri dei nostri padri, ed ora è continuata da noi. Nasciamo immersi in una cultura che ci fa essere quello che siamo. Senza questa cultura, non è che noi siamo un indefinito qualcosa in attesa di essere culturalmente plasmato: semplicemente non siamo.E questa cultura che ci fa essere, che in senso spirituale ci crea, ed è cultura fatta di un’unica lingua, figlia – anzi prosecuzione diretta – della lingua latina, è fatta di una letteratura che con la letteratura latina fa tutt’uno, del coraggio dei nostri capitani di vascello, dell’intelligenza dei nostri scienziati, di un’arte ineguagliabile, dei mille campanili che svettano sulle nostre valli, del sangue sparso dagli avi sulle pietraie del Monte Grappa come sulle buche sabbiose di El Alamein, della faticosa e pur folgorante rinascita dopo le distruzioni della guerra. Non ci ha portato la cicogna, lasciandoci per caso su un tetto di coppi invece che sulla paglia di un tucul. Ed è per questo che possiamo dire che siamo in casa nostra.
Alfonso Indelicato
consigliere comunale di Fdi-An eletto a Saronno
15062017
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Commenti
signor Indelicato c’era chi lottava per la libertà e non “solo” per la “sua libertà” e c’era chi l’aveva tolta …
poi lei parla di una “strage” se dovessi fare l’elenco delle stragi dei “suoi” la lista sarebbe molto lunga….
E poiho parlato di Vergarolla perché questa fu la strage che convinse gli ultimi polesani a lasciare la loro terra.
Buonasera signor Indelicato
meno male che lo ha detto Lei dove era Vergarolla
ma invece prima aveva mischiato i partigiani quelli che hanno rischiato la vita con un fatto accaduto dopo (nel ’46)
qualche dubbio sulla “Sua onestà intellettuale” mi vieneGentile Sig. Colombo,
parlare di onestà e disonestà intellettuale non è mai piacevole. Si vede che quando mi ha dato questa risposta Lei era di cattivo umore. Le auguro comunque buona domenica.
il colombo perde le piume ma non il vizio…
E allora va bene non facciamo la conta dei morti. Parliamo del genere di libertà che volevano le brigate Garibaldi.
Signor Indelicato
mi ripeto abbiamo frequentato e frequentiamo ambienti diversi
leggiamo magari alcuni libri uguali ma ne facciamo una lettura diversa perchè abbiamo una storia diversa
e non solo per i coloriLei dice “garibaldi” io dico “muti”
Ma se faccio una riflessione anche io, magari meno campata per aria, me la pubblicate?
Oltre a essere indelicato è anche inconsapevole: lo ius soli indica l’acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori (Wikipedia). Visto che l’area politica cui appartiene Indelicato decanta tanto gli Stati Uniti, si sappia che in tutta l’America del Nord lo ius soli è realtà da tempo.
Contraddittorio e falso : proprio perché siamo figli della cultura in cui viviamo , in cui siamo andati a scuola e in cui siamo formati ha valore lo ius soli e non lo ius sanguinis per cui sono italiani figli di emigrati da generazioni che di italiano non hanno né lingua, né cultura ma solo la cittadinanza.
L’aggrapparsi alla lingua latina come matrice del’Italia è altrettanto falso storicamente e geograficamente : basta considerare le dimensioni dell’impero romano , che andavano ben oltre l’Europa (ed anzi non l’hanno mai compresa totalmente) e che per secoli hanno parlato latino in larghe parti di Asia e Africa, quando nel territorio italiano la dominazione era barbarica
Se il suo ragionamento fosse corretto, l’educazione familiare non avrebbe efficacia, mentre ne avrebbe solo la scuola. Ciò viene smentito ogni volta che avviene un attentato da parte di islamici, i quali studiano nelle scuole occidentali rimanendo però evidentemente impermeabili a ciò che ascoltano. Ed è smentito anche dall’esistenza di interi quartieri ormai islamizzati.
Quanto al fatto che la cultura italiana sia debitrice di quella latina, mi sembra talmente ovvio che non è neppure il caso di insistere sul tema.Quartieri islamici in italia non ne vedo , al massimo cinesi. In Francia ed Inghilterra gli immigrati non arrivano in barconi , sono i cittadini delle colonie inglobati. La lingua latina è matrice dell’Italia quanto lo è di molti stati che erano sotto dominazione romana (anche se i vostri compagni di banco in comune rivendicano impropriamente ben altre origini gallo-padane). Interpretare una parte della realtà assolutizzandola come l’unica verità è solo propaganda politica
“Quartieri islamici in Italia non ne vedo”
Senza andare tanto lontano, Le segnalo via Giambellino dal numero 60 in poi, via Padova, via Paravia e dintorni a Milano
“In Francia ed Inghilterra gli immigrati non arrivano in barconi , sono i cittadini delle colonie inglobati”
Che differenza fa?
“La lingua latina è matrice dell’Italia quanto lo è di molti stati che erano sotto dominazione romana”
Ma dell’Italia lo è molto di più
“anche se i vostri compagni di banco in comune rivendicano impropriamente ben altre origini gallo-padane”
Io non sono i miei compagni
“Interpretare una parte della realtà assolutizzandola come l’unica verità è solo propaganda politica”
Questo è vero: “ponere totum” lo diceva già Orazio. Però è anche vero che vi è un cuore del problema, ed è lì che si deve andare.Grazie dell’attenzione e saluti
Guardi nella zona di via Padova ci passo gran parte della giornata per lavoro , così come conosco la parte finale di via Giambellino , e non è che sia più nordafricana che cinese o sudamericana , quindi islamica tanto quanto lo è cattolica o buddista o semplicemente ateo o agnostico. La differenza fra i barconi e le colonie è notevole se considera che la maggior parte dei terroristi islamici di nazionalità francese o inglese non l’ha acquisita “da clandestino”, ma lo è da una o più generazioni . A mio parere ne consegue che il problema non sono gli immigrati, ma la loro integrazione, e garantisco che in via Padova si sono stranieri integrati e non e indipendentemente dall’ etnia.
Quanti attentati di matrice islamica ci sono stati in Italia? Con quanti morti? E quanti di matrice italiana? Allora di chi dovremmo avere più paura?
Ecco, o lei non ha letto (o capito) la legge in discussione o è in malafede…
Dal Corriere:
“la legge di cui si discute adesso in Italia non prevede lo ius soli classico — per esempio quello all’«americana»: chi nasce su territorio nazionale è cittadino Usa —, ma una versione temperata: i figli di migranti potranno diventare cittadini italiani ad alcune condizioni. Dipende, ad esempio, dal tempo trascorso sui banchi di scuola italiani o dagli anni di residenza dei genitori. “
Le stelle disapprovano e votano contro astenendosi al Senato invocando una legge Europea omogenea.
Spero che questa amministrazione comunale si dimetta. Così i pensierini di Indelicato rimarranno nella sua testa e non verranno più pubblicati
…magari anche i tuoi…
Interessante ed arguto come sempre.
Sergio Endrigo aveva le idee più chiare quando nella canzone “mi ha fatto mia mamma”denunciava la falsità di certe discussioni . Nostra patria è il mondo intero e tutti si nasce allo stesso modo , poi il potere divide, discrimina, uccide.I razzisti e i nazionalisti sono complici del potere.
Sergio Endrigo? Esule da Pola, cacciato dai titini dalla sua terra, derubato di tutto, fiuta l’aria e si butta a sinistra, celebrando la resistenza comunista con la canzone “La ballata dell’ex”. Caliamo il velo. Me lo lasci dunque ricordare come l’autore della bellissima “Io che amo solo te”, non certo come una guida da seguire.
signor Indelicato
forse Endrigo diceva anche qualcosa d’altro….
“Se il tempo è galantuomo io son figlio di nessuno
Vent’anni son passati ma il nemico è ancora là
Ma i tuoi compagni ormai non ci son più
Son tutti al ministero o alla tivvù
Ci fosse un cane a ricordare cheAndava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano.”
…..ma non tutti lo possono capirePadrone Sergio Endrigo di identificare il nemico in chi voleva, ma è abbastanza discutibile il fatto che egli si identificasse con il partigiano armato complice – almeno morale – con gli autori della strage di Vergarolla, circa la quale mi permetto di invitarla ad informarsi. Ma la verità è che Endrigo aveva semplicemente capito che nell’ambiente che frequentava era più utile accreditarsi a sinistra. Cosa che non fece mai ad esempio Bruno Lauzi che pure gli era amico. Saluti
Grazie.
Logorroico
Infatti hanno fatto il dibattito circondati dai blindati della polizia. Solo in questo modo possono svendere la Nazione
Ius soli = diritto del suolo.
Cioè si parla di cittadinanza per chi nasce (e poi studia, ad esempio) IN ITALIA, proprio come lei (purtroppo per noi, suoi connazionali)
Ergo la disquisizione su dove si nasce in questo caso è ridicola, oltre che sconclusionata come spesso le capita.
Riprova sarai più fortunato