Parolacce e graffiti sul monumento ai caduti
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SARONNO – E’ bastato un pennarello nero ed uno grigio per “sfregiare” il monumento ai caduti della Grande Guerra di piazza Vittorio Veneto.
La statua di Libero Andreotti si trova al centro di un’area sterrata con panchine dove si ritrovano bambini e giovani. Probabilmente è stato proprio qualcuno di loro armato di pennarello nero e grigio a danneggiare la lastra di marmo in cui sono riportati i nomi dei dispersi. E’ stato cancellato il nome del soldato Gerolamo scrivendo la suo posto Silvio accanto al cognome Berlusconi. Sono scritti un elenco di cognomi e nomi, alcuni stranieri, poi cancellati, alcune parolacce e persino “squola” con il più classico degli errori grammaticali. Insomma scarabocchi di vario genere già deprecabili su qualsiasi muro cittadino ma resi ancora più odiosi dalla scelta di realizzarli sul monumento che commemora i caduti. Scritte poi cancellate realizzate con il pennarello grigio sono anche visibili su una seconda lastra dedicata ai caduti.
Realizzato nel 1922 dopo un concorso tra artisti il monumento ha avuto una storia travagliata dal suo trasferimento da piazza Cadorna fino a piazza Vittorio Veneto in una posizione un po’ defilata, circondata da platani, dove tutto l’anno assiste al passaggio degli studenti diretti nelle scuole superiori, ai giochi dei bimbi della scuola elementare, al bivacco di stranieri senza fissa dimora ed anche a spaccio di droga. Solo una volta all’anno si accendono i riflettori della cronaca perché è proprio sotto il monumento che si tengono tradizionalmente le celebrazioni per 4 novembre. (Qui la storia completa del monumento così come riportata sul sito comunale).
A deprecare il vandalismo e la scarsa cura per il monumento è il consigliere comunale leghista Raffaele Fagioli:”Poco più di un mese fa mi permisi di commentare il degrado della città, l’incuria e la sporcizia, oltre all’insufficiente livello di rispetto per i simboli, quali possono essere i monumenti cittadini. E l’ho fatto anche alla luce di quanto vedo in città. Proprio in piazza Vittorio Veneto, ad esempio, ho spiegato personalmente a diversi bambini l’importanza del Monumento ai Caduti che stavano utilizzando come area giochi. Oltre a non essere stato insultato (cosa assai probabile di questi tempi), devo dire che i bambini hanno ammesso di non essere a conoscenza della storia e del significato dell’opera e si sono prontamente allontanati. Vuol dire che né la scuola, né i genitori si sono mai preoccupati di trasmettere ai piccoli questi valori che definirei fondamentali. Il 4 novembre di ogni anno il medesimo Monumento è omaggiato da Sindaco, Assessori, associazioni militari e civili, forze militari per essere poi dimenticato per il resto dell’anno. Questo atto vandalico sciocco e privo di spessore testimonia ancora di più il degrado morale della nostra società. La generazione del futuro appare purtroppo già condannata ad essere peggiore dell’attuale, anche se spero di essere smentito dai fatti! I partigiani ed i rappresentanti della sinistra che si stracciano le vesti ogni 25 aprile nulla hanno da eccepire sul trattamento riservato al monumento dei nostri militari caduti in guerra?”
06042013
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Commenti
Strumentalizzazioni a raffica.
Segnalare, denunciare, parlare o commentare piccoli o grandi eventi della nostra città adesso è strumentalizzare.
Se la Lega Nord attraverso i suoi rappresentanti non fa o non dice nulla ci sentiamo dire “ma la Lega cosa ha fatto?”; se proponiamo interpellanze, mozioni, gazebo tematici su problemi cittadini e nazionali non va bene comunque.
Abolire l’IMU: benissimo, sono il primo ad essere concorde. Peccato che la maggioranza parlamentare ed anche in consiglio a Saronno la pensi diversamente.
E in democrazia valgono i numeri, non i buoni propositi.
Che noiose queste strumentalizzazioni a raffica!!
E’ stato fatto un atto vandalico, come avrebbe potuto essere stato fatto anni fa con un’ altra giunta.
Io dal quel parco ci passo da anni,e la situazione è sempre la stessa.
Cari leghisti, quando a scuola si parla di Italia e si cerca di dare importanza all’ orgoglio nazionale voi vi lamentate, cantate “bruciamo il tricolore”(ministri della Repubblica Italiana).
Va bene, fate tutte le sceneggiate che volete, ma evitate di strumentalizzare qualsiasi cosa accade a Saronno.
Vogliamo più sicurezza? Bene, allora aboliamo l’ Imu così ci saranno sempre più soldi in città per pagare i vigili.
Rispondo volentieri a Marco, anche se non lo conosco e magari non si chiama neppure Marco.
Come militante leghista:
Prima di formare una coscienza politica e civile sono stato, un po’ come tutti gli altri bambini, tifoso della nazionale italiana (ricordo ancora la festa per la vittoria dei mondiali di calcio del 1982 in Spagna) sventolando orgogliosamente il tricolore ed imparando alla scuola media il testo e la musica dell’inno nazionale.
Inno del quale ancora oggi conosco le parole e saprei suonare con flauto, pianola elettrica e basso; a differenza di alcuni che hanno spernacchiato l’inno durante un consiglio comunale, noi leghisti sappiamo portare rispetto per l’inno di ogni nazione del mondo.
Voglio spiegare che da leghista non mi permetto di insultare i simboli della repubblica, ma il modo strumentale con il quale una parte dei politici e politicanti utilizza secondo il proprio interesse il Tricolore e l’Inno Nazionale.
E contrasto, nel limite delle mie possibilità e funzioni, la cattiva gestione della res-pubblica, gli sprechi, le ingiustizie e diseguaglianze nel trattamento che lo Stato riserva ai cittadini del nord rispetto a quelli del centro-sud.
La Padania non è un’invenzione, ma un obiettivo ambizioso della Lega Nord.
Gli altri partiti, che non rappresentano la questione settentrionale, possono accontentarsi di gestire il potere-per-il-potere.
La Lega Nord è nata per, e sta tentando di, fare una rivoluzione pacifica e civile, come stanno del resto facendo altri gruppi politici in altre terre d’Europa.
Chi insulta ogni giorno la storia della Nazione è, ad esempio, chi preleva il 100% delle tasse al Nord e ne restituisce l’1%. Questa si chiama elemosina, e la nostra dignità ci impone di rifiutare l’elemosina e pretendere di tenerci una fetta significativa di quanto faticosamente produciamo in termini di ricchezza e tasse.
Ciò non toglie che coloro i quali hanno combattuto, e sono anche morti, a difesa della Patria meritano il massimo del rispetto a prescindere della Nazione per la quale hanno sacrificato la vita.
E non posso fare a meno di constatare che molti, troppi, parlano e si stracciano le vesti in difesa dei simboli, ma poi non li tutelano adeguatamente. Penso ad esempio allo stato di degrado in cui si trovano le bandiere fuori dagli edifici pubblici ed il trattamento riservato dai cittadini ai monumenti saronnesi.
Come consigliere comunale:
Rappresento la Lega Nord in consiglio comunale, oltre ai concittadini che hanno addirittura scritto il mio nome sulla scheda elettorale, e credo che il rispetto dei simboli e dei monumenti sia il primo segno di serietà e civiltà: la base di quell’educazione civica che si apprendeva sui banchi di scuola ai miei tempi.
Come consigliere comunale partecipo volentieri e con convinzione alle annuali cerimonie del 10 febbraio, 25 aprile, 4 novembre, ed altre celebrazioni civili, oltre alle tradizionali festività religiose proprie della tradizione locale.
Penso anche al valore artistico del Monumento, ai costi necessari alla pulizia del medesimo, al danno morale cagionato ai discendenti dei saronnesi che morirono nelle due guerre mondiali.
Ma.. perché il leghista Raffaele Fagioli ha così tanto a cuore un monumento dedicato ai soldati italiani morti durante la Grande Guerra? Il suo partito, in passato, si è inventato una nazione e ha insultato la bandiera, l’inno e la storia della Nazione per cui quei ragazzi saronnesi morirono, quasi cent’anni fa.