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SARONNO – Giovedì con una delibera di consiglio comunale, nell’ambito della seduta dedicata al bilancio previsionale, l’Amministrazione ha approvato le modifiche dell’addizionale Irpef: l’aliquota del 4,5 per mille fissa per tutti è stata sostituita da nuove aliquote che variano, dal 4 al 6,5 per mille, in base agli scaglioni di reddito.

“E’ una decisione che abbiamo preso a malincuore con la consapevolezza che mettere le mani nelle tasche dei saronnesi è l’estrema razio l’unico modo per rispettare il patto di stabilità anche alla luce della profonda incertezza sui trasferimenti – ha spiegato l’assessore al Bilancio Mario Santo – in realtà introducendo gli scaglioni siamo riusciti a graduare l’intervento il 54% dei saronnesi pagherà meno o come prima mentre i più abbienti pagheranno di più in base alle loro possibilità”.

tabella addizionaleInnanzitutto è stata prevista la totale esenzione per i redditi fino a 10 mila euro:”Un provvedimento che interesserà 2.210 persone” rimarca l’assessore.

Per chi ha un redditto oltre i 10 mila euro e sotto i 15 mila euro (poco più di 2.700 persone) è prevista un’aliquota del 4 per mille mentre per lo scaglione successivo fino a un redditto 28 mila euro, in cui si collocano oltre 10 mila contribuenti, c’è un’aliquota del 4,3 per cento.

“Riassumendo più della metà dei contribuenti, precisamente il 54% con i redditi più bassi pagheranno meno di prima con l’introduzione anche dell’esonero totale per chi vive una situazione di particolare indigenza” sottolinea Santo.

Le note dolenti arrivano per la fasce più alte: per chi supera i 28 mila euro di redditto ed è sotto i 55 mila l’aliquota è del 4,8 per mille:”In sostanza 5.600 saronnesi dovranno fare i conti con un aumento a partire da 9 euro”. Lo scaglione successivo tra i 55 e i 75 mila euro di redditto si ritroverà un’aliquota del 5,3 per mille. In poche parole poco più di mille saronnesi dovranno versare di più  a partire da un minimo di 40 euro. Il conto più salato è ovviamente per la fascia più alta quella sopra i 75 mila euro che si troverà un’aliquota del 6,5 per mille: “Sono il 5 per cento dei contribuenti – spiega Santo – a cui la città deve essere molto grata visto che fanno i conti con aumenti a partire dai 140 euro “.

In questo modo i saronnesi verseranno 3,1 milioni di euro di addizionale Irpef, con un maggior incasso di 400 mila euro rispetto al 2012 quando il comune ha incassato 2,7 milioni.

05072013

4 Commenti

  1. Ottima operazione a livello contabile!! Alla fine, complessivamente il gettito è aumentato e, in tempi di crisi non era certo auspicabile!! Ora attendiamo con curiosità cosa accadrà per IMU e TARES ma… se questi sono i presupposti…. aspettiamoci sicuramente sensibili aumenti !! Amministrazione che cambia…. tasse che aumentano!! Finirà mai??? (non sono parole di protesta ma semplice presa d’atto delle stato di fatto)

  2. now work it out …….!!!!!!!!
    sarebbe stato meglio NON eleggerlo
    Sarebbe davvero opportuno si dimettesse subito….ma non lo farà mai!!! ………..never think it out ………….!!!!!!

  3. è chiaro che le amministrazioni locali ( e l’Italia ) sono in bolletta e hanno bisogno di rastrellare soldi – il problema reale tuttavia è sempre quello di sapere i soldi una volta raccolti che fine fanno – se le informazioni rese disponibili al cittadino sull’uso del denaro pubblico sono quelle alle quali ci ha abituato questa amministrazione saronnese ( grandi numeri in consiglio comunale e grafici torta su Saronno 7 ) posso affermare che c’è una precisa volontà di NON FAR SAPERE NIENTE DI PRECISO E DETTAGLIATO- non si tratta di sfiducia ma di veder riconosciuto un diritto sacrosanto del CITTADINO CONTRIBUENTE – è questo quello che vuole il sindaco Porro e la sua giunta ? – oppure pensano che gli zombi saronnesi non meritano trasparenza e informazione corretta ? – è questo il progetto progressista di questa amministrazione ?

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