Sessa, mozione in consiglio: “Sindaco faccia chiarezza e denunci le irregolarità”
SARONNO – La vicenda dei compensi della Sessa arriverà in consiglio comunale.
I consiglieri comunali di Pd, Tu@Saronno e Movimento 5 stelle hanno protocollato nella giornata di martedì una mozione per chiedere al consiglio comunale di impegnare il sindaco Alessandro Fagioli “ad intervenire a tutela del rispetto della legge e per riportare trasparenza sulla vicenda” e di “intraprendere tutte le azioni che gli competono di denuncia delle irregolarità riscontrate alle autorità competenti in materia, anche al fine di ottenere la restituzione dei compensi corrisposti alle persone precedentemente incaricate”.
Ma cosa è successo esattamente?
La Sessa e nata alla fine degli anni Quaranta come società incaricata dal Comune di Saronno di gestire parte del suo patrimonio di edilizia popolare e fattura ogni anno circa 140.000 euro buona parte dei quali non sono poi purtroppo incassati per problematiche di morosità di taluni inquilini. i riflettori sono società si sono accessi con un esposto-segnalazione alla procura regionale della Corte dei Conti e alla agenzia regionale anti corruzione presentato dal consigliere comunale di Tu@Saronno Franco Casali per far chiarezza su alcune delibere del Cda della Sessa società partecipata del Comune relative agli incarichi e agli adempimenti in tema di trasparenza e anticorruzione. Al centro della richiesta del consigliere comunale incarichi e adempimenti in materia di anticorruzione della società. Nel luglio 2016 il cda della Sessa assegna il ruolo di responsabile della trasparenza e anticorruzione, per la preparazione e gestione della documentazione necessaria per far fronte a quanto previsto dalla normativa, ad un consigliere e ad una consulente esterna, familiare di un altro membro del Cda. Nella seduta del 13 settembre vengono definiti i compensi: 2 mila euro lordi mensili per ciascun incaricato. Dopo 9 mesi nella primavera scorsa il Cda è stato revocato e gli incarichi dell’anticorruzione non sono più stati rinnovati. Oltre 36 mila euro i compensi ai due incaricati come risulta da cedolini per il consigliere e fatture della consulente. Il tema è arrivato alla ribalta il 5 febbraio ma non sono mai state fornite risposte dall’Amministrazione comunale e dal sindaco Alessandro Fagioli.
Da qui la mobilitazione di Pd, Tu@Saronno e Movimento 5 stelle che con una lunga e dettagliata mozione (qui il testo integrale) ricostruiscono l’accaduto (fornendo anche parti dei verbali del nuovo cda) e chiedono al primo cittadino Alessandro Fagioli di fare chiarezza sull’accaduto e intraprendere tutte le azioni del caso.
30032018
Lascia un commento
Commenti
Roba da procura della Repubblica…
Il fatto che non ci siano commenti su questa faccenda inquietante può voler dire due cose: o sono stati tutti bloccati o non interessa a nessuno.
Triste comunque
Sì, ba ragione, veramente triste….si scandalizzano per il mendicante che vende i carciofi e poi chi (forse) si prende in modo improprio i soldi della collettività non riscuote la stessa indignazione. Povera Itaglia!