Occupazioni: Gilli assolve Porro e bacchetta la Comi
SARONNO – “Senza volermi improvvisare a difensore d’ufficio dell’attuale Sindaco, osservo che non basta rilasciare tonitruanti dichiarazioni alla stampa per risolvere il problema; per esperienza personale, so benissimo che il primo cittadino, con i mezzi che ha, non può da solo procedere agli sgomberi, ma deve comunque coordinarsi con le autorità preposte all’ordine pubblico, Prefetto e Questore anzitutto, i quali possono mettere a disposizione le forze occorrenti”. Così l’ex sindaco Pierluigi Gilli, ora capogruppo di Unione italiana, stigmatizza la scelta dell’europarlamentare saronnese Lara Comi di alzare i toni sulla vicenda dell’occupazioni abusive realizzate dai ragazzi del Comitato auto-organizzato saronnesi senza casa. Pur condannando il comportamento dei giovani “prepotenti che non vanno assecondati” Gilli apprezza il basso profilo tenuto dal primo cittadino “sono operazioni che chiedono il massimo riserbo”.
Ecco la versione integrale della nota del capogruppo di Unione italiana, Pierluigi Gilli.
La vicenda delle occupazioni di stabili da parte di un “collettivo sociale” si è incancrenita ormai da anni, poiché l’attivismo di costoro non ha mai pace, muovendosi – tra l’altro – sulle scie degli atti di forza, incompatibili con l’ordinata convivenza. Segno di una mentalità autoreferenziale e superba, di chi ritiene di poter fare impunemente quello che vuole, alla faccia di ogni regola. Su ciò ritengo che chiunque abbia un minimo senso della legalità non possa non essere d’accordo: i prepotenti – perché tali sono – non vanno assecondati.
Tuttavia, senza volermi improvvisare a difensore d’ufficio dell’attuale Sindaco, osservo che non basta rilasciare tonitruanti dichiarazioni alla stampa per risolvere il problema; per esperienza personale, so benissimo che il Sindaco, con i mezzi che ha, non può da solo procedere agli sgomberi, ma deve comunque coordinarsi con le Autorità preposte all’ordine pubblico, Prefetto e Questore anzitutto, i quali possono mettere a disposizione le forze occorrenti.
Si tratta di organizzare operazioni di polizia complesse, che richiedono ovviamente assoluto riserbo: sarebbe ridicolo sbandierare ai quattro venti che il giorno tale all’ora tale si interverrà manu militari.
In ciò il Sindaco, che peraltro può predisporre anche provvedimenti amministrativi ad hoc, ha ragione: non perché non si deve disturbare il manovratore, ma per intuibili, ovvi motivi di sicurezza.
Probabilmente a livelli europei, eccelsi rispetto all’ordinarietà della vita amministrativa di una città di 39.000 abitanti, si pensa che i Sindaci siano dotati di bacchetta magica e, quindi, li si “bacchetta” per il loro apparente silenzio; forse, chi si occupa di politica così alta e spesso astratta strillerebbe di meno e darebbe una tacita mano nella discrezione se si fosse prima confrontato sul campo con l’esperienza delle esigenze quotidiane di un’amministrazione comunale.