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SARONNO – Disponibile a parlare del futuro dell’ospedale, ad affrontare le criticità ma pronto a difendere il presidio dallo scontro politico e a rispedire al mittente ogni accusa sulla ridotta potenzialità e servizio: è stato molto fermo mercoledì pomeriggio il direttore dell’azienda ospedaliera di Busto Arsizio Armando Gozzino quando ha incontrato i sindaci del comprensorio. All’inizio dell’incontro, tenutosi alle 18,30 all’ospedale, il direttore generale ha notato stupito l’esigua partecipazione: se da un lato era presente tutta la commissione consiliare saronnese dall’altro erano presenti sono i delegati dei comuni di Saronno, Gerenzano, Cislago e Cogliate.
L’idea dell’incontro era nata un paio di settimane fa quando il sindaco Luciano Porro per far chiarezza su quello che stava accadendo all’ospedale e sul futuro del presidio saronnese aveva convocato i sindaci dei comuni, varesini, comaschi, milanesi e di Monza e Brianza per fare il punto della situazione. Ne era nata una missiva in cui erano elencate le preoccupazioni dei comuni dalla diminuzione dei posti letto alle carenze del personale.
“La realtà è che il presidio di Saronno funziona – ha precisato subito Gozzini – Ci sono i servizi dell’anno scorso con il personale dell’anno scorso. Sono i medici e gli infermieri che fanno la differenza non come si chiama l’ambulatorio o il reparto. Non si può negare che sia in corso una riorganizzazione. Viene fatta nell’interesse di tutti per ottenere delle economie di gestione e dei risparmi ma questo non va mai, e sottolineo mai, a scapito del servizio offerto a degenti ed utenti“.
Ed a questo proposito ha portato l’esempio dei laboratori d’analisi:”Nell’azienda di Busto Arsizio ce ne sono tre, una cosa assurda se si pensa che quasi tutto il nord della Lombardia è servito da un unico laboratorio di Brescia. Così per una razionalizzazione e per risparmiare fondi saranno ridotti ad uno. Questo cambiamento non impatterà sui pazienti perché i punti di prelievi resteranno invariati”.
Aprendo il capitolo degli investimenti Gozzini ha annunciato, per quanto concerne quelli a breve termine, la fine dei lavori della nuova ostetricia, e l’avvio di quelli della neurologia. Reparti rinnovati che saranno pronti per fine anno con la nuova dialisi. Più a lungo periodo, con fondi già stanziati, saranno realizzati un potenziamento del sistema antincendio e la realizzazione di due nuove sale operatorie.
Il direttore generale non si è limitato alle note di merito: ha anche affrontato le accuse, arrivate dai sindaci, sui tempi d’attesa troppo lunghi per i diversi esami, dalla risonanza all’ecografia “siamo in linea con quando previsto a Asl e Regione”, sulla carenza di personale, la scarsa appetibilità dell’ospedale e la riduzione dei posti letto.
Non mancano poi i progetti che, a causa della carenza di fondi, non si potranno realizzare almeno nell’immediato l’emodinamica e l’hospice sono per il momento da archiviare.
Un incontro in cui non sono mancati toni forti: a partire dall’evidente l’irritazione di Gozzini per i contenuti della missiva. L’ìncontro si è concluso positivamente con il direttore generale che ha accolto la proposta dei membri della commissione saronnese di tenere aperto il tavolo di confronto in modo da portare avanti un percorso condiviso per la valorizzazione dell’ospedale.
27062013
Se il laboratorio unico avrà la sede a saronno non ci sarà nessuno che creerà ostacoli. Se invece tutto quanto è aziendale, a prescindere da qualsiasi valutazione, l’ospedale di riferimento è sempre comunque di busto allora non ci siamo. Dove sta scritto che la provetta del paziente di saronno può andare a busto mentre la provetta del paziente di busto non può uscire dal comune di busto?
ma per favore basta idiozie. l’ospedale lavora bene allora come mai un’ecocardiogramma richiesto in febbraio è stato programmato per aprile 2014?
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