La Questura denuncia, il sindaco Porro “condanna”: il day after del corteo
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SARONNO – Giornata da day after in città che dopo il calvario di mercoledì, quando 500 studenti, hanno paralizzato il traffico e anche lo scalo ferroviario con un’ora di stop alla circolazione dei treni, si gode un ritorno alla normalità.
L’episodio però è al centro di un acceso dibattito non solo tra i ragazzi, visto che alcuni componenti studentesche come i rappresentanti del Gb Grassi, hanno preso le distanze ma anche a livello politico.
Ecco il commento di Luciano Porro, sindaco di Saronno
“Che studenti, lavoratori, cittadini, uomini o donne, giovani o adulti, sfilino per le vie di una città per manifestare il proprio dissenso nei confronti della politica, del Governo, sui problemi della scuola, del lavoro, della sanità o altro, è comprensibile e anche giustificabile. Purché tutto avvenga nei limiti della legalità e nel rispetto delle regole.
Così non è avvenuto nella giornata di mercoledì 5 dicembre, quando alcune frange di manifestanti hanno occupato i binari della ferrovia causando disagi notevoli ad altre persone, pendolari, giovani studenti come loro che si stavano recando a scuola, lavoratori che si stavano recando al lavoro. Questo è inaccettabile. Così come inaccettabile è che siano stati ritrovati bastoni e biglie. Chi vuole manifestare democraticamente e pacificamente non ha bisogno di simili arnesi. Gli basta la parola, la propria voce, il proprio corpo, il proprio cuore e la propria mente. Così come è inaccettabile che nel corso di simili manifestazioni, come avvenuto in passato, si causino danni a vetrine o auto o ad altri beni della comunità. Dunque sì a manifestazioni non violente per esprimere la propria voce, anche il proprio dissenso, ma mai, mai la violenza e i vandalismi e disagi recati ad altre persone.
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06/12/12
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Commenti
fate ridere, gli studenti erano in massimo duecento sparando una cifra esagerata, e a bloccare la stazione erano massimo in cinquanta!
firmato uno spettatore