Protezione della privacy, Comi in prima linea
SARONNO – Gli eurodeputati del Ppe che guidano il lavoro di riforma sulla normativa per la protezione dei dati hanno concordato l’introduzione di una clausola anti-spionaggio in rete all’interno del Regolamento generale per la protezione dei dati, all’articolo 42.
L’onorevole Axel Voss, relatore ombra per il Ppe su questo provvedimento nella Commissione competente per merito (Libertà civili), insieme ai relatori delle Commissioni Industria, Giuridica e Mercato Interno, rispettivamente Sean Kelly, Marielle Gallo e Lara Comi, ha deciso di premere per l’inserimento di questo articolo nelle negoziazioni in corso.
“L’articolo 42 fornisce ai cittadini europei una protezione fondamentale dichiarando che i Paesi terzi non possono accedere ai dati europei senza una chiara giustificazione legale nelle leggi nazionali. Evita che i Paesi terzi accedano ai nostri dati a piacimento o a caso, una protezione importante per i cittadini alla luce delle recenti rivelazioni sul sistema di spionaggio Prism” ha dichiarato l’onorevole Voss.
“L’articolo 42 è stato eliminato dalla proposta della Commissione europea, benché originariamente previsto. E’ stata una cattiva idea, e i deputati del Ppe vogliono ripristinare l’articolo”, secondo l’onorevole Gallo.
“Sviluppare una legislazione uniforme per la protezione dei dati in tutte l’Unione Europea è una sfida enorme, così come trovare un equilibrio fra le esigenze delle autorità pubbliche, delle aziende e dei cittadini in termini di accesso e privacy. In ogni caso, l’articolo 42 fornisce una barriera assolutamente necessaria contro qualunque possibile invasione della privacy dei nostri cittadini, se non svolta all’interno delle opportune garanzie legali. Qualunque monitoraggio dei cittadini dell’Ue da parte di Paesi terzi può essere effettuato solo nei termini previsti dai trattati, in vigore, cosiddetti di assistenza reciproca, devono quindi avere un chiaro riferimento legale nelle norme nazionali ed europee”, dichiara la saronnese Lara Comi.
“Mentre non dobbiamo spostare l’attenzione dalla lotta contro il terrorismo, dobbiamo tuttavia assicurarci che questa battaglia è condotta in maniera corretta e che i cittadini hanno il diritto di appellarsi ai tribunali nazionali”, è il commento dell’onorevole Kelly.
“E’ nostro dovere ripristinare la fiducia dei cittadini dell’Unione europea mentre continuiamo i negoziati per le nuove norme per la Protezione dei dati”, ha concluso l’onorevole Voss.
200613