Guzzetti plaude la lettera aperta della moglie di Brizzi: “Le denunce si fanno dai carabinieri”
UBOLDO – Con un post sulla sua pagina Facebook personale il sindaco Lorenzo Guzzetti commenta la lettera aperta della moglie di Brizzi in merito al caso di molestie che coinvolge il marito.
Io questa donna la stimo.
Innanzitutto perché questa lettera fa da perfetto contraltare al test idiota messo sul Corriere dove in 10 situazioni uno deve dare il suo giudizio se è molestia, violenza, abuso o nulla. Mi ha sorpreso scoprire che di 10 situazioni in nemmeno una sia la donna a molestare l’uomo. Non mi ero accorto di vivere in un Paese di Sante Maria Goretti.
In seconda battuta perché ci ricorda che lo pseudogiornalismo a cui state dando tutti retta è lo stesso che ha appoggiato e sostenuto Stamina fino arrivare al Papa (al Papa!!!!) e un medico che curava con acqua fresca i tumori. O un giornalismo che vi racconta storie il 90% delle volte distorte. Ricordatevelo sempre.
Infine.
Le denunce si fanno dai Carabinieri o in Polizia. In Procura. Davanti a un giudice. Perché fare sto cinema a volto coperto sa tanto di killeraggio mediatico.
Perché tutte ste verginelle fanno ridere i polli.
In ogni ambiente, e a pochi mesi dalle elezioni lo dico con grande libertà anche in politica, esistono le scorciatoie o la prostituzione.
In ogni azienda.
In ogni ambito della nostra vita.
Io stesso nel mio ambiente so quanto secondi ci vogliono a fare carriera politica o non farla, a come si diventa ricchi con la politica o non lo si diventa.
In politica come nello spettacolo come ovunque non tutti sono santi e non tutti sono farabutti.
Anche chi scrive qui ha i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi limiti e le sue debolezze.
Siamo uomini. Siamo donne.
Ma se una cosa è un reato non cerco la telecamera ma vado nelle sedi competenti.
Se una cosa mi sembra opaca con il poco potere che ho decido di cambiarla e non lo dico al Di Maria, alla Giudici o allo Sgarella.
La faccio. E magari manco la spiego.
Se una cosa sono cazzi miei sono cazzi miei e non è che per il fatto di essere un personaggio pubblico i cazzi miei sono cazzi di tutti.
Io non so chi sia Brizzi.
Scopro ora di aver visto casualmente anche qualche suo film e di averci riso.
Trovo questa lettera una bellissima testimonianza di quella cosa che alla fine salva sempre che convenzionalmente cataloghiamo sotto la parola Amore.
A questa famiglia e soprattutto alla piccola figlia va la mia piena, totale e incondizionata solidarietà.
Lorenzo
18112017
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Commenti
Chapeau, caro sindaco.
Guzzo poliedrico. Ha qualcosa da dire su tutto e sente il bisogno di esternare.