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SARONNO – La Lega Nord boccia il bilancio comunale predisposto dall’Amministrazione di Centrosinistra.

Angelo veronesi

“Ieri sera in consiglio comunale i consiglieri della Lega Nord hanno evidenziato tutte le contraddizioni di questa Amministrazione. Loro piangono e dicono di essere senza soldi – dichiara il capogruppo leghista Angelo Veronesi – ma poi li sperperano in consulenze esterne al posto che usare il personale del Comune”.

“Questa Amministrazione dichiara una cosa, ma poi fa l’esatto contrario. Avevano promesso – prosegue Veronesi – ai cittadini che avrebbero avuto solo sei assessori per risparmiare, ma ora sono diventati sette. Ci dicevano che si sarebbero ridotti lo stipendio per far sì che sette assessori costassero come sei, ma non hanno mantenuto la parola data. Sette assessori costano come sette assessori: con buona pace delle promesse fatte. E la nostra osservazione è passata sotto silenzio, senza neppure degnarci di una replica. Non è finita qui: hanno affidato esternamente l’incarico di riorganizzare la dotazione organica ottimale del Comune di Saronno, cosa che solitamente fa la Giunta”.

Raffaele Fagioli
Raffaele Fagioli, consigliere comunale leghista, membro della commissione bilancio, si chiede se sia necessario spendere soldi pubblici per un incarico esterno di questo tipo:”Sappiamo – riepiloga Fagioli – che il personale è sceso da 270 a 250 unità; si dice per qualche pensionamento e per scelte professionali dei singoli. La crisi ha comportato una contrazione generale delle attività, in particolar modo nell’edilizia. ma non vi è stato alcun ridimensionamento del gruppo di lavoro. Nel privato succede sempre così: quando il lavoro non c’è le persone sono riassegnate oppure accompagnate alla porta. Quello dell’ufficio tecnico è solo un esempio, non ne abbiano a male i bravissimi dipendenti comunali”.

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1 commento

  1. Come spesso accade, i leghisti guardano il dito, ma la luna non riescono proprio a vederla. E quindi indirizzano le loro critiche su uno degli aspetti meno appariscenti della criticabilissima gestione del bilancio comunale da parte dell’amministrazione.
    Cito solo le due principali, per non tediare: Attac Saronno ha vanamente tentato di farle rilevare ieri sera, con un intervento “di metodo” ed uno “di merito”.
    1) Il metodo è quello partecipativo: al netto dei “soliti noti” ieri sera al consiglio comnuale aperto più importante (perché parla dell’uso dei nostri denari) hanno partecipanto 3 o 4 cittadini. E questa era l’amministrazione del bilancio partecipativo! Abbiamo chiesto di iniziare subito, già dalla costruzione (ancora in essere) del preventivo per il 2014 di INSTAURARE UN TAVOLO COMPOSTO DA AMMINISTRATORI E CITTADINI, per costruire insieme un metodo per cui le persone possano dire la loro sulle scelte di spesa e investimento del denaro proveniente dalle loro tasse (noi gli evasori fiscali e contributivi non li consideriamo cittadini, anzi: toglieremmo loro la cittadinanza, altro che non darla agli immigrati nati qui!). Non si sono nemmeno degnati di risponderci, dai banchi della maggioranza.
    2) Nel merito, ci permettiamo di dubitare che a Saronno si riscuotano (si vogliano riscuotere?) tutte le imposte, a partire da IMU e TARSU, dato che a quasi un anno dalla nostra richiesta, non è ancora disponibile il dato di base per l’imposizione, cioé i cosiddetti “ruoli” (cioé le posizioni) dei cittadini contribuenti, a partire dalle loro case, usate e non, presenti in città. Eppure in un comune come Caronno Pertusella, dove tutto si trova negli uffici comunali, il sindaco Bonfanti ha appena potuto dichiarare ufficialmente che, con un semplice calcolo, è risalito al fatto che gli appartamenti sfitti nel suo comune sono aumentati di quasi 200 negli ultimi due anni, arrivando a superare le 800 unità. Ma a Saronno i dati si perdono nel tragitto tra comune e Saronno Servizi SpA. Perché insistere ad esternalizzare il servizio ad una società di diritto privato, cui – apprendiamo ieri sera – pagheremo un aggio (un profitto garantito) uguale a quando lavorarva di più per riscuotere l’IMU, affinché (parole quasi testuali dell’assessore al Bilancio) possa chiudere in attivo il bilnacio per il terzo anno consecutivo e quindi – alla faccia delle ripubblicizzazioni chieste dai cittadini coi referendum – continuare a vivere anche nei prossimi anni? E dire che nemmeno un anno fa gli stessi amministratri la volevano liquidare… Ma in soccorso agli amici di Saronno Serivzi da ieri è arrivato anche il Centrodestra, che – di fronte a queste gravi dichiarazioni dell’assessore – si è limitato a chiedere timidamente di discuterne! Una volta avrebbero tirato giù il consiglio comunale, ma – si sa – le larghe intese… e intanto Saronno precipita nel baratro, con i “conti a posto” (ma con l’IMU in estinzione, che sono 10 milioni), ma sempre meno servizi per i cittadini e le spese per la cultura alla metà della media nazionale.
    Attac Saronno torna a ripeterlo: invertite la rotta, subito, o sarà troppo tardi!

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