Processo Cazzaniga, a che punto siamo: parla l’infermiera che denunciò
BUSTO ARSIZIO – Al tribunale di Busto Arsizio si sta tenendo il processo a Leonardo Cazzaniga, medico “veterano” del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, accusato di una serie di “morti in corsia”. E ieri c’è stata la deposizione-fiume di Clelia Leto, l’infermiera che con la sua segnalazione (era l’agosto del 2014) aveva innescato le indagini dei carabinieri della Compagnia di Saronno allora guidata dal capitano, oggi maggiore Giuseppe Regina, e dal comandante del Nucleo operativo, maresciallo Salvatore Carrà; e poi l’operazione “Angeli e demoni” che aveva portato al fermo di Cazzaniga. L’infermiera, davanti ai giudici, ha parlato per cinque ore, riepilogando i motivi del contrasto con il medico ed i dubbi sollevati anche in ambito ospedaliero sul suo operato.
Cazzaniga deve rispondere di quattordici omicidi, undici a suoi pazienti in pronto soccorso, anziani ai quali sarebbe stato somministrato un letale cocktail di farmaci (seguendo il così detto “protocollo Cazzaniga”), ed altri decessi avvenuti in ambito “famigliare”, quello dell’amante Laura Taroni. Quest’ultima aveva seguito un altro percorso giudiziario, scegliendo il rito abbreviato: il processo si è già tenuto ed è terminato con una condanna a trent’anni di reclusione per la morte di mamma e marito.
16062018
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Commenti
a che punto siamo? lasciarli in galera e buttare la chiave
Mi sembra che siamo al punto che in galera ci sono la Taroni che ha già subito il processo e il Cazzaniga per il quale il processo è in corso… I professionisti informati che non hanno mosso un dito, sono, se non al loro posto in altri posti di eguale importanza (e magari stipendio…)
Spesso e volentieri gli infermieri sono sottovalutati… Si crede solo al Dio medico. Serva da lezione.
Grazie alla Sig.a Leto per il suo determinato coraggio! Mi auguro che proseguano le indagini relative alle persone che non hanno creduto o meglio hanno preferito non tenere in considerazione il racconto dell’infermiera.
e quelli che non hanno creduto al racconto dell’infermiera che fine hanno fatto?