“E questo è il fiore” intervista di Mauro Rotondi alla staffetta partigiana Ivonne Trebbi
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’incontro intervista tra Mauro Rotondi esponente del Pd con la staffetta partigiana Ivonne Trebbi Aloardi.
Alcuni incontri nella vita sono destinati a lasciare un segno. Con Ivonne Trebbi è andata così. Insieme ad Aurelio Legnani, Ivonne Trebbi è l’unica partigiana saronnese vivente. Di lei e delle sue gesta avevo sentito parlare fin da bambino, quando mio papà raccontava a tavola le storie dei partigiani. I nipoti di Ivonne, i fratelli Ivan e Fulvio Aloardi, sono miei amici. Da ragazzi eravamo rivali nei memorabili ed infuocati derby calcistici tra Robur e Prealpi oltreché nei tornei serali estivi, quando le partite riempivano le tribune di gente e animavano discussioni per l’intero anno. Io ero della Robur, Ivan e Fulvio del Prealpi, ma poi si tornava amici spensierati a far festa e scherzare nelle feste e nei locali.
Ho sempre guardato Ivonne e i partigiani come dei miti distanti dal mio tempo fin quando, durante la recente campagna elettorale per le regionali, Ivonne ha voluto conoscermi di persona e mi ha dato il suo sostegno nonché preziosi consigli per la campagna elettorale; è nata così una simpatia reciproca e un’amicizia continuata anche dopo le elezioni. Ci eravamo promessi di sentirci per un incontro/intervista sul 25 Aprile. Ivonne in questo periodo è invitata dappertutto nelle scuole e nelle serate di commemorazione, non ha un momento libero e porta a spasso alla grande i suoi 90 anni con la fierezza e la forza di una vera partigiana. Poche sere fa ricevo la sua chiamata, a ricordarmi il nostro appuntamento. Così la raggiungo dopocena a casa sua armato di matita e moleskine. Mi riceve facendomi subito i complimenti per il bel risultato delle regionali e per l’unità del nostro gruppo dimostrata nella tornata elettorale, di buon auspico per il futuro. Ivonne ha fatto e scritto la storia del nostro paese e ricorda perfettamente quel terribile periodo. Mi fa accomodare in soggiorno e subito svuota una busta sul tavolo da cui escono tesserini, attestati, benemerenze, documenti e articoli di giornale di 70 anni fa: vere e proprie testimonianze della lotta partigiana e del periodo di guerra. il suo contributo alla commemorazione del 25 Aprile non poteva mancare.
Come desidera presentarsi?
Sono Ivonne Trebbi Aloardi, nome di battaglia “Bruna”, staffetta partigiana della Brigata Venturoli, sono emiliana, nata a Castel Maggiore in provincia di Bologna, riconosciuta con Croce al Merito di Guerra per il Servizio Partigiano. Sono stata Consigliere Comunale a Bologna ed eletta in Parlamento nell’8 e 9 legislatura nelle file del Pci. Ero operaia, facevo la sarta, sono stata sindacalista della Cgil tessile, ho sempre difeso i lavoratori e organizzato gli scioperi contro i licenziamenti.
A distanza di tempo cosa prova ogni anno nella giornata del 25 aprile?
Provo una grande emozione per aver contribuito a liberare l’Italia dall’occupazione nazista di Hitler e dalla dittatura fascista di Mussolini responsabili di aver scatenato la 2a guerra mondiale che ha fatto milioni di morti e costretto le popolazioni civili a soffrire la fame e i bombardamenti.
Cosa ricorda in particolare di quegli anni?
Ricordo soprattutto famiglie che speravano nel ritorno dei figli e dei mariti, purtroppo molti di loro erano già morti in guerra. Quando ho cominciato la lotta partigiana avevo 16 anni, ho sempre avuto un sogno e una speranza ancora viva oggi a 90 anni. In quegli anni, le donne hanno dato un contribuito prezioso alle conquiste politiche e sociali ottenendo il diritto di voto. Il Fascismo non riconosceva alcun diritto alle donne ed è stato responsabile di 4 guerre: Grecia, Albania. Abissinia e Spagna con la collaborazione data al generale Franco. Gli uomini in quel tempo erano sempre militari. Ogni tanto passavano emissari ad annunciare a casa la notizia della morte di un familiare: ci dicevano che era morto da eroe al fronte e nelle case scoppiavano urla di pianto e disperazione udibili a distanza.
Cosa faceva durante la guerra?
Sabotavo l’esercito fascista, e nazista. Trasportavo le armi, trasmettevo ordini e messaggi da un gruppo a un altro di partigiani nascosti, sviavo la segnaletica per confondere i tedeschi, seminavo chiodi a tre punte sulle strade per i loro camion. Era molto pericoloso essere staffetta partigiana perché rischiavi la fucilazione. La bicicletta era il nostro strumento, nascondevamo i biglietti nella canna. Sono stata in carcere dal 5 aprile 1945 al 21 aprile 1945, ho preso botte tremende e sono stata torturata per dire i nomi dei partigiani nascosti ma ho sempre negato e resistito. Hanno arrestato anche mia madre che non sapeva dove fossi e faceva chilometri a piedi per cercarmi.
Cosa la preoccupa oggi?
Sono preoccupata per la presenza in Europa di tanti gruppi con richiami al fascismo. Ecco perché oggi è necessario portare avanti la testimonianza dell’antifascismo e alla memoria storica. Il fascismo è odio, violenza, discriminazione verso i diversi. Un tempo il nemico erano gli ebrei, oggi sono immigrati. Purtroppo ci sono alcuni giovani, non tutti per fortuna, vittime della propaganda dei gruppi estremisti.
Come vede il futuro ?
Io sogno la pace e sono favorevole a lottare per l’ Europa unita. L’Europa, nonostante i suoi difetti, ci ha regalato 70 anni di pace. La pace, la libertà, la democrazia e la giustizia sociale, parti integranti della nostra Costituzione, devono diventare realtà non solo per l’Italia e L’Europa ma per i popoli di tutto il mondo.
La nostra chiacchierata continua fino oltre mezzanotte. Ivonne pronuncia ogni parola con passione ed energia, passa le giornate leggendo in continuazione libri e quotidiani, conosce in maniera approfondita la situazione dell’Italia e del mondo. Così parliamo della Siria, della Cina, della globalizzazione, di Israele, del mondo del lavoro, degli anni vissuti in Russia dopo la guerra, della situazione preoccupante dei paesi dell’Est Europa. Ha conosciuto tutte le grandi personalità della politica nazionale e internazionale. Ivonne fa parte di quella ristretta cerchia di persone dalla schiena dritta ormai quasi fuori dal tempo: non ha bisogno di barriere per rapportarsi né di nascondersi dietro artifizi e raggiri, non ha paura di nessuno, affronta ogni situazione a testa alta con coraggio e passione ma sempre con umanità. In ogni discorso, esprime esattamente ciò che pensa con fermezza e senza mai scomporsi. La ammiro davvero. Prima di salutarci Ivonne mi conduce davanti alla foto di Giancarlo, il marito venuto a mancare da circa 1 anno. Giancarlo Aloardi era un saronnese doc, in passato modellista dell’Isotta Fraschini di Saronno e attivista politico. Ivonne, bolognese di nascita, è diventata saronnese per amore. Giancarlo è stato un sogno diventato realtà, l’anima gemella in cui una persona trova tutto: l’amore, il compagno con cui condividere valori e ideali, il marito sempre accanto nella buona e nella cattiva sorte, la serenità, l’allegria, il sostegno nei momenti difficili; mai un litigio e una sintonia praticamente totale. Mentre parla di Giancarlo, Ivonne si commuove, gli occhi brillano e scendono delle lacrime. Poi, al momento di salutarmi riprende di colpo la consueta fierezza e stringendomi il braccio mi raccomanda alcune cose: continua ad impegnarti, metti passione in ciò che fai, trasmettila agli altri. In cuor mio sono contento e penso a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscere Ivonne. E questo è il fiore.
Grazie e Buon 25 Aprile Ivonne
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Commenti
L’Europa ci ha regalato 70 anni di pace perchè i cancellieri Tedeschi: Adenauer, Schmidt e Kohl erano per la integrazione europea e l’aiuto reciproco con accordi commerciali che aiutavano le economie deboli. La Germania Ovest aveva una economia inferiore a quella Italiana e Francese. Poi con l’unione Tedesca, la Merkel arrivata dalla Germania Est, la cancellazione del debito della Germania, l’Euro ed i vincoli imposti da economie floride a quelle deboli ci sono molte più tensioni e la pace è sempre più in pericolo.
veramente la Germania è attualmente uno dei paesi più pacifici e civili del mondo, l’Europa è l’unico posto al mondo dove davvero esistano diritti e civiltà, quando alla Germania non fu cancellato il debito di guerra (fine I^ guerra mondiale) si posero le radici profonde del nazismo, le economie floride pongono vincoli alle deboli perché queste (Grecia, Italia) ne hanno fatto di cotte e di crude; se la si finisse di parlare a vanvera faremmo qualche passo avanti
Brava un ringraziamento da un cittadino libero per cui che ha fatto
Abbiamo avuto donne e uomini così, ma non è incredibile se ci guardiamo attorno?
“Io sogno la pace e sono favorevole a lottare per l’ Europa unita. L’Europa, nonostante i suoi difetti, ci ha regalato 70 anni di pace.”
Grazie Ivonne, per ricordarci dall’alto della tua storia dove sta il nostro futuro.
Questo Rotondi ultimamente sempre sui giornali sarà il prossimo candidato sindaco per il PD? Allora la famiglia Fagioli ha già rivinto…
è tutto quello che sai dire? leggi questo testo (io non manco chi sia Rotondi!) e poi ti metti al pc per scrivere quello che hai scritto? ma quando persone come te capiranno che non si può sempre buttare tutto in caciara? quando capirete che così non ne usciremo più?
ho molti dubbi, probabilmente Fagioli non rivincerebbe neppure se corresse da solo…il fatto che la stessa Lega non l’abbia candidato alle nazionali la dice lunga sul suo gradimento all’interno del suo stesso partito