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Negli ultimi giorni gli articoli dedicati alla rinascita della storica squadra cittadina sono stati tra i più letti e i più commentati de “Il Saronno”.
Ovviamente siamo grati a tutti per i contributi, per la passione, per l’entusiasmo con cui i nostri articoli vengono commentati. Come già fatto in passato vi rivolgiamo, però, l’invito ad essere rispettosi e moderati. Spesso siamo costretti a non pubblicare post che, pur avendo dei contenuti interessanti, usano toni e parole decisamente eccessivi e sopra le righe.
Sara Giudici
🙂 ….dopo che me ne hai cassato in passato più che qualcuno, spero che adesso i miei siano più che accettabili 🙂
Dai Sara, non essere proprio così “castigatrice”, ma “son tifosi” e a volte si eccede: ma la vicenda è grossa e sulla bocca di tutti! Stamattina in Piazza nè ho sentite di tutti i colori, avrei dovuto davvero tapparmi le orecchie.
Comunque complimenti ancora per il tuo Super Lavoro di moderatrice: Il Saronno ha preso piede proprio perchè dai la possibilità di interagire e il contatore visite siceramente ti 🙂
Ciao
Be’, direttore, e se invece provassi a rendere obbligatoria la registrazione degli utenti che vogliono commentare?
È facile per tutti, e scommetto che, una volta che sapranno che può essere facilmente individuata la loro identià, molti dei cuor di leone che sparano ad altezza zero contro tutto e tutto e tutti senza preoccuparsi dell’educazione si daranno un freno da soli.
E magari sparirebbe anche qualche fake e qualche utente che commenta con sette profili.
Capisco la politica attuale del giornale e mi sta bene (altrimenti non sarei qui), ma credo che il mio suggerimento qualche problema di moderazione te lo toglierebbe. 😉
Grazie dell’intervento e del suggerimento che terremo in considerazione.
Saluti
Sara
…favorevole anch’io alla registrazione obbligatoria però con verifica di identità su cellulare: sistema che Sara dovrebbe valutare di adottare…..
Cosa che era stata fatta anche da Gilli quando c’era la bacheca del comune di Saronno, subito dopo che erano scattate denunce per le note tristi vicende di “segnalazioni” coperte da anonimato.
Per il momento, viste le regole vigenti, continuerò ad utilizzare il nick, anche perchè chi gestisce la moderazione è in grado perfettamente di identificarmi dalla mail egocentrica che lascio a firma degli scritti pubblicati.
Così come stanno le cose anch’io ritengo sia facile fare affermazioni troppo disinvolte lasciando una firma per poi autoreplicarsi celati dall’anonimato per darsi credibilità, o viceversa, cosa che non è però nel mio stile fare, ma vedo che qualcuno fa regolarmente: ma anche questo fa parte del “gioco” e se va bene a Sara, che ringrazio per l’ospitalità”, va bene anche a me
Qualora le regole venissero cambiate, e a questo punto sarò certo dell’identità della persona con cui stò interagendo, e non con i vari “cittadino” o “anonimo” del caso, oppure Francesco o Paolo o Maria, nomi di invenzione dietro i quali si celano in realtà figure che determinano l’asset politico saronnese, io personalmente non ho nessun problema a firmarmi con nome e cognome.
Credo a questo punto di aver dato risposta a tutti quelli che più volte mi hanno invitato a dichiarare la mia identità: concludo solo dicendo che non cerco visibilità nè politica nè personale, non mi interessa affatto, ma al momento vorrei essere solo considerato da tutti un semplice cittadino, un saronnese, “Il Saronnese” se vuoi, che raccoglie opinioni tra la gente e si fa portavoce con questi post, dei loro bisogni, delle loro aspettative, che devo dirti assumono il carattere di delusione alla luce di quanto politicamente ha fatto questa Amministrazione per la Città di Saronno.
Tutto qui!
Oh, guarda, io mi firmo con il mio nome e chi mi conosce sa che mi chiamo così (alegalli tutto attaccato 🙂 ). Per cui basta farlo e fine, anche se è vero che il rapporto è squilibrato.
Proprio per questo, lo ripeto, raramente commento o persino leggo gli interventi di chi so che poi trolla, provoca e insulta dietro a un nick. Tempo perso.
E – per la cronaca – non è che la registrazione sveli l’identità di nessuno, ma può far sì che, in caso di commenti eccessivi, la controparte possa risalire attraverso la polizia all’account che ha inserito il commento (oggi, forse, si può risalire all’IP, ma non significa nulla: il mio collega qui a fianco potrebbe commentare a mio nome e avremmo lo stesso IP 🙂 ).
È una questione di volontà: c’è anche chi si logga direttamente con FB, dichiarando molto più della propria identità ma anche chi è, che fa, dove è andato in vacanza, le foto dei figli, ecc.
Rispetto – sempre – per chi ci mette la faccia. 🙂
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