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lara comiSARONNO – “Fa piacere vedere che Porro si decida a fare rispettare le ordinanze che adotta. Peccato che il sindaco, al solito, si muova con passi falsi. Perché l’idea di emettere 9 multe a scoppio ritardato per il primo ‘botellon’, grazie alla visione delle immagini delle telecamere, convince poco. I sistemi di videosorveglianza non possono rilevare con certezza se il contenuto di una bottiglia sia alcool, birra analcolica o acqua. Temo pertanto che le sanzioni siano facilmente impugnabili. Una possibilità più remota, se le violazioni fossero state contestate sul posto, con il dovuto accertamento. In vista del terzo ‘botellon’, che pare sia in programma a Saronno venerdì 5 luglio, consiglio pertanto al sindaco Porro di agire diversamente. Ed evitare di esporsi al rischio di figuracce”.

Lo afferma il coordinatore del Pdl di Varese ed europarlamentare Lara Comi a seguito della notizia che la polizia locale avrebbe notificato nove sanzioni a persone che hanno partecipato al ‘botellon’ che si è svolto domenica 16 giugno a Saronno, in piazza Libertà, organizzato dai giovani simpatizzanti del centro sociale Telos. L’accertamento della violazione all’ordinanza, che da aprile punisce il consumo degli alcolici all’aperto con 100 euro di multa, sarebbe avvenuta grazie alla visione di telecamere.

03072013

5 Commenti

  1. Be, chissà che magari questa volta non si faccia un giro in centro anche lei, a quell’ora, per andare a verificare di persona e magari fare due chiacchiere con i manifestanti.

    Sarebbe senz’altro un bel momento di cronaca.

    • Galli chissà che magari tu sia meno fazioso e più attento e soprattutto presente in centro come in città ; in tal caso potresti dare un mano a Comi

  2. felice che anche qualcun altro si sia accorto che dietro l’angolo dell’episodio ‘multe’ c’è la sfilata di carnevale.
    però, la butto lì, non pare anche ad altri, oltre me, che la faccenda sia un po’ sfuggita di mano?
    si fa un’ordinanza che di fatto non contrasta nulla.
    un gruppo di ragazzi manifesta per a repressione… nemmeno fossimo in una dittatura comunista.
    le manifestazioni non autorizzate sono ormai ben tre, tutte sponsorizzatissime, ma nessuno s’è presentato a ‘portare la legge’ nel momento in cui tutto veniva eseguito.
    le opposizioni politiche insorgono.
    la maggioranza tace, eccezion fatta per chi dice ‘non sapevo’.
    ora saltan fuori nove multe comminate sulla base della visione di filmati che mai potranno dire se nel contenitore utilizzato per bere ci fossero o meno alcoolici.

    no, dico: carnevale.
    un po’ di serietà e misurarsi col ‘reale’ non guasterebbe.

    c’è un problema di fondo: ubriachi molesti… e gruppi di molesti (o potenzialmente tali o percepiti tali) non ubriachi.
    c’è una soluzione scema: l’ordinanza.
    c’è una protesta scema: il botellon con i suoi organizzatori.
    ci sono controlli mancati e poi controlli ‘piovuti’ ‘ad cazzum’ (perdonate il francesismo) che più che far rispettare l’ordinanza (manca il presupposto fondante: erano alcoolici quelli nel bicchiere/bottiglia/contenitore?) paiono delle vendette per aver inscenato la protesta scema (si colpiscono i ‘volti noti’ perchè hanno manifestato, non per altro (manca il presupposto)).
    ci sono silenzi imbarazzanti dalla Maggioranza e parole altrettanto imbarazzanti dalle Opposizioni.

  3. a me sembra che ci siano provvedimenti “ad cazzum” e ordinanze sceme…non mi sembra che questi aggettivi possano essere riferiti a chi beve una birra o mangia un panino in strada…un po’ come l’ordinanza “vieta gelato” a Milano…poi se i problemi di saronno sono questi bhe,ok,saro’ io miope…

  4. Piu che i provvedimenti è Saronno una “città ad cazzum”. Io proporrei pure di metterlo su tutti i cartelli stradali. Sopra saronno in grande e più in piccolo sotto “ad cazzum”

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