Vanzulli: “Ecco perchè è giusto redistribuire ai Comuni gli utili di Lurambiente”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del vicesindaco Pierangela Vanzulli in merito alla delibera dell’ultimo consiglio comunale su Lurambiente
L’Assemblea dei soci della S.p.A. LuraAmbiente, ha determinato una proposta di indirizzo, poi fatto proprio dal Cda, tendente a modificare il secondo comma dell’art. 29 dello Statuto, che regola la distribuzione degli utili di esercizio, che determinava che una quota non inferiore all’80% dell’utile di esercizio, doveva essere reinvestita nelle attività e nelle iniziative previste negli art. 2 e 3 dello Statuto, relative all’oggetto della Spa ed al conseguimento dello scopo sociale.
Tale modifica, che consiste nell’eliminazione di questo secondo comma, consentirà la distribuzione ai soci, in base alla percentuale di partecipazione societaria, delle riserve statutarie che ammontava il 31.12.2015 ad euro 2.457.986. Sommando l’utile di esercizio del 2015 ovvero 1.407.894 si arriva alla cifra di euro 3.865.880 come riserva statutaria al 31.12.2016. Dopo questa modifica, fatta propria da tutti i consigli comunali dei Comuni soci del Lura Ambiente, si procederà alla approvazione entro giugno del bilancio 2016 che si presume chiuderà con un utile d’esercizio di circa 680.000,00 euro. Sommando questa ulteriore cifra al precedente dovremmo arrivare ad una riserva statutaria ammontante a 4.545.880 euro, di cui il 34,52%, ,numero equivalente alla partecipazione azionaria del Comune di Saronno, potrebbe essere distribuito al nostro Comune, per una cifra massima di circa 1.500.000 euro.
Detto questo aggiungo che il capitale sociale e le riserve legali della società sono ovviamente fatte salve. Tutto è legato alla riorganizzazione ed accentramento che, a livello provinciale, riguarda le reti degli acquedotti ed , in questo caso, la depurazione.
Trasferendo al nuovo soggetto gestore provinciale ovvero Alfa, il ramo della depurazione, la S.p.A. perde la sua ragione di esistere dovendo essere messa in liquidazione in quanto è così specifica l’attività svolta da non potersi riciclare in altro.
Questa società è un gioiello, per servizio, per gestione e per lungimiranza nelle scelte aziendali, infatti gli utili ne sono prova. Come ex assessore all’Ambiente in un altro comune, ho più volte espresso le mie perplessità circa questi accorpamenti, e non solo per l’Ato – Alfa, ma anche per l’Atem che si riferisce al gas.
Non ritengo giusto che queste risorse entrino in un calderone provinciale e vadano ad essere utilizzate per sanare problemi di reti e di impianti di Comuni non collegati al nostro territorio, in più si penalizzano i Comuni virtuosi che hanno fatto negli anni degli investimenti sulle loro reti, ed hanno degli accantonamenti come quelli su descritti, quindi trovo giusta questa preventiva suddivisione.
Come assessore al Bilancio, patrimonio e municipalizzate, del Comune di Saronno, posso solo fare un plauso alla ottima gestione del Lura Ambiente e essere contenta di questa entrata che sicuramente sarà utilizzata, alla bisogna, proprio per lavori sulle reti fognarie.
16062017
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Commenti
Miope e poco lungimirante è poco, Lura Ambiente attua servizio di depurazione per un “discreto” nr. di comuni, togliere fondi equivale a diminuere l’efficacia del servizio.
Lo spot elettorale “Come assessore al Bilancio, patrimonio e municipalizzate, del Comune di Saronno, posso solo fare un plauso alla ottima gestione del Lura Ambiente e essere contenta di questa entrata che sicuramente sarà utilizzata, alla bisogna, proprio per lavori sulle reti fognarie.” posticcio e di sicuro presto accantonato per altri progetti “folcloristici”
Capito tutto , neh?
Non ci sarà più Lurambiente, sarà tutto inglobato nel “macro sistema”Mah, a capire e leggere tra le righe forse non è difficile….
Chi ha voluto alfa e atem? Chi sono quei geni che non sanno che le acque seguono percorsi naturali che non coincidono affatto con i confini tirati a tavolino delle provincie?
Via da Varese che ci dissangua e ci sfrutta. Ci vuole più rispetto per il saronnese.
Bene, è pronto a sottoscrivere e votare per fare di Saronno e circondario un ente autonomo?