Appalti: la verità della procura di Milano
24 Gennaio 2013

SARONNO – La Cdo nega con forza ogni coinvolgimento con quanto affermato dalla procura di Milano nell’ambito delle indagini sugli appalti truccati.
Al riguardo, subito dopo gli arresti, si erano espressi il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati:”In questa indagine – le sue parole in conferenza stampa – abbiamo funzionari privati, di partecipate di enti pubblici, ed esponenti riconducibili al mondo della Cdo”.
Per il colonnello dei carabinieri, comandante provinciale, Salvatore Luongo “nell’indagine è emerso chiaramente che esisteva una consolidata modalità per fare in modo che pubblici amministratori, o meglio funzionari delegati a questo tipo attività, avessero in pratica un’unica strada da seguire e cioè la svelta di società di autonoleggio indicate da Kaleidos”.
Alfredo Robledo, procuratore aggiunto di Milano, ha riferito che “Kaleidos ha potuto valorizzare un dato relazionale nell’ambito della Compagnia delle Opere. L’inserimento della società in questo circuito è radicale. In questo contesto il pubblico funzionario anzichè rispondere ad esigenze di imparzialità, rispondeva alle esigenze dei compagni di cordata. Sono comportamenti che il giudice ha ritenuto molto più pericolosi, perchè basati su un sentire comune non vincolato al pagamento di denaro”.
24/01/13