“Ora e sempre Mussolini”: Alfonso Indelicato sul tema del momento
SARONNO – “Ora e sempre Mussolini”: questo il titolo dell’intervento del consigliere comunale saronnese, Alfonso Indelicato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale su uno dei temi più dibattuti del momento, l’apologia del fascismo.
Le cronache recenti testimoniano il proliferare di quelli che una volta si chiamavano sprezzantemente “rigurgiti” fascisti. Non si tratta della vendita della solita paccottiglia nostalgica in occasione di qualche festa di paese o di simile pittoresco folklore, ma di qualcosa di molto più serio: giovani che in ordinata schiera raggiungono luoghi cari all’immaginario più che alla memoria e all’unisono sollevano il braccio nel saluto romano, liste civiche che si presentano alle elezioni utilizzando simboli e slogan che al regime fascista più o meno larvatamente si rifanno, outing filofascisti di personaggi pubblici, presenze in liste elettorali – che pure vantano quattro quarti di nobiltà democratica – di candidati “neri”, e via continuando.
Il denominatore comune di questi fenomeni è costituito dal fatto che coloro che ne sono protagonisti non sono né persone che del fascismo hanno memoria personale (diciamo pure la classe degli ottantenni e oltre) nè i figli di questi ultimi (dunque i sessantenni di oggi). Si tratta al più dei quarantenni, che del passato regime hanno ascoltato le storie narrate dai nonni, ancora più spesso dei trentenni e dei ventenni che non lo conoscono neppure attraverso quella tramandata esperienza. Dunque questi ultimi si sono avvicinati al fascismo conoscendolo attraverso gli antifascistissimi manuali scolastici e le altrettali lezioni dei loro professori di Storia, oppure seguendo personali percorsi culturali condotti solitariamente o insieme a pochi e scelti compagni di cordata. Cosa li condusse, cosa li conduce a quell’approdo?
Lasciamo per un momento in sospeso tale questione e vediamo come l’attuale regime – utilizzo il termine nella sua accezione neutra di sistema di governo – sta reagendo a tanto oltraggio. Reagisce con il tintinnio delle manette, vale a dire con la presentazione in Parlamento di disegni di legge che aggravano le pene già previste per chi “ricostruisce” o chi apologizza anche solo per il tramite del famigerato “saluto”, colpa quest’ultima per la quale viene incredibilmente proposta la reclusione fino a due anni: a momenti peggio che uccidere. Lungi dall’avventurarci negli aspetti giuridici, torniamo a quelli di merito da poco tralasciati: perché, ci chiedevamo, tanti che del fascismo hanno una conoscenza assai indiretta e mediata, e quasi sempre filtrata attraverso interpretazioni malevole, ad esso si avvicinano con entusiasmo? Si può rispondere che tanto anacronistico amore deriva non da altro che dalla schietta, onesta, e infine giustificatissima repulsione che l’attuale gestione della cosa pubblica provoca in vaste schiere di giovani. I quali comparano tale desolante spettacolo con la lontana stagione politica nella quale il popolo – poiché vi era un popolo italiano allora, o almeno lo si stava forgiando – non percepiva la propria guida politica come un nemico così come ora succede, anzi si riconosceva in essa, e dava prove di laboriosità e ingegno che stupivano il mondo. E quando fu coinvolto in una guerra sbagliata (ma fu assai facile profetizzarlo dopo la sconfitta) si comportò con stoica abnegazione e sovente fulgido eroismo su tutti i fronti. Come potrebbe un ragazzo che paragona lo squallido presente a quel passato, non provare simpatia per quest’ultimo?
12072017
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Commenti
Sono ultraottantenne e il fascismo l’ho vissuto anche se in giovanissima età. Mio padre è morto in guerra e probabilmente era fascista come lo era gran parte del popolo italiano. Possiamo oggi condannare col marchio di fascisti tutti i milioni di italiani di allora certamente NO. Possiamo farlo per i fascisti di oggi certamente SI perchè la tragedia della guerra e le successive favorevoli opportunità storiche ci hanno fatto risorgere e progredire economicamente e culturalmente tanto che è assolutamente impensabile per persone di buon senso immaginare di tornare a una dittatura. Allora se ci sono giovani che pur sapendo che se ci fosse il fascismo non potrebbero avere la libertà loro concessa è per mancanza di ideali. Infatti, perchè lottare per Valori come Librtà, Uguaglianza, Sanità che sono in gran parte già acquisiti. Siamo scivolati in una società dei diritti, come il diritto al lavoro che i Padri ne fecero una utopia costituzionale.E allora qualunque movimento purchè attivista che accenda gli animi può andare bene: fascista, ma anche anarchici, belck bloc, fronte ribelli o addirittura ISIS.
“Come potrebbe un ragazzo che paragona lo squallido presente a quel passato, non provare simpatia per quest’ultimo?”.
Quanti di quelli che sputavano sui cadaveri appesi a Piazzale Loreto erano stati in precedenza fascistissimi ?
Voltagabbana e traditori ?
Forse si erano semplicemente accorti – troppo tardi – di essere stati bellamente gabbati.
“Ora e sempre Mussolini” ?
Per amor del cielo, di personaggi simili ne abbiamo avuto uno e ci é bastato anche se qualcuno – a quanto pare – non ne ha avuto ancora abbastanza.!
A proposito di “antifascistissimi manuali scolastici”, si deve osservare che la “politica” italiana è stata ed è caratterizzata dalla faziosità, faziosità che è la negazione della verità e dell’intelligenza.
Faziosità da condannare da qualsiasi parte provenga. L’ultima lettura del “Libro di lettura della quinta classe elementare del 1940 – Libreria dello Stato” ha come titolo “DIO”. Leggo: “…Dio è dovunque… è nelle albe e nei tramonti…nel campo che matura il grano, il grappolo e l’ulivo… Dio innalza qualche volta l’uomo, donandogli la scintilla del genio. L’uomo di genio può compiere, nel corso di una vita, ciò che l’umanità intera non compie durante secoli. L’Italia è chiamata la culla del genio, ed ha sparso in ogni tempo una gran !uce sul mondo. Anche voi, fanciulli, vedete questa luce: si accese la prima volta in un villaggio di Romagna e continua a risplendere dalla Città Eterna”. Come deve essere considerato questo manuale scolastico?
Gentile Dott. Rimoldi, come vuole che debba essere considerato? E’ un libro di testo concepito all’interno di un regime autoritario. Fa sorridere per la sua ingenuità più che indignare. Il punto è che oggi siamo asseritamente in condizione di libertà, ma si prefigurano gravi pene non per chi operativamente cerca di ricostruire il Fascismo (impresa peraltro impossibile) ma per chi manifesta simpatia per quel regime col saluto romano o esibendo un ninnolo che rappresenta il Duce (ad esempio un portachiavi). Allo stesso tempo la presidentessa della Camera auspica l’abbattimento di monumenti ed edifici fascisti, dando prova di ignoranza pari solo all’insipienza. Tutto ciò mentre la situazione attuale meriterebbe da parte di chi esercita il potere una concentrazione assoluta sulle diverse problematiche sul tappeto. Che restano insolute, e così l’Italia va a rotoli.
Intervengo ancora nella discussione per dire che non era mia intenzione aprire l’ennesimo dibattito sul Fascismo. Su questo argomento ci siamo confrontati tante volte su questo giornale e credo che ognuno abbia idee abbastanza consolidate sull’argomento. Io mi chiedevo perché il Fascismo – col suo male e col suo bene – eserciti tanta attrattiva su generazioni così giovani. E ho identificato il motivo nella degenerazione assoluta dell’attuale scena politica, la quale porta per reazione ad apprezzare il Regime e i suoi valori (senso dell’onore, patriottismo, frugalita’, rispetto per la famiglia, ecc.). Poi vorrei dedicare due parole in particolare al dott. Colombo, osservando che le misure previste dal ddl Fiano sono anche peggio di quelle previste dai codici fascisti, perché almeno il Fascismo era un regime che si presentava come tale. Non vorrei dover pensare (ma in realtà, lo confesso, lo penso) che la democrazia sia la tirannia portata avanti con altri mezzi. E con maggiore ipocrisia.
Forse perché a scuola non arrivate mai a studiare il ‘900 e ci si ferma prima ?
Imbarazzante Indelicato, chi lo ha votato e chi con lui condivide l’amminstrazione della (anche) mia città
Il titolo é urticante, fastidioso come il fascismo statalista che i cittadini continuano a sostenere.Salud
ma non era il “comunismo statalista” …?!?
Una cosa certamente condivido: la colpa degli estremismi non sta nelle idee che questi propugnano, ma nell’incapacità dei governanti di dare risposte concrete ai problemi dei cittadini i quali a loro volta cercano rifugio da chi alcune soluzioni (benchè drastiche o poco realizzabili) le propongono parlando alla pancia della gente.
Premetto che sono profondamente Antifascista (come anche Anticomunista) e che sia da testimonianze dirette che da documenti e ricostruzioni storiche il Fascismo in Italia ed il Nazismo in Germania furono la risposta sbagliata alle crisi di allora e sfruttarono il potere delegatogli dal popolo in maniera totalmente errata.
Detto ciò non sono assolutamente daccordo nel limitare la libertà di espressione e di associazione finchè questa non dà luogo a reati o disordini cioè diventi banda armata (vedi terrorismo anni ’70).
A questa stregua si dovrebbero vietare le associazioni che si rifanno al Comunismo reale Russo, Cubano, Cinese e che tante sofferenze in nome di un potere del Popolo ma applicato dalla Nomenclatura provocarono (provocano).
Ancor peggio quello che Predica in particolare una religione contro i Cristiani ed in generale gli occidentali e che si è data proprio come compito l’invasione dell’Europa dall’interno (pare anche supportata dai petrodollari di alcuni fra i regimi più ricchi del mondo).
Quindi o si perseguono penalmente tutte le ideologie antirepubblicane e purtroppo quella che sfutta i precetti religiosi mi sembra oggi quella più pericolosa mentre quella nostalgica sembra solo ridicola.
Ora e sempre Padania indipendente
Concordo
Ma ora Salvini e Meloni sono assieme per l’Italia unità contro gli immigrati, mi sono perso qualcosa?
Le leggi razziali, le avete dimenticate? non scherziamo !
questo dà la misura della inconsistenza di questo personaggio
il tuo commento invece … tanta roba
E’ vero. Ci sono tre cose sbagliate. L’amicizia col nazismo, l’inutile guerra in Etiopia e il razzismo.
Ci sono quattro modelli di fascismo: quello del ’22, quello dal ’26 in poi, quello degli anni trenta e quello del ’43/45. Ci sarebbe da analizzarli tutti per capire cosa è stato il fascismo. Basterebbe leggere lo storico De Felice, sono tanti volumi, ma merita. Condannare una persona perchè oggi si dichiara fascista è quanto mai stupido. Il fascismo è storia d’Italia e nulla più. Vogliamo cancellare Nerone dalla nostra storia perchè pare avesse dato fuoco a Roma? E’ la stessa cosa. Il passato tanto non torna più.
Gentile Anonimo, se hai letto con un po’ di attenzione, io non intendo qui esporre per l’ennesima volta una valutazione sul Fascismo, ma cercare di capire perché l’interesse per questo fenomeno storico invece di scemare aumenta, e aumenta presso i giovani, che ne sono cronologicamente i più lontani. Poi vi è la questione dell’inasprimento delle pene, che qui tocco appena e che comunque mi sembra una modalità sbagliata, ed anche controproducente, con la quale lo Stato sedicente democratico reagisce. Saluto cordialmente
signor Indelicato
oggi e’ una giornata ” nera”
il suo articolo giocando tra realta’ e finzione e’ ben di piu’ che un ” braccio teso” ma lei sa bene che nessuno usera’ i metodi di Mussolini per impedirle queste esternazioni, del resto Lei non e’ Matteotti.
Tutto quello che volete ricostruire a modo vostro, tipo i treni con Mussolini erano sempre puntuali, in democrazia potete farlo. Non potrete pero’ mai negare che ha portato l’Italia in guerra, inseguendo il suo grande sogno di ricostruire l’impero romano, ma l’ha schierata dalla parte sbagliata. Ha perso ed ha condannato l’Italia ad essere subalterna ai vincitori per 50 anni almeno.
solo per il fatto che può scrivere e criticare (cosa che quando c’era lui non era permessa) dovrebbe fare meditare.
Che la guerra fosse sbagliata lo si sapeva anche prima, perché gli scarsi equipaggiamenti (scarpe di cartone o gli stessi aerei riverniciati e ripresentati al Duce) erano causati dai continui furti dei gerarchi fassisti, altro che balle… o forse ad esempio le leggi razziali sono una invenzione delle potenze plutocratiche?? come pure i massacri di popolazioni inermi in Jugoslavia Albania e Grecia??
Il mio l’ha schierata dalla parte sbagliata non é solo per l’esito del conflitto, ma intende anche dalla parte dei valori sbagliati.