Il parco Lura sbarca a Lugano
SARONNO – Venerdì 18 maggio il Parco Lura sbarca a Lugano per la giornata conclusiva del “Concorso – Acqua risorsa che unisce” organizzata dalla Comunità di lavoro Regio Insubrica, dove ci sarà l’inaugurazione della mostra dedicata al Parco, alla sua biodiversità e alle aree di laminazione.
Centocinquanta studenti appartenenti alle classi delle scuole selezionate tra le province di Como, Lecco, Novara, Varese, del Verbano Cusio Ossola e del Cantone Ticino verranno premiati per il loro lavori e saranno coinvolti in una serie di laboratori dedicati all’educazione ambientale.
Il Parco Lura, grazie al Centro Biodiversità di Lomazzo (Como) gestito da Koinè cooperativa sociale, sarà presente a Lugano con un gioco a tappe sul tema dell’acqua a cui parteciperanno gli studenti. La mostra dedicata al parco, presentata qui per la prima volta, presenta le ricchezze naturali del territorio e propone un racconto i cui protagonisti sono gli animali del Parco.
La mostra, che girerà tra giugno e luglio nei Comuni del parco, fa parte della campagna di sensibilizzazione “#Aluraparcolura” , realizzata per promuovere l’educazione ambientale, in particolare sui temi della biodiversità, con una serie di azioni cross-mediali (campagna stampa, video, mostra) . Protagonisti sono animali e piante che con ironia invitano a fare un salto al Parco Lura: Cerchi erbetta da paura? Il caldo in città ti tortura? Vuoi una boccata d’aria pura? Facciamo una corsetta nella natura? Famiglia in cerca di avventura? La risposta è sempre #Aluraparcolura
Il Centro Biodiversità è recentemente sbarcato su Facebook e grazie a #aluraparcolura è ora un dispenser quotidiano di pillole di natura, in cui informazione e intrattenimento ci aiuteranno a conoscere un po’ di più il territorio ed imparare a tutelarlo. L’invito è di fare un tuffo nella natura, mettere mi piace alla pagina FB del Centro Biodiversità e contribuire al progetto condividendo la pagina sul proprio profilo e partecipando alle tante iniziative in programma.
L’evento si svolgerà a Lugano venerdì 18 dalle 9.30 alle 15.30. Il Centro Biodiversità del parco Lura gestirà due laboratori alla Darsena dal titolo ‘Acqua come risorsa’ mentre la mostra sarà allestita all’ex asilo Ciani di viale Cattaneo.
15052018
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Commenti
come si buttano i soldi (x la mostra a Lugano e per le vasche di laminazione)
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Mi chiedevo quando sarebbero arrivati gli hater delle vasche di laminazione.
Soldi buttati? Non lo so, di certo ora il Lura non dovrebbe più rappresentare un problema per eventuali esondazioni.
Inoltre ci ha guadagnato una bella area umida, cosa che favorisce di molto la biodiversità e potrà essere usata anche a scopo didattico.-
io invece mi chiedevo quando sarebbero arrivati gli scherani delle vasche di laminazione, che hanno distrutto una bella fetta di campagna a nord di Saronno dove si praticava produzione agricola.
Quando mai il Lura è stato un problema x Saronno??? l’area di biodiversità: perché prima cosa era? adesso avete creato una Disneyland dove potete fare le vostre inutili biciclettate… non vi basta la figuraccia con Pedemontana accusata di avere drenato l’acqua del Lura??. Chissà se il cittadino ha l’idea di quanti dei suoi soldi sono stati usati, proprio una priorità…ilk fatto che siano state previste delle pompe per tenerle piene non vi dice nulla??-
Primo: io con le vasche non c’entro. Quindi non dica “avete” :))
Secondo: Pedemontana e vasche sono due cose diverse. Su Pedemontana sono sempre e sarò sempre critico. Tutte le criticità si sono verificate.
Terzo: il Lura non esondava a Saronno, esondava DOPO Saronno ed esondava. A Saronno ci si è andati vicini ma per fortuna non è successo. Considerando che i fenomeni atmosferici sono forse più estremi la scelta di creare vasche di laminazione non è così campata in aria come crede.
Quarto: l’area umida che si è creata adesso è molto più interessante, in quanto è una sorta di stagno che consente lo sviluppo di piante acquatiche e di una fauna non presente nell’alveo del torrente, in quanto rappresenta un ambiente completamente diverso. In quanto tale, attira molti uccelli acquatici, nonché rappresenta un punto importante per la riproduzione degli anfibi (presenti grazie soprattutto ai progetti ambientali fatti nell’area del centro di biodiversità, le pozze create in quel punto hanno permesso agli anfibi di trovare un punto di riproduzione). Le ricordo che un alveo di un fiume non consente a tutte queste specie di riprodursi, necessitano infatti di acque ferme e generalmente con temperature superiori (ci sono più di 7-8 specie di anfibi diverse censite al centro per la biodiversità).
Quarto: per le biciclettate basta e avanza il percorso lungo il parco che mi sembra sia apprezzato da migliaia di cittadini.
Quinto: la produzione agricola che tanto vanta era limitata a mais e frumento. Monocoltura intensiva con elevato utilizzo di prodotti chimici, quindi non stiamo parlando di chissà quali colture. Dal punto di vista ambientale l’area ci ha guadagnato e molto.
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