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SARONNO – I regolamenti comunali si confermano la bestia nera della maggioranza : anche nella prima delle due sedute dedicate al bilancio previsionale i lavori del consiglio comunale sono stati rallentati dalle difficoltà di approvazione del regolamento Tares, la nuova tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti che dovrebbe entrare in vigore il prossimo autunno.

consiglio comunale porro airoldiL’esordio era già stato travagliato: una settimana fa, infatti, l’Amministrazione aveva dovuto ritirare il punto all’ordine del giorno a causa delle incongruenze tecniche trovate nel documento dai consiglieri di minoranza Enzo Volontè (Pdl) e Pierluigi Gilli (Ui). In settimana il sindaco Luciano Porro ha parlato di “un’eccessiva acredine contro l’Amministrazione accusata di scarso controllo e superficialità, per errori formali dovuti alla base del regolamento fornita dal Ministero che comunque avrà l’ultima parola sul documento e che quindi potrà sistemare punti poco chiari”. 

Forte anche di questa considerazione l’assessore al Bilancio Mario Santo ha introdotto, con una brevissima presentazione su alcune correzioni apportate nel corso della settimana,  il regolamento dopo la seduta di consiglio comunale aperta ai cittadini. La sua approvazione era urgente perchè indispensabile per arrivare a quella del bilancio previsionale.

Il copione si è ripetuto: Volontè e Gilli hanno chiesto chiarimenti e delucidazioni all’assessore su imprecisioni e punti poco chiari del regolamento enzo volontè2mettendo in difficoltà l’esponente della Giunta incaricato della partita. Alle stizzite risposte di Santo che non ha esitato a bacchettare Volontè “per non aver presentato prima, in una delle 11 sedute della commissione regolamento dedicato alla Tares o nella settimana trascorsa dalla precedente seduta le sue 25 osservazioni”, sono seguiti una serie di interventi del segretario del Pd Nicola Gilardoni che con esperienza e pazienza ha proposto diversi emendamenti e correzioni per sistemare le “falle” formali e tecniche rilevate dalla minoranza.

La seduta procedeva con un lento quanto esasperante teatrino: segnalazione di Volontè, risposta di Santo, proposta di emendamento di Gilardoni quando il consigliere dell’Idv Bruno Pezzella ha occupato l’opposizione di fare “ostruzionismo inutile”. Una presa di posizione che ha indignato l’ex sindaco Gilli, già stizzito per la risposta dell’assessore secondo cui “i consiglieri dovrebbe intervenire in comissione e non sollevare questioni tecniche in consiglio comunale.

Pierluigi GilliL’uscita di Gilli ha scatenato uno scambio di accuse tra Volontè, che ha ribadito “la superficialità del regolamento, la mancanza di modifiche rispetto al testo precedente” e i consiglieri di maggioranza che gli hanno rimproverato “di non aver presentato prima le proprie osservazioni in modo da integrarle nella versione riveduta del regolamento”. Il botta e risposta si è concluso solo con una forte presa di posizione del sindaco Luciano Porro che ha invitato la maggioranza a votare il regolamento così com’era “tanto più che sarebbe stato soggetto a revisione da parte del ministero”.

Una presa di posizione che ha provocato anche l’abbandono dell’assemblea civica dei consiglieri del Pdl. Così dopo una reciproca accusa di scarsa propensione all’ascolto tra maggioranza e opposizione, il regolamento è stato approvato dal centrosinistra. Per il centrodestra è rimasto in aula solo Angelo Veronesi (Lega Nord) che ha votato contro il provvedimento.

04072013

3 Commenti

  1. Attac Saronno ha abbandonato il consiglio comunale di ieri sera al termine della fase aperta al pubblico (quale pubblico? Tre cittadini tre, oltre ai sette attivisti di Attac? Alla faccia della partecipazione…). Ma devo dire, leggendo il resoconto, che la stessa sciatteria politica dimostrata dalla non-risposte sulle imposte non riscosse ritorna nell’argomento successivo, cioè il regolamento Tares (ancora tasse, ancora incapacità di affrontarlo…). Solo il navigato Gilardoni comprende, in questa fase, che – o si fanno aiutare (dall’opposizione, ovviamente, che deve ringraziare per il ‘Pgt degli speculatori’!) o non ce la possono fare…

  2. alla faccia della partecipazione … – chiaramente ai politici locali la partecipazione può solo dare fastidio e in ultima analisi per loro è meglio così – se così non fosse almeno Attac Saronno sarebbe ascoltata ed avrebbe delle risposte – la popolazione saronnese salvo pochi guarda al palazzo ed ai signori della politica con indifferenza – le garanzie democratiche ( trasparenza e informazione in primis ) sono continuamente trascurate – ai cittadini non resta che credere, obbedire e … votare, altro che partecipare !

  3. sembra quasi da come si scrive che il regolamento sulla Tares sia stato approvato solo perchè l’opposizione è uscita, ma non è così…anche se non fosse uscita dall’aula il regolamento sarebbe stato approvato, visti i rapporti di forza in comune.La partecipazione, caro Strada, non puoi richiederla con la forza…e poi chi partecipa rappresenta veramente i cittadini?? anche ci fossero state duecento persone che valore hanno rispetto a 40000 abitanti?? La gestione assembleare della cosa pubblica è di là da venire e non siamo ancora alla Democrazia 2.0

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