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SARONNO – Quali sono le nome sopraggiunte che rendono impossibile proseguire il servizio dei “Nonni Amici”? L’Amministrazione prevederà un servizio alternativo e con quali mezzi economici? Lo farà in tempo per la partenza del prossimo anno scolastico? Sono alcune delle domande rivolte dall’ex sindaco Pierluigi Gilli, ora capogruppo di Unione italiana al primo cittadino Luciano Porro in merito alla sospensione del servizio Nonni Amici.
Una discesa in campo, si legge nell’interrogazione a risposta scritta inviata oggi, dettata dalla “viva preoccupazione, notevole allarme, disfunzioni organizzative ed energiche proteste degli utenti e della cittadinanza”.
Gilli, che dopo la risposta dell’assessore alla partita Giuseppe Nigro, si riserva di portare la vicenda in consiglio comunale con interpellanza o mozione lancia anche alcune proposte come quella di “finalizzare un’adeguata parte dei proventi delle contravvenzioni stradali ed amministrative (incluse le violazioni alla recente ordinanza di divieto di consumazione di bevande spiritose in luogo pubblico) all’istituzione legittima di un servizio analogo a quello già svolto benemeritamente dai c.d. “Nonni Amici” o, ove possibile, alla conferma del medesimo servizio a cura dei “Nonni Amici” stessi”.
26062013
ma come lui che è avvocato non conosce le norme sopraggiunte? per riavere i nonni amici basterebbe diminuire gli stipendi dei dirigenti del comune che lui aveva aumentato
Dipende da come si interpretano le norme… vedremo…
Mi pare una legittima richiesta di approfondimento.
Il Sindaco Emerito forse saprà trovare una soluzione per aiutare l’amministrazione comunale e mantenere questo utilissimo servizio dei “nonni amici” che, da quel che riscontro sono ormai divenuti un’istituzione cui i saronnesi sono affezionati.
Carlo A. Mazzola
Senza troppo girarci intorno: io non sono avvocato, non siedo in consiglio comunale, norme in materia non ne conosco, …sono praticamente un semplicissimo cittadino, adesso parecchio confuso: da una parte leggo a firma di tale AleGalli che i Nonni Amici non si possono più tenere e non è un NON VOLERE, quindi è un NON POTERE. L’avvocato Gilli “interroga” l’Amministrazione e contemporaneamente trova la soluzione, che sembra semplice, applicabile e possibile.
Il Luciano con la fascia tricolore, non dice nulla, il Giusepppe nemmeno: il silenzio regna sovrano nel palazzo di vetro. Mentre fuori la voce dei cittadini si fa sempre più sentire, c’è fervore dalle piazze, nelle vie s’accentua la protesta: si sente bisogno di sicurezza!!! Ho sempre intuito che per natura primi che hanno bisogno di protezione sono i bambini …poi le mamme! Ho sempre saputo che “sacra” (mi si passi il termine) è la scuola. Spegatemi per favore perchè i Nonni Amici non si possono più avere a Saronno?
Io ne sento la necessità e credo di non essere il solo!
Ma come fate a non capire? Se il sindaco e l’assessore hanno detto che non si può, allora non si può. L’ex sindaco vuole sapere il perché? Sarebbe bello, ma evidentemente anche in questo caso ci deve essere il segreto istruttorio… Ve lo spiego io dai: hanno deciso che non andava bene e per giustificare la scelta hanno tirato fuori una delle tante scuse, cosa che stanno facendo da quando si sono insediati. Attendiamo con ansia cosa si inventeranno sul Botellon parte seconda, cui io parteciperò. Con una birra analcolica.
Il sindaco, in realtà l’assessore Santo, aveva detto che per legge l’IMU per le case date gratuitamente a parenti non poteva essere agevolata. E grazie ad una mozione della Lega Nord (una di quelle opposizioni che spesso leggo essere inesistenti ed inoperose nei commenti per lo più anonimi che compaiono a commento degli articoli di questo sito) discussa ieri sera sarà abbassata da 10 al 7,6 per mille.
Prima di dire che le affermazioni di qualcuno sono un dogma incontestabile ci andrei dunque molto cauto!!!
Quanti commentatori anonimi hanno seguito il consiglio comunale di ieri sera e quanti hanno preferito assistere alla partita di calcio della nazziunale in TV?
A me l’interrogazione pare giustissima. Mi sembra il minimo che venga chiesto conto agli amministratori delle scelte che fanno e di quello che dicono.
Le dichiarazioni di Porro e Nigro sono chiare: a loro dire è una questione normativa e non economica (anche se credo che la cosa abbia il suo peso, di questi tempi).
Per questo, a meno di pensare che sindaco e assessore mentano nelle dichiarazioni pubbliche, non si può far altro che individuare una soluzione alternativa a quella attuale rispetto a quella che regola, ora, il rapporto tra Nonni Amici e Amministrazione (che poi è quello che dice l’amministrazione). Purtroppo non sono riuscito a trovare il testo completo dell’interrogazione, che invece circola su FB, e che ho letto.
Discuterne in CC aiuterà senz’altro a tenere i fari accesi sulla faccenda e, magari, a trovare una soluzione che accontenti tutti.
domande chiare esigono risposte chiare – l’argomento del contendere non è trascurabile dato che si tratta della sicurezza dei bambini che si recano a scuola – anche in questo caso mi pare che sindaco e giunta brillino per la consueta pessima e carente comunicazione ai cittadini – il resuscitato giornale Città di Saronno farà dimenticare Saronno 7 e darà spazio ad una effettiva, utile e trasparente comunicazione al cittadino ? – il dogma del silenzio e della sordità è duro a morire nel palazzo di Saronno come quello dell’anonimato dei saronnesi su Il Saronno
Si ratta di un’interrogazione a risposta scritta, non di un’interpellanza (ma anche le interpellanze non prevedono dibattito in Consiglio Comunale, ma solo l’illustrazione d parte dell’interpellante, la risposta dell’Amministrazione e la dichiarazione di soddisfazione o meno dell’interpellante).
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