Dalla prostituzione, allo spaccio: maxi operazione dei carabinieri con unità cinofile
COMASCO – Nel corso dell’intera giornata di ieri e fino alle prime ore dell’alba di questa mattina, nell’ambito di un servizio coordinato dal Comando Provinciale di Como, la Compagnia Carabinieri di Cantù, supportata dalle Compagnie di Como e Menaggio e dal Nucleo Cinofili di Casatenovo (LC), ha dato vita ad servizio di prevenzione e repressione che ha visto il dispiegamento di un elevato numero di risorse sui territori di Cantù, Appiano Gentile, Lurago Marinone, Fenegrò, Lomazzo, Cadorago, Bregnano, Cermenate, Carimate, Novedrate, Mariano Comense, Arosio, Turate.
Il particolare servizio è stato finalizzato a contrastare alcuni dei fenomeni che maggiormente creano allarme sociale nella popolazione: lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle località boschive e nelle aree urbane, lo sfruttamento della prostituzione su strada e il contrasto ai reati predatori in genere. Contestualmente sono stati svolti capillari servizi di controllo alla circolazione stradale, concentrati in particolar modo sulla repressione della guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche.
Di assoluto rilievo il servizio di monitoraggio della prostituzione su strada. Le cronache degli ultimi giorni, infatti, hanno descritto la diffusione del fenomeno in particolar modo su precise arterie stradali. Il fenomeno è sempre costantemente monitorato, come testimoniato dai servizi svolti sul territorio, ultimo dei quali quello approntato ed eseguito nel corso delle giornate di ieri ed oggi.
I militari operanti, per tutta la serata e fino a tarda notte, hanno setacciato il tratto della SP32 Novedratese che va da Arosio a Lurago Marinone, controllando oltre 25 prostitute, ottenendo importanti risultati in termini operativi e presidiando, in un’ottica di prevenzione, tutto il territorio interessato. Modalità operative improntate all’assoluta visibilità, così da poter contemperare sia finalità di natura preventiva sia repressiva.
Nel corso del servizio sono stati effettuati innumerevoli posti di controllo, identificando oltre 180 persone ed elevando 2 infrazioni per guida in stato di ebbrezza alcolica a carico di un cittadino italiano e di un domenicano, ai quali sono state ritirate immediatamente le rispettive patenti di guida.
Nel contesto presentato in premessa, inoltre, è stato predisposto un apposito servizio volto al monitoraggio e alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’area boschiva del “Parco Pineta” di Appiano Gentile (bosco del Rugurè), che ha portato al rinvenimento di oltre 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish a carico di ignoti, nonché smantellato di due accampamenti allestiti in maniera abusiva e improvvisata all’interno della boscaglia. In tali luoghi venivano accolti numerosi clienti tossicodipendenti per la cessione delle dosi del narcotico.
Sempre in relazione alle aree boschive, i militari dell’Arma hanno denunciato, per inosservanza del provvedimento dell’autorità di pubblica sicurezza, C.E., comasca classe 1995, controllata nella zona boschiva di Cadorago (frazione Caslino al Piano) sebbene fosse destinataria di un foglio di via obbligatorio della durata di 3 anni con divieto di rientrare nel comune di Cadorago.
Non solo spaccio nelle zone boschive, ma anche nelle aree urbane. Nel comune di Cantù è stato denunciato in stato di libertà un 31enne di Cantù, trovato in possesso di oltre 130 grammi di hashish e marjuana. Nello stesso contesto sono stati segnalati 7 assuntori perché in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hashish e marjuana per uso personale. Nel Comune di Appiano Gentile, denunciato un 19enne di Brunate trovato in possesso di due piante di canapa indiana dell’altezza di 90 cm e 17 cm, custodite in un sottoscala e rivestite con carta alluminio.
E poi denunce per vari reati predatori commessi: un 29enne di Lurago Marinone per il reato di ricettazione perché trovato in possesso di un velocipede noleggiato e privo del dispositivo di blocco perché tranciato; una 18enne comasca, autrice di un furto di cellulare e di una fotocamera sottratti ad un esercizio commerciale di Fino Mornasco; un 40enne canturino trovato in possesso di un coltello con lama ricurva, responsabile di porto d’armi od oggetti atti ad offendere.
Eseguito, infine, un ordine di carcerazione nei confronti di un 41enne, originario di Reggio Calabria per il reato di maltrattamenti in famiglia (fatti commessi tra il 2011 e il 2012), dovendo espiare la pena di anni 2 e mesi 3 di reclusione.
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Commenti
Sempre detto che per combattere lo spaccio servono le unitá cinofile
e ovviamente le leggi fatte da chi abbiamo votato finora lasciano tutti fuori con pene carcerarie sotto i 3 anni. Per i colletti bianchi invece si punta all’assoluzione per prescrizione