Pgt, Socialisti: “Il recupero dell’esistente è il fulcro del piano del Comune”
SARONNO – Dopo la maratona in consiglio comunale che ha approvato il piano di governo del territorio la segreteria del partito socialista traccia un bilancio del documenti redatto e approvato dalla maggioranza.
Ecco il testo integrale
Sabato 15 giugno 2013 alle 22.30 dopo una lunga maratona è stato approvato il Piano di Governo del Territorio (PGT). Saronno è fra i pochi comuni, non solo in provincia di Varese, ma in Lombardia a poter vantare la conclusione dell’iter che ha portato a dotare la città del nuovo strumento per la pianificazione urbana.
I tratti distintivi del piano possono essere riassunti in poche parole: riqualificare il territorio restituendo ai suoi abitanti, per quanto possibile in una zona fortemente urbanizzata, nuovo verde pubblico, e fissando le regole per il recupero delle aree industriali dismesse, oltre ad una nuova previsione di edilizia residenziale pubblica. La scommessa sul futuro è chiara. E l’ottimismo in tempi di crisi non è poco.
Ma in attesa del futuro, dei grandi progetti, i cittadini hanno bisogno di regole certe e magari di qualche incentivo per operare nel presente. Il recupero dell’esistente, insieme al tema della crescita, fondato sulla previsione di spazi per il settore manifatturiero, è stato il leit motiv, la posizione dei socialisti saronnesi in materia urbanistica. Piccoli interventi di risanamento, di ammodernamento del tessuto urbano sono possibili fin da oggi, essi aiutano a tenere attivo il settore delle costruzioni e tutto ciò che ne consegue sotto il profilo economico, oltre che migliorare il volto della città.
Il nostro è un ragionamento gradualista, condizione indispensabile per qualsiasi politica riformista. In attesa dei grandi interventi, soltanto i cittadini bisognosi di migliorare la propria condizione abitativa, o di recuperare il patrimonio esistente sono interessati agli investimenti nel settore immobiliare.
Pensavamo di essere da soli a ricordare l’importanza del recupero urbano, quando nel dibattito finale, dopo 20 ore di discussione, abbiamo appreso che importanti esponenti dell’opposizione e infine il sindaco Luciano Porro sono d’accordo con noi.
Ringraziamo il sindaco che ha dichiarato che il tema del recupero urbano è fra quelli da approfondire nel futuro immediato. Siamo quindi in buona compagnia. E di questo siamo soddisfatti. Per disegnare scenari futuribili è sufficiente un racconto accattivante, ma per trasformare la realtà, che fino a prova contraria rimane il compito della politica, sono necessarie buone idee, concretezza, sostenibilità economica, profondo realismo. Sono i tratti politici e culturali che noi rivendichiamo al socialismo riformista.
Il PGT approvato è la risposta più efficace che l’Amministrazione in carica ha saputo dare ai detrattori e ai critici. La dimostrazione che nonostante alcune differenze, al momento decisivo la coalizione di centrosinistra alla guida della città è in grado di dimostrare coesione e soprattutto di produrre risposte ai bisogni della città.
Lascia un commento
Commenti
… commento pregno di lungimiranza e competenza. Mi trovi semplicemente concorde!
…il 1 Luglio, mi ha invitato pocanzi tale AleGalli ad un incontro pubblico, organizzato da quest’ultimo, con Campilongo : …quasi quasi ci vado, solo per lo sfizio di sentire l’esatto contrario delle verità concentrate nelle tue affermazioni. …scommettiamo che ci saran tutti i giovani socialisti riformatori a plaudire il PGT?
Peccato per i socialisti saronnesi. Una drammatica svista, questo PGT opera a partire dalle aree di trasformazione ( trasformazione da A a B ) non sul recupero dell’esistente… Tantè che non si è voluto ne quantificare l’edificato, nè valutare “i vani sfitti” nè normare, in senso premiante, il recupero del già edificato.
Ma le sviste sono due: la coesione della coalizione non c’è.
Questo piano, nonostante le obiezioni nel merito di parte della maggioranza, è stato redatto dagli uffici e dai consulenti.
E le modifiche richieste unitariamente dalla maggioranza, nella fase di discusione delle osservazioni, sono state rimandate al mittente… il piano è “stato” blindato.
Questo non c’entra nulla con il riformismo, anzi il riformismo è anche il coraggio di assumersi le proprie responsabilità anche quando scomode.