Ex Cantoni: coi Re Mogi parte la raccolta firme per il consiglio comunale aperto
Oggi i “Re Mogi”, assai tristi per la situazione in cui versa l’area ex Cantoni di Saronno, la falda acquifera ad essa sottostante e le sorti di quanto vi verrà realizzato, hanno portato i loro doni al sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli.
(Percl)oro, ovvero la sostanza che dal lontano 2009 inquina l’acqua bevuta dai saronnesi. E’ arrivata in falda attraversando il terreno sottostante un impianto (la “Rimar”) dove se ne faceva uso quando la fabbrica era attiva. Stranamente, la proprietà attuale (società Sarin) si era “scordata” di segnalarne la presenza anche anni dopo l’accertamento dell’inquinamento: la scoperta viene fatta dalla Commissione Acqua del Comune. Dal 2015 – appena insediata l’attuale amministrazione – le autorità preposte impongono l’immediata bonifica con una barriera idraulica, ma tutto è ad oggi scandalosamente irrealizzato!
Amianto (anche se non profuma come l’incenso), cioè l’altro inquinante che – come nel caso del percloro – ancora si tarda a bonificare: se si pensa che sarebbe dovuto avvenire già dal 2012, l’ultima proroga (del maggio 2017, scadenza aprile 2018) grida vendetta!
Biro (si sa cosa sia, più della mirra), cioè gli strumenti di comunicazione elementari per un’amministrazione comunale che, sindaco in testa, tutto sta facendo verso i cittadini tranne questo, nonostante gli ingenti fondi finora investiti nella figura di consulenti, soprattutto su temi così importanti per il futuro della città: si pensi che la ex Cantoni è, dopo l’ex Isotta Fraschini, la seconda area dismessa più grande della città!
I cittadini organizzati seguono da sempre questa vicenda: nel 2009 (tramite i genitori della scuola Pizzigoni) denunciarono per primi l’inquinamento dell’acqua, oggi (tramite il Comitato per l’Acqua Bene Comune e Ambiente Saronno Onlus) ripropongono quanto segue: l’avvio immediato della bonifica, in tempi rapidi e certi, con l’assunzione di un impegno pubblico da parte dell’Amministrazione Comunale, un’informazione continua e puntuale ai cittadini sull’andamento della bonifica (non solo tramite comunicati stampa), un percorso partecipativo per coinvolgere i cittadini sul progetto di riqualificazione dell’area, a partire dalla realizzazione immediata di un parco pubblico con un laghetto in cui convogliare, oltre che nel Lura, le acque di falda ripulite dall’inquinamento.
Per tutto questo parte da oggi una raccolta di firme: ne servono 300, da regolamento vigente, per indire un Consiglio Comunale Aperto e costringere l’amministrazione, che non lo fa adeguatamente, ad informare e coinvolgere i cittadini.
Una mostra illustrata spiegherà con semplicità ai cittadini la storia di quest’area e cosa si può fare subito per riportare a Saronno una parte del proprio territorio a favore della qualità della vita di chi ci abita.
La città non è “cosa loro”: riprendiamocela! Parola di Re Mogi.
Comitato Acqua Bene Comune del Saronnese
Ambiente Saronno Onlus
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Commenti
Subito una giunta pd senza elezioni loro sanno come si fa a risolvere tutti i problemi….abbiamo visto in Italia negli ultimi anni…hanno risolto tutte le problematiche della nostra nazione!
Bellissima iniziativa. Apparentemente leggera, ma carica di importanza. La salute e l’informazione sono dei diritti e non devono centrare con maggioranze e opposizioni. Se questa amministrazione ha fatto tutto il dovuto come sostiene e sostengono alcuni perché allora non ne da conto dettagliatamente, con stato dei lavori e dei valori, tempi previsti, esiti, ecc ??? Forse un’altra incapacità faoiolesca di passare dagli slogan ai fatti…???
Indico io una strada ancora più veloce: questi personaggi aprano il portafogli, acquistino l’area, e ne facciano a loro spese un bel parco è relativa manutenzione. L’area è PRIVATA, non è della comunità
Il proprietario dell’area ha l’obbligo di bonificare l’area, dopo che l’ha inquinata per anni con le sue lavorazioni a base di solventi. Lui deve pagare, non i privati.
Rispetto al parco, è previsto nel progetto di recupero dell’area, che l’amministrazione ha già approvato.
Rispetto al laghetto, avrebbe costi pari a zero, visto che l’acqua verrà già emunta per essere bonificata.
Quindi caro Anonimo, si informi prima di commentare. Grazie.Esatto : lui cioè il privato. Un laghetto non ha costi di manutenzione? Forse il lago di Como, ma non una qualsiasi installazione artificiale, perché di questo si tratta.
Questo forse nel mondo di Fantàsia.
Vieni giù dal pero, Peter Pan de Saronno.
Fate sapere dove si raccolgono le firme . Grazie .
Pretestuosa messa in scena. Le bonifiche sono avviate, ed è noto a tutti: anche ai re mogi.
Se le associazioni cercano un po’ di visibilità e fanno politica negativa contro l’amministrazione che ha finalmente trovato un accordo con la proprietà per avviare la bonifica, pazienza.
Ci sarà un consiglio comunale aperto? Per l’ennesima passarella dei re mogi e dei soliti volti noti della politica e dell’extra politica, per sentire dire le solite cose trite e ritrite.
Mi sembra che, anche su questo giornale, le notizie sullo stato di avanzamento delle bonifiche sia costante -non so quanto dettagliato e puntuale in quanto non sono un tecnico del settore- ma non si può dire che i cittadini non siano informati.
Caro Anonimo disinformato, la bonifica acque a distanza di due anni e mezzo, da quando è stata sancita dalla Conferenza dei Servizi, non è ancora stata avviata! L’amministrazione poteva fare moltissimo per farla partire, ha scelto invece di assecondare la Proprietà, che sta perdendo tempo perché non ha ancora “venduto” l’area. Ma le Leggi andrebbero rispettate sempre, non quando conviene.
Fasoeu desciules
Ahahahahahah…Bellissima e soprattutto vera battuta, a guardare le espressioni…
I Re MOGI…