Marilena Rosa Re: cadavere senza testa nell’orto del sospettato
LIMBIATE – Il 64enne di Garbagnate Milanese indagato per l’omicidio di Marilena Rosa Re, durante l’interrogatorio avvenuto nella caserma dei carabinieri di Busto Arsizio, ha ammesso al magistrato di aver occultato il corpo di Marilena Rosa Re, la mattina del 30 luglio scorso, all’interno del proprio orto. Negando invece ogni responsabilità in ordine alla morte della donna. Lo fanno sapere le forze dell’ordine in un comunicato.
E’ stato proprio l’uomo ad accompagnare carabinieri e magistrato nel suo orto e ad indicare il luogo della sepoltura. Successivamente è stato riaccompagnato in caserma e sottoposto a fermo. Intanto gli specialisti del laboratorio di antropologia ed odontologia forense di Milano si è dedicato alle operazioni di scavo, poi il rinvenimento della salma. Nel dettaglio sono stati rinvenuti, in una fossa di circa un metro per 50 centimetri di lato e 50 centimetri di profondità un sacco di tela, di circa 40 centimetri di lato; un sacchetto di plastica; sotto il sacchetto di plastica, il cadavere piegato con il tronco e le braccia rivolte verso il confine dell’orto e, al di sotto, le gambe. Il corpo è privo di testa ed in avanzato stato di decomposizione; non sono state rilevate, allo stato, lesioni né segni di bruciatura. La certezza assoluta che sia una donna e che si tratti di Marilena Re potrà venire solo dall’autopsia e dalla comparazione del Dna del cadavere con il Dna della presunta vittima, già acquisito. Di Marilena si erano perse le tracce da settimane, poi la svolta nelle indagini.
13092017