Equitalia, Comi: “Anche lo Stato paghi more e interessi”
SARONNO – “Quando un cittadino cade preda di una cartella esattoriale di Equitalia, magari per un piccolo debito, magari perché non ha incassato quanto previsto a causa della crisi, magari perché cerca non licenziare un operaio della sua impresa, scatta un calcolo infernale di interessi e more che arrivano in pochi mesi a triplicare la somma dovuta. Ma quando è lo Stato a dover pagare, il calcolo di more e interessi sparisce, e dopo anni il cittadino creditore riceve, se va bene, la somma senza interessi, cioè di fatto decurtata”.
Questa la presa di posizione di Lara Comi, europarlamentare saronnese di Forza Italia.
Uno Stato di diritto rispetta le norme che lui stesso emana. Questo Stato fa diversamente: di fatto, ruba. Questa piccola grande angheria non è che la punta dell’iceberg di un atteggiamento rapace e vessatorio che il Fisco italiano e il suo braccio operativo Equitalia mette sistematicamente in atto nei confronti di chi lavora e produce. Malgrado gli annunci, Equitalia non ha cambiato di una virgola il proprio atteggiamento, radicato nella cultura antimpresa dei suoi apparati. Oggi da Varese, insieme all’associazione La speranza-Basta suicidi, sono quasi 200 gli imprenditori che si tolgono la vita per i debiti ogni anno: quasi uno al giorno: una strage che è la vergogna del nostro Paese, rilancio la mia sfida ad Equitalia e al Governo: pagate i vostri debiti con la stessa fretta che esigete agli italiani che tartassate, e pagateli con gli stessi interessi usurai che riversate nelle cartelle che inviate agli italiani.
30092014
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Commenti
Non c’è niente da distinguere, così come non ho bisogno alcuno di documentarmi:
io aspetto da 15 anni e non avrò diritto alle more, mi saranno (quando?) riconosciuti interessi ridicoli. Al contrario, stato/equitalia pretende subito e applica condizioni da strozzino.
Ineccepibile quindi Lara Comi: “ad Equitalia e al Governo: pagate i vostri debiti con la stessa fretta che esigete agli italiani che tartassate, e pagateli con gli stessi interessi usurai che riversate nelle cartelle che inviate agli italiani”.
brava Comi
Anonimo, fai il maestrino ma non ne sai meno di niente.
Ho un credito dallo stato da oltre 15 anni, mi hanno detto “di non preoccuparmi che tanto è ereditabile”.
Visto che tu sei cotanto “documentato”, prova ad illuminarmi:
quanto mi daranno di interessi su 20.000 euro, dopo 15 anni?
Lasciaci il tuo recapito, che ti sbugiardo quando e come vuoi!
Così la finisci di fare il professorino col ditino alzato che da’ agli altri degli ignoranti.
Carta canta.
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Romar er doctor : sarà facile per te distinguere anche nell’articolo una richiesta da una normativa in atto o no? Er doctor Romar
Basta Comi. Facile parlare da lontano. Vieni a Saronno ad imbiancare con la banda Silighini se vuoi fare qualcosa di molto visibile sul Santuario.
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Interessante osservazione di Anonimo : sà che fa Comi, dov’è Comi … insomma le costruisce, con la sua fantasia, una vita parallela … ah beh però
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Assolutamente non voglio costruire vite parallele. Dal tuo post invece si evince che tu vivi in un altro modo (nemmeno tanto parallelo a quello reale)…
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Anonimo chi parla da lontano perchè sei lontano anche da te stesso sei proprio tu : questo è un fatto .
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Non si capisce, e’ scritto in modo non comprensibile. Riprova a formulare il tuo pensiero!
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Non ti capisco, impara a scrivere in modo comprensibile.
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Bisogna documentarsi prima di esprimere certezze o presunte certezze! Quasi sempre le somme che gli enti richiedono con le cartelle di Equitalia si riferiscono ad anni pregressi entro i quali andavano versate le somme come da legge! E la legge è uguale per tutti? Quindi coloro che pagano nei termini cosa sono fessi rispetto a coloro che pagano in ritardo? Meditate gente ….e documentatevi.
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Il quasi sempre la dice lunga caro anonimo anche sulla tua competenza !!!
Troppa ignoranza sulla materia. Occorre documentarsi sull’origine delle somme richieste dagli enti con le cartelle di Equitalia. Le somme richieste sono sempre riferite ad anni pregressi pagate quindi in ritardo. E quindi chi le paga nei termini dovremmo considerarlo un fesso?? Meditate gente…e documentatevi!
completamente d’accordo
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Sono del parere dell’on Comi Il fisco oggi è diventato “uno strumento vessatorio impossibile da gestire così si aprono tre strade: fallire, delocalizzarsi andando all’estero, per chi può permetterselo, suicidarsi. T
utto ciò va contrastato. Il governo non è più in grado di capire l’urgenza e ancora perde tempo sulla legge elettorale. Il cambiamento deve venire dal basso. Attraverso una mobilitazione politica, ma popolare. Solo negli ultimi 18 mesi 162 imprenditori si sono suicidati perchè finiti nella morsa di questa società. Dal 2009 al 2013 sono state 48.939 le imprese costrette a dichiarare fallimento. Negli ultimi 5 anni, circa 100mila case sono tate messe all’asta per pignoramenti spesso legati a pretese fiscali ingiuste”. -
Bravissiam Comi : anche lo stato dia il buon esempIo .Se ritarda nei pagamenti paghi interessi equi … esatto .