Industriale chimica, i Cobas chiedono chiarezza
SARONNO – Una ventina di lavoratori della Industriale chimica hanno partecipato giovedì sera all’assemblea pubblica, proseguita poi nella notte, che si è svolta all’ex macello di via Don Luigi Monza, indetta dello Slai Cobas per fare il punto sulla situazione aziendale.
In vista dell’odierna assemblea nello stabilimento di via Grieg, da parte dei sindacalisti è stata chiarita la futura tempistica: entro fine mese il dibattuto caso della produzione di un principio attivo per la pillola anticoncezionale, produzione recentemente inibita da parte del tribunale di Torino su istanza della Bayer – che ritiene di detenerne i “diritti d’autore” – verrà di nuovo posto all’attenzione dei giudici, che dovrebbero esprimersi entro metà marzo. Se le decisioni saranno di nuovo contrarie alla Industriale chimica, l’azienda dovrebbe tradurre in realtà l’intenzione di ricorrere alla procedura di mobilità per 50 addetti, e non rinnovare 13 contratti a termine in scadenza; scelta fortemente contestata da parte dei Cobas.
Dalla riunione all’ex macello, la richiesta è stata quella di una maggiore trasparenza su tutta la vicenda e l’input lanciato agli altri sindacati è stato quello di promuovere azioni maggiormente “ficcanti” per sensibilizzare l’opinione pubblica, a molti non è piaciuta quella che è stata definita come la “manifestazione fantasma” dei giorni scorsi, con un corteo passato quasi inosservato, avendo riguardato strade del tutto periferiche.
Prossimo appuntamento sabato per il presidio in piazza San Francesco.
08/02/13