Festa Regina Pacis: tante emozioni e tanti grazie
SARONNO – Domenica 27 maggio, all’oratorio Regina Pacis si è festeggiata la patrona, Maria, Regina della Pace. Una giornata per pregare e stare insieme. È un’occasione bella di condivisione e compagnia a conclusione del mese di maggio dedicato alla Madonna che ha visto la recita dei rosari in diversi luoghi della comunità. “E’ stata una giornata – spiegano gli organizzatori – in cui la bellezza del Cristianesimo si è mescolata tra i momenti della Messa e della Processione serale, il pranzo e i giochi insieme durante il pomeriggio”. Tante le famiglie e i bambini che hanno partecipato e tante le occasioni per mettersi all’opera, come invita il tema dell’oratorio estivo che inizierà tra poche settimane.
Un’educatrice, dopo 11 ore trascorse in oratorio, stanca ma felice, commenta così: “Tanti i momenti trascorsi insieme in compagnia, con i più piccini e gli adulti della comunità. Anche quest’anno ognuno ha saputo dare il suo contributo, grazie alle sue capacità e possibilità. Molti sarebbero i grazie doverosi non solo per quanto riguarda la giornata di domenica o la serata di sabato che ha visto grande partecipazione, ma anche per tutta la preparazione delle scorse settimane nell’impegno di molti. Un grazie a don Davide che ha condiviso i suoi 50 anni di sacerdozio, a don Pasquale con i suoi 60 anni e a don Fabio Verga con alle spalle 20 anni di sacerdozio che stasera celebrerà la messa in ricordo dei defunti. Grazie ai 6 chierichetti che domenica hanno fatto la vestizione e a tutti coloro che si occupano della liturgia, e di sistemare Chiesa e oratorio. Grazie a chi ha cucinato, servito e si è occupato del pranzo e della cena. Grazie ai papà che si sono occupati della preparazione dei giochi per i bambini e ragazzi, alle mamme che hanno seguito i più piccini con la favola animata, a chi è stato al bar, alla pesca, e a tutti coloro che hanno dato una mano in qualche modo, anche stando dietro alle quinte. Grazie a chi è passato anche solo per un saluto, a chi si è fermato a giocare o a stare insieme. A don Fabio e a don Federico sempre presenti.
Perché tutti questi grazie invece di raccontare i momenti salienti di questa festa? Perché quando si vive qualcosa bisogna andare oltre e scoprirne il senso, il significato, quanto è importante per noi, perché vale la pena dedicarsi a tutto questo. Ecco che allora mi viene in mente una frase di Don Giussani che può essere la sintesi di questi giorni di festa e comunione: “Una tra le prime cose che mi hanno persuaso del Cristianesimo è stata la considerazione in cui era tenuta la felicità””.
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01062018