Teatro civico “Pasta”, il nuovo cda è servito
SARONNO – E’ stato nominato il nuovo consiglio d’amministrazione della fondazione che gestisce il teatro civica “Giuditta Pasta” di via I maggio: al riconfermato Oscar Masciadri si aggiungono Italo Corrado e Stefania Cito. Italo Corrado, classe 1973, laureato all’Accademia delle belle arti di Brera (indirizzo scenografia) con votazione 110 e lode è un esperto del settore, nel suo curriculum collaborazioni importanti fra gli altri con Nanni Svampa, Roberto Brivio, nonché in prima persona attore per diverse compagnie teatrali. Stefania Cito, classe 1983, già tour manager dello spettacolo “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar, è stata in più occasione negli staff organizzativi di diversi teatri italiani, tra cui recentemente anche il Carcano di Milano.
“La nostra volontà è chiara – spiega il sindaco Alessandro Fagioli – ovvero quella di fare in modo che la fondazione possa camminare con le proprie gambe. Abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione e dalla precedente gestione della fondazione una situazione molto grave ad esempio dal 2011 il fondo di dotazione originariamente consistente in 52 mila euro è stato progressivamente eroso fino ad arrivare a un saldo negativo di 87 mila euro. Dal 2011 al 2016 con Cda nominati dalla precedente Giunta il patrimonio della fondazione è passato da più 52 mila a meno 87 mila euro: complessivamente quindi, a meno 140 mila euro. Nel dettaglio: al 31 dicembre 2011 il fondo era di 38 mila e 826 euro e il contributo del Comune di 135 mila euro; alla stessa data del 2012 il fondo ammontava a 4 mila 83 euro con un contributo comunale di 280 mila euro; alla fine del 2013 di 6063 euro a fronte di un contributo di 340 mila euro; a fine 2014 5451 euro di fondo e 315 mila euro di contributi; a fine 2015 il fondo era addirittura in negativo di 74.355 euro con un contributo di 266 mila euro. I primi sei mesi del 2016 (gestione Cda del Partito democratico) vedeva un fondo di dotazione negativo per 86.789 euro per un totale, col contributo comunale di 52 mila euro; da qui il passivo di circa 140 mila euro”. Prosegue il primo cittadino:”Al primo anno del Cda nominato da noi il Comune ha ottenuto i medesimi servizi a favore dei saronnesi con una spesa di 160 mila euro e la fondazione non ha aggravato il proprio bilancio, raggiungendo il cosiddetto pareggio”.
Ancora Fagioli: “Purtroppo abbiamo dovuto constatare che quella ereditata era una situazione della classica gestione elitaria, del circolino dei benpensanti della “Kultura”, quella con la K. Era necessaria, visto il conto economico, un’azione di risanamento di un bilancio fallimentare, come si evince dai numeri. Cosa che abbiamo fatto. E’ evidente peraltro il tentativo da parte di alcuni di creare disinformazione ad arte intorno alle vicende del teatro, cercando di nascondere ai cittadini qual era la verità. Va ricordato che la sala spettacoli è di proprietà del Comune; la fondazione ha in gestione la sala e il bar annesso, gestisce in autonomia il cartellone della cosiddetta stagione teatrale; il Comune commissiona alla fondazione le attività legate agli studenti. Il rapporto tra Comune e fondazione deve essere tipo quello fra cliente e fornitore. La nomina del nuovo Cda rappresenta la volontà di proseguire con le attività legate al teatro e le attività culturali per gli studenti saronnesi. Ma è chiaro che bisogna continuare con il risanamento del bilancio, se non sarà possibile si dovrà pensare ad altri modelli organizzativi per portare avanti le attività. Al nuovo Cda un ringraziamento per aver accettato l’incarico e un in bocca al lupo per la nuova avventura”. L’intervento del sindaco segue le dimissioni del presidente della fondazione, Paolo Pasqui, e della sua vice Egle Prada, avvenuti nei giorni scorsi e non senza polemiche.
21062017
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Commenti
Nel Consiglio Comunale del 28/11/2011, in una sera in cui amministrazione Porro e ex amministrazione Gilli “litigavano” sulle colpe del buco lasciato dalla SPA che si apprestava a chiudere cedendo l’attività alla Fondazione, l’avvocato Gilli aveva già predetto questa triste fine per il nostro teatro, nel caso il suo destino fosse mai stato un giorno in mano alle scelte della Lega. Il problema è che poi la Lega le elezioni 4 anni dopo le ha vinte e diceva da anni ben chiaro il proprio pensiero sul teatro: “la Lega toglierà le sovvenzioni comunali al teatro” (nonostante non esistano teatri che stiano in piedi senza contributi e non certo perché chi ci lavora abbia stipendi faraonici). I cittadini lo sapevano e hanno votato questa amministrazione consapevoli di tutto ciò.
Ecco una parte dell’intervento premonitore di Gilli: “La realtà è che l‟investimento nel teatro è un investimento fatto negli anni ‟90 e che volenti o nolenti, io ritengo volenti, dovremo continuare anche negli anni prossimi, che sia la fondazione o che sia una spa perché nell‟ambito culturale ritengo che una città come la nostra non si possa permettere di chiudere e non è certamente quello che mi pare sia emerso in questo Consiglio comunale tranne forse qualche voce da parte della Lega che criticava l‟investimento in sé piuttosto che la spesa che comporta, certo, più si risparmia meglio è, purché non sia a discapito di un minimo di qualità.
Questo è quello che vorrei mettere in evidenza, se gli amministratori della Fondazione saranno abilissimi, io sarò il primo a battere le mani, avremo un contenimento delle spese che comunque il Comune sarà chiamato a pagare o a sovvenzionare in un modo o nell‟altro, altrimenti l‟esperienza teatrale dovrebbe malinconicamente finire salvo che non finisca in mano ai privati ma non mi pare che anche i privati riescano a gestire con grandi risultati stabilimenti di natura teatrale. Grazie.”
Autopromozione. A volte, ritornano.
Il comunicato glielo avrà scritto il consulente assunto per la Comunicazione. Basta guardare le decisioni della Giunta. Oppure andate in Comune a chiedere. Si chiama Gianni, credo.
Affermazioni gravi, che dimostrano una volta di più come l’azione politica del leghista medio consista nel mistificare la realtà
Non ci siamo, ne combina una più di Bertoldo. È meglio quando dorme.
Andate a leggervi il verbale del consiglio comunale 28 11 2011 scaricabile dal sito del comune. Vi farete un’idea piú chiara della situazione. Sempre che non sappiate già cosa c’è scritto….
Bravo Fagioli ha scoperto l’equazione magica: meno contributi stessa produzione quantitativa e pareggio di bilancio, che guarda caso non risulta sia per il periodo gennaio-giugno 2016 né con quasi certezza per l’anno luglio 2016-giugno 2017.Se questa è Kultura il Sindaco può ovviamente avallare la programmazione artistica del Direttore Artistico Pellicini, che stante dalle notizie di stampa ha scelto direttamente,il quale ha contribuito alla diminuzione di abbonati e di pubblico per difetto di qualità degli spettacoli, non all’altezza del livello artistico precedentemente raggiunto.
Ancora una volta Fagioli fa disinformazione quanto afferma che il rapporto con la Fondazione, che vede il Comune di Saronno unico socio fondatore, è limitato alla produzione di attività per gli studenti.
Dal 2011 al 2016 il comune (cittadini) ha elargito € 1.336.000. UNMILIONETRECENTOTRENTASEIMILAEURO. Non ci credo!!!!
….allora…. il teatro era gravemente in perdita….i soldi dati dal comune erano minori che in passato…..i biglietti e abbonamenti in perdita rispetto al passato ma il teatro e’ in pareggio….
Giuro che per far politica così mi candido anch’io la prossima volta !
270mila euro di stipendi l’anno sono diventati 205mila e diventeranno 170mila.
Qualche biglietto in più o in meno non cambia. Sono i costi fissi a fare la differenza.
lui la cultura sia con la K o con la c non sà nemmeno cosa sia
Invece “sa” con l’accento denota un’istruzione di base, una cultura, di grande spessore.
Se vuole cominciare con la coniugazione del verbo sapere, qui trova un valido aiuto:
http://www.coniugazione.it/verbo/sapere.phpsi sa che i leghisti sono noti esponenti dell’Accademia della Crusca.
non serve appartenere all’accademia della Crusca per conoscere la coniugazione di un verbo italiano. il fatto di essere leghista o fascista o comunista nulla cambia. A scuola bisogna studiare 😉
ma chi gli ha scritto il comunicato? non certamente lui. qualche zerbinotto in cerca di favori sicuramente. con dati non confrontabili
Fagioli ma ti rendi conto di quello che scrivi? È gravissimo da parte di un Sindaco. In un altro comunicato dicevi che non te ne frega niente se quest’anno gli spettatori sono diminuiti drasticamente, l’importante è il pareggio di bilancio e chissà come si è ottenuto (sempre che sia un pareggio…).
Sbaglio o Pasqui ha parlato di una riduzione dei costi del personale grazie alla disponibilità dei dipendenti a firmare un accordo collettivo? E sbaglio o a ottobre sempre Pasqui aveva parlato di un risparmio di 30mila euro non rinnovando il contratto alle maschere sostituite da studenti?
Questo significa taglio degli stipendi ai dipendenti e taglio delle maschere sostituite dai ragazzi delle superiori come stagisti (quello sarebbe uno stage formativo? Pare più lo sfruttamento di una situazione…), insomma facile risanare i conti così. Ogni azienda sarebbe in attivo se i dipendenti lavorassero a gratis no?
Quindi ci si lamenta “del circolino dei benpensanti della “Kultura”, quella con la K” e adesso invece si fa la Cultura con la C maiuscola, ma con il c*lo degli altri…
Dai Fagioli visto che sei così bravo a risanare proviamo a tagliare stipendi a tutti i dipendenti in comune e alla giunta, così magari poi ti puoi vantare di avere un bilancio in attivo.
Devi dire la verità, non quella per gli elettori, quella che pensi tu! A te del teatro non te ne frega nulla, se sta sulle sue gambe bene altrimenti può anche morire, ma ti rendi conto di come ragioni? Rapporto cliente/fornitore tra comune e teatro! Ma tu ti rendi conto che da politico fai delle affermazioni che fanno accapponare la pelle? Se un politico ragionasse così, ovvero rapporto cliente/fornitore e solo chi sta in piedi con le proprie gambe va avanti, anche per la sanità, per i servizi sociali, per l’educazione, in che mondo andremmo a finire? Ma la gente si è resa conto di chi abbia votato? Proviamo a immaginare un Fagioli Presidente del Consiglio e il suo pensiero del rapporto cliente/fornitore… Fagioli apri la mente, apri gli orizzonti, chi amministra la cosa pubblica ha il dovere di migliorare la società e non lo fa vendendo e acquistando beni e servizi, ma cercando di garantirli con tutte le sue forze al maggior numero di persone.
Ma ormai è molto chiaro, basta leggere la dichiarazione, peraltro sempre più volte ripetuta, di Fagioli che la “Fondazione deve camminare con le proprie gambe” che vuol dire un disimpegno sempre maggiore della Giunta in termini di contributi annuali sino al completa uscita dalla stessa e quindi, stante le cose come sono oggi e non si intravedono soluzioni di nuovi soci che sostituiscono il Comune, con la chiusura della Fondazione e il passaggio alla gestione privata. La prova di questo obiettivo è quello che è successo è il trattamento di Fagioli nei confronti di Pasqui, che pur con gli errori commessi, costituiva ormai un serio ostacolo al raggiungimento della privatizzazione.
Mi domando quanto dovrà ancora succedere per accelerare questo processo? e quando la città di Saronno provvederà ad intervenire per far fallire questo disegno improvvido?Questo ha scritto il sindaco nel suo programma amministrativo. Ha preso più voti di tutti, quindi fa bene a perseguire gli obiettivi a programma: è un obbligo di legge, credo.
“La Cultura è un tema delicato quanto importante; dobbiamo quindi comprendere che troppo spesso si identifica la cultura esclusivamente con lo spettacolo commerciale.
Il Teatro di Saronno oggi necessita di un contributo a fondo perduto da parte del Comune: dovrà invece essere in grado di sostenersi con le proprie forze, come si suol dire “staccando i biglietti”.
Il sostegno con il danaro pubblico dovrà effettuarsi per quegli eventi che valorizzano esperienze culturali intraprese dai Saronnesi, o che servano ai Saronnesi per migliorare le proprie capacità e qualità espressive emozionali, attraverso dei bandi a progetto.
Se la cultura deve penetrare le coscienze dei Saronnesi, la cultura deve pertanto potersi esercitare e promuovere in tutti i luoghi della città a partire dalle piazze.”
Velocissimi a trovare i sostituti, si stanno specializzando. Speriamo che siano anche affidabili e a costo zero
il signor Fagioli parla di Kultura è un passo avanti.
“Purtroppo abbiamo dovuto constatare che quella ereditata era una situazione della classica gestione elitaria, del circolino dei benpensanti della “Kultura”, quella con la K ”
Infatti LA GESTIONE ELITARIA aveva più abbonati e spettatori di quella con la ci minuscola cara a Fagioli. Circolino dei benpensanti” sarebbero i pensionati che amano opera e operetta, il Capodanno, le commedie brillanti e i comici (di qualità e spesso diversi dai televisivi ) ? Quelle di prima erano stagioni che riuscivano a coniugare gusti teatrali diversi abbinati a spettacoli di qualità. E non c’entra la politica
Mamma mia, come è spiritoso il Sindaco. Per fortuna che tra pochi anni non ne sentiremo più parlare.