Inquinamento da ozono: “Saronno è messa peggio di Milano!”
SARONNO – “Abbiamo valutato la qualità dell’aria a Saronno nell’arco dell’anno e non solo in inverno bisogna stare attenti, ma soprattutto d’estate, con l’inquinamento da ozono, prodotto dalla città di Milano e che ricade su Saronno e dintorni. Saronno, infatti, in estate risulta più inquinata di Milano”. Lo afferma in una nota Ambiente Saronno onlus, circolo locale di Legambiente.
Sono considerazioni che prendono spunto dallo studio “Mal’aria” da cui ha preso spunto Legambiente per formulare una serie di richieste ai candidati alla presidenza di Regione Lombardia in vista delle imminenti elezioni di marzo: “Chiediamo lo stop agli investimenti per l’estensione della rete stradale e autostradale, trasferendo le relative risorse al potenziamento del Tpl e all’infrastrutturazione elettrica delle reti di mobilità; la messa al bando dei diesel con una strategia a tappe ravvicinate per arrivare ad una “Lombardia libera da diesel” entro il 2025. E nel frattempo: fuori i diesel e i veicoli più inquinanti dalle città, con standard sempre più elevati da dover rispettare per poter accedere alle aree urbane. Ancora, domandiamo la conversione del parco circolante verso la trazione elettrica; l’implementazione delle infrastrutture urbane per la mobilità ciclo-pedonale; il potenziamento dei controlli su emissioni auto, caldaie e edifici, prevedendo un sistema sanzionatorio efficace; la riqualificazione degli edifici pubblici e privati, per ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti; e di ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città, creando zone 30 e ampie aree pedonali nonchè di aumentare il verde urbano sia nelle vie del centro che nelle periferie, ma anche sugli edifici. E di affrontare un programma per la riduzione delle emissioni dal comparto agricolo e zootecnico”.
02022018
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Commenti
fagioli ordina 19/20 gradi in casa ma negli uffici comunali questo limite non viene rispettato (vedi uffici via Roma che da anni la temperatiura supera i 25 gradi)
ti assicuro che in alcuni edifici comunali a volte si arriva vicino ai 30
e fagioli dorme beato
Purtroppo manca una visione strategica e ormai da decenni pensiamo solo a cementificare il territorio in nome di interessi soprattutto privati e della necessità di sistemare i bilanci. Ogni comune non ha mai dialogato troppo con i vicini con il risultato di creare aree disomogenee che generano traffico. Per non parlare poi dello sviluppo della grande distribuzione a macchia di leopardo.
Se la provincia di VA è diventata la provincia a maggiore consumo di suolo lo dobbiamo agli amministratori degli ultimi decenni e ora cominciamo a pagare un prezzo molto pesante, soprattutto laddove abbiamo tolto aree verdi per far spazio al traffico. Non ancora contenti si voleva distruggere preziosi parchi per fare nuove strade, sempre illusi che le nuove strade riducono l’inquinamento, un’utopia.
Servono grandissimi investimenti per offrire ai pendolari una forte alternativa all’uso della macchina. Chi va da A a B per lavoro, se avesse un mezzo in orario, efficente e un luogo sicuro dove parcheggiare la propria vettura, lo sceglierebbe, riducendo di per sé il traffico.
Controlli sulle caldaie se ne fanno, almeno nelle nostre zone, ma sicuri che bastano.
Serve una visione globale molto diversa ma difficilmente qualcuno la applicherà per il semplice fatto che sono scelte IMPOPOLARI, fanno perdere consenso, finché la gente non si rende conto che la vita è una e la salute è una, soprattutto quella delle generazioni future.
ben detto
Tutto corretto, ma se posizioni la centralina di rilevamento all’aldo Moro a fianco del sottopasso di via 1′ Maggio dove lo smog delle auto ferme in coda almeno per 2 ore al giorno ristagna, non puoi aspettarti l’aria fresca di montagna…
la centralina in via 1° Maggio è stata posizionata con cognizione di causa, lontano dalla strada, e in posizione adatta per rilevare sia PM che ozono. E’ nel giardino della scuola. E mi permetto di far notare che se vogliamo rilevare l’aria che respiriamo, di certo la centralina non deve essere posizionata al parco Lura. Con l’inquinamento di prossimità, quello che respiriamo è superiore a l’inquinamento rilevato dalla centralina.
Manca la volontà di aderire al protocollo regionale che pur aveva l’intenzione di rendere più efficaci tutti gli interventi, evitando misure a macchia di leopardo. Saronno non ha aderito a quanto mi risulta. Inutile poi dire che non si varano misure per contenere e migliorare l’inquinamento perché non le varano tutti se quando c’è il tentativo di promuovere azioni congiunte non si aderisce.