Festa del Voto: la storia, la novità, il programma
SARONNO – Oggi la comunità saronnese è chiamata a rinnovare il rituale del dono delle candele, momento clou della Festa del Voto.
Cos’è il Voto?
La centenaria tradizione risale al 1577 quando dopo una lunga carestia scoppiò a Saronno, un borgo già all’epoca molto noto che contava oltre 540 famiglie, la peste. Oltre alle vittime del contagio la città patì anche un brusco rallentamento di tutte le attività che si aggiunsero ai problemi della carestia. Stremati i saronnesi decisero di ricorrere alla Madonna dei Miracoli, alla quale aveva già dedicato il Santuario per chiedere la grazia della cessazione del terribile morbo. Il 23 maggio 1577 i rappresentanti della popolazione si riunirono nella cappella di S. Rocco nella antica chiesa parrocchiale e fecero voto solenne e perpetuo di digiunare la vigilia della Annunciazione e, nel giorno della festa, 25 marzo, di recarsi in processione al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli per offrire le candele e celebrare la messa solenne di riconoscenza. Dal giorno del Voto la pestilenza cessò, non si ebbe più alcun ammalato, contagiato o defunto. Da allora ogni anno i fedeli rinnovano il proprio Voto alla Madonna.
Ma come mai quest’anno la processione e la donazione si fanno ad aprile?
La ricorrenza cadeva durante la Quaresima e così è stata rinviata, come avvenuto in altre occasioni negli ultimi 5 secoli di storia, alla prima domenica dopo Pasqua.
Il programma
Alle 15 partirà la processione da piazza San Francesco a cui parteciperanno i ragazzi degli oratori, i malati dell’Unitalsi, i fedeli e tutte le autorità cittadine. La città rappresenta dal primo cittadino Alessandro Fagioli in fascia tricolore consegnerà le candele durante la messa che inizierà in Santuario alle 15,30.
(foto archivio)
08042018
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Commenti
In effetti servirebbe un altro miracolo per risvegliare il sindaco e i suoi assessori dal letargo in cui sono caduti.
Sarà questo l’evento Istituzionale che ci farà assistere al miracolo di constatare nell’abbigliamento del Sindaco la presenza della fascia tricolore? O come al solito persisterà ancora una volta la presunzione indisponente del fazzolettino verde e l’assenza fisiologica di farsi rappresentare a fronte di impegni inesistenti? I Saronnesi si aspettano dalla Madonna dei Miracoli di vedere debellato ogni bubbone attuale come fu debellata la peste.
Quale sarebbe la novità di questa edizione?