Cinquanta candele e ciclisti saronnesi per dire #bastamortinstrada
Anche Saronno si è fermata per dire “#Bastamortinstrada”: domenica pomeriggio ciclisti, cittadini e scout hanno organizzato un’iniziativa per le vie del centro per accendere i riflettori, simboleggiati metaforicamente dalle candele, sul problema nell’incremento della mortalità di chi si sposta in bicicletta. Ecco una breve nota sull’evento organizzato in città da Fiab Ciclocittà Saronno.
Con la giovane scout lodigiana sono saliti a 217 i ciclisti e a 619 i pedoni uccisi in Italia dall’inizio dell’anno. Le statistiche dicono che fortunatamente la mortalità tra automobilisti e pedoni è in diminuzione, ma quella tra i ciclisti è drammaticamente in aumento (+7,2 % rispetto al 2010).
Domenica 18 novembre alle 18, si è tenuta la manifestazione organizzata da Fiab Ciclocittà Saronno in concomitanza con l’iniziativa #Bstamortinstrada lanciata da #Salvaiciclisti. E’ una doverosa reazione alle sempre più frequenti morti di ciclisti sulle strade italiane, tra cui l’ultima, drammatica, della scout diciassettenne Altea Trini, la scorsa settimana. Una cinquantina le persone presenti, compresa una rappresentanza del gruppo Agesci di Saronno, che hanno sfilato silenziosamente per le strade del centro, bicicletta alla mano, portando una candela e distribuendo volantini alle persone che, incuriosite, si chiedevano cosa stesse accadendo.
“La sicurezza stradale è un valore che riguarda tutti – spiegano i portavoce di Fiab Ciclocittà Saronno – ma purtroppo viene spesso vista in maniera conflittuale: pedoni contro ciclisti e ciclisti contro automobilisti. Spesso ci dimentichiamo che tutti siamo di volta in volta automobilisti, ciclisti e pedoni, e che una migliore coesistenza tra le varie forme di mobilità è qualcosa da cui tutti possiamo trarre vantaggio. Quello che Fiab chiede, con iniziative come questa e quelle analoghe svolte in questi giorni in tante città italiane, è che chi progetta la città debba mettere la sicurezza degli abitanti negli spostamenti come valore non negoziabile, da tenere sempre presente. Serve anche che i vigili controllino e reprimano eccessi di velocità e guida pericolosa, anziché limitarsi a Saronno, come in tante città italiane, a multare divieti di sosta o soste scadute. Le situazioni e la sensazione di pericolo rendono molti cittadini timorosi di girare in bici o a piedi. Si dovrebbe cominciare facendo rispettare i limiti di velocità, perché basta una distrazione perché l’auto diventi un’arma mortale. Ma il cambiamento nella cultura della mobilità è soprattutto qualcosa che parte da noi, dalle persone che si spostano ogni giorno e che devono imparare a rispettare “l’altro”. È su questo che Fiab spende le proprie iniziative; vi invitiamo a seguirle sulla nostra pagina Facebook Fiab Ciclocittà Saronno.”
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