Trenord, M5S insorge: “Si smetta di prendere in giro i pendolari”
SARONNO / MILANO – Il Movimento 5 stelle insorge: “Trenord, dove sono finiti i soldi per gli ammodernamenti?” Durissima la presa di posizione del consigliere regionale Iolanda Nanni, che ce l’ha anche con il presidente di Regione Lombardia, il leghista Roberto Maroni.
“Si smetta di prendere in giro i pendolari tirando fuori numeri da capogiro per giustificare l’aumento tariffe e mungere i lombardi come fossero le loro preziose vacche da latte. Il M5S ha chiesto trasparenza nella gestione di Fnm e delle sue partecipate, fra cui Trenord ma Maroni in questi anni non ha mosso un dito!” Prosefue Nanni:”Fiumi di soldi destinati ai treni sono finiti sprecati altrove. Troppo comodo ora battere cassa ai lombardi! Qui occorre ribaltare completamente queste aziende da capo a piedi per farle funzionare e una cosa è certa: Maroni è stato totalmente incapace di farlo. Chi si fiderebbe oggi a mettergli in mano altri soldi dei lombardi?”
(foto archivio: la stazione di “Saronno centro”)
10072017
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Commenti
Pendolare da 30 anni.
Il servizio era migliorato molto con l’apertura della linea Malpensa dopodiché ci siamo fermati li per qualche anno (secondo con un livello dignitoso)
A seguire un crollo nella qualità del servizio in occasione dell’ Expo, aggiunta di linee senza avere i convogli sufficienti per es.
Credo l’unica entità che ha peggiorato l’offerta a causa dell’expo.
Un servizio PESSIMO, fornito da un’azienda PESSIMA. Me la prendo con i politici che la vogliono così, con i dirigenti che la vogliono così, e anche, mi dispiace, con i lavoratori di servizio che pretendono di far rispettare le regole a chi viaggia senza rendersi conto del pessimo servizio che stanno fornendo, e il cui unico strumento di protesta sembra essere lo sciopero, ancora una volta a danno esclusivo dei passeggeri. Dove non c’è concorrenza, si produce questo. TUTTI A CASA!
Che paghino tutti biglietti e togliamo le persone che bivaccano intorno alle stazioni…sono questi i primi problemi da risolvere
Purtroppo il modello di mobilità principe per i nostri amministratori é la macchina, quindi si preferisce fare inutili autostrade, vedi Pedemontana, e non investire sui treni.
Quanti soldi spesi per Pedemontana e Brebemi…
Invece di investire nell’offrire un’alternativa all’auto a milioni di pendolari. Più treni, più efficienti, parcheggi di corrispondenza…
10 miliono per un treno pendolari, mica un freccia rossa, sembra sinceramente una cifra spropositata.
Anche se fosse invece dell’acquisto di nuovi si potrebbe revisionarli ed aggiungere l’impianto antincendio.
Ma questi enti con migliaia di laureati sanno cosa è l’ammortamento? e sanno che quando finisce si debbono accantonare i fondi per l’acquisto di un nuovo convoglio? o viaggiano a vista come le aziende quotate in borsa con rendiconti trimestrali e premi ai manager, finchè dura!
Naturalmente non si tratta di una cifra fissa prestabilita. C’è anche una fase di aggiudicazione/contrattazione, ma l’ordine di grandezza è quello! I convogli aeroportuali (non molto capienti) sono costati 5M€ l’uno. I Vivalto da sei vetture+locomotiva circa 9M€ l’uno. I TSR da 5M€ a 9M€ a seconda della lunghezza.
In realtà TUTTI I TRENI Trenord nello stato originale, tolti quelli acquistati nel 2013-2015, andranno fuori legge. Quelli nuovi-non-nuovissimi saranno certamente adeguati in occasione delle revisioni. Il discorso dei 150 treni è limitato esclusivamente ai materiali pre-1990 che sono praticamente inadeguabili e per i quali il 2021 sarà data di morte certa.
I treni in Lombardia sono stati acquistati secondo diverse procedure, alcune delle quali prevedono il pagamento da parte di FNM con ammortamenti regionali successivi. Si può capire come raggiungere la necessaria cifra di 1.5G€ (o poco meno!) non sia banale in ogni caso e l’ente responsabile di raccoglierla resti Regione Lombardia. (Intanto Trenitalia prende i dividendi di Trenord, oltre che l’affitto per parte della flotta, e non mostra la minima intenzione di partecipare)
Purtroppo la cifra quella è. Mediamente un treno costa circa dieci milioni di euro; per rimpiazzare quelli più vecchi (che nel 2021 saranno fuori legge per assenza impianto antincendio) ne occorrerebbero circa 150 di nuovi. Il conto è presto fatto: la fantasmagorica (ma totalmente realistica) cifra di 1 500 000 000 €! Ovviamente si paga il forte ritardo maturato negli anni addietro, nel primo lustro degli anni 2000 in particolare.
Soldi che (a mio parere personale) potrebbero sì essere recuperati dalla trattativa con Roma successivamente a un successo del referendum il 22 ottobre, ma che potevano anche essere investiti anni addietro invece che rimpinguare le casse di Brebemi e Pedemontana.
Un aumento delle tariffe non è concettualmente sbagliato (l’Italia è uno dei paesi al mondo con tariffe TPL più calmierate, gli abbonamenti in particolare). Però occorre prima garantire che:
1) L’antievasione funzioni (altrimenti aumenta soltanto la gente che non paga e il totale rimane invariato);
2) A livello politico sia stato fatto ogni sforzo per trovare le risorse in altro modo.
In Lombardia e su Trenord nessuna delle due condizioni al momento sembra verificata.
NB la fermata in foto sembrerebbe la famigerata Ceriano Laghetto – Groane! 🙂
Foto di una stazione di campagna della s9.