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SARONNO – Lunedì al tribunale di Saronno con un proscioglimento predibattimentale è finita la battaglia legale che negli ultimi anni ha visto affrontarsi la D.Lazzaroni, storica azienda produttrice di prodotti da forno con la sede a Lainate e uno stabilimento produttivo a Isola del Gran Sasso e la Paolo Lazzaroni e figli realtà con sede in via Gorizia a Saronno che produce liquori e da quando la produzione degli amaretti è stata trasferita in provincia di Teramo anche una linea dei tipici biscotti cittadini.

LA STORIA
La guerra degli amaretti è solo l’ultima punta della storia dell’azienda più importante di Saronno. Alla famiglia Lazzaroni facevano capo 2 società, la D. Lazzaroni & C e la Paolo Lazzaroni & Figli.

Nel 1991 la famiglia ha ceduto l’azienda dolciaria la D. Lazzaroni & C., mentre ha sempre tenuto il controllo della Paolo Lazzaroni & Figli, con sede in Saronno in via Gorizia e che si occupa da sempre della produzione e commercializzazione di liquori (in particolare del famoso liquore Amaretto Lazzaroni 1851) e specialità dolciarie.

Dal 2004, quando la D. Lazzaroni & C. ha spostato la produzione degli amaretti a Isola del Gran Sasso, la Paolo Lazzaroni & figli è rientrata anche nel settore dolciario proponendo, sulla base delle ricette dell’archivio storico di proprietà della famiglia, una linea di amaretteria oltre ad una serie di specialità dolciarie regionali.

Il marchio D. Lazzaroni & C. è stato oggetto, nell’estate 2009, del passaggio di proprietà dalla famiglia Citterio alla Ferax Merchant, un fondo di private equity guidato dal noto imprenditore partenope Fedele Ragosta.

La battaglia legale è iniziata con una serie di azioni e di accuse da parte della D. Lazzaroni, allora di proprietà del Gruppo napoletano Ragosta, in merito ai caratteri e ai marchi dell’azienda saronnese. Sono seguite diverse udienze fino al gennaio 2012 quando la posizione della Paolo Lazzaroni & Figli è stata definita con la completa archiviazione di tutti i capi di incolpazione. Lunedì il giudice monocratico Piera Bossi ha disposto un proscioglimento predibattimentale, con cui si esce definitivamente da questa lunga vicenda. In sostanza il tribunale ha assolto completamente e definitivamente l’azienda nel merito ovvero la Paolo Lazzaroni & Figli non ha mai commesso nesuno dei reati per cui era stata indagata, inclusa l’accusa di contraffazione e uso di segni mendacei.

Il sistema italiano, però, prevede uno “sdoppiamento” della posizione in sede penale fra l’azienda e legale rappresentante, Paolo Lazzaroni. In occasione dell’archiviazione della posizione dell’azienda, il pubblico ministero aveva chiesto la completa archiviazione anche della figura del legale rappresentante. Il gip aveva accolto l’archiviazione dei capi di incolpazione più gravi (inclusa la contraffazione) rinviando invece a giudizio la persona fisica per la sola incolpazione dell’ipotetico uso di segni mendacei. Accusa dalla quale è già stata assolta l’azienda facendo quindi intravvedere anche un buon esito per Paolo Lazzaroni.

26062013

1 commento

  1. Sono molto felice per l’assoluzione della Paolo Lazzaroni & Figli, un’azienda di fascia top che è orgoglio per tutta Saronno.
    E’ lusinghiero vedere i prodotti di questo prestigioso marchio dolciario nei più esclusivi negozi di delicatessen e spiriti in giro per il mondo, come Londra, New York, San Pietroburgo.

    Carlo A. Mazzola

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