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luigi de micheliSARONNO – Una lungo e accorato messaggio per chiedere al sindaco Luciano Porro, come tifoso e come saronnese di dare una possibilità al rinato Fbc Saronno di giocare al Colombo Gianetti senza essere esiliato a Gallarate. E’  questa la prima uscita del neopresidente Luigi De Micheli.

Ecco il testo

Conosco il sindaco Porro da anni, dal suo impegno nello sport e anche quello nella vita politica cittadina dove si è sempre schierato per promuovere quello che nasceva in città. Anche stavolta dopo l’incontro di qualche settimana e il documento firmato che proprio il sindaco prendeva a cuore la rinascita dell’Fbc Saronno, ero fiducioso che la situazione dello stadio si fosse risolta bene, come lo è sempre stato del resto anche nelle varie tribulate stagioni in cui il Saronno troppo spesso era bistrattato.

Mi sono invece preoccupato quando ho visto, o meglio non ho visto, uscire la delibera della Giunta il documento per l’utilizzo dello stadio dopo che tutte le garanzie erano state date. Certo essendo una società ancora in fase embrionale bisognava capire che occorreva qualche tempo per gestirne il parto, invece è stata subito apostrofata e periodicamente screditata.

E’ diventato a tutti gli effetti una braccio di ferro che, a chi come me che guarda a questa iniziativa dal lato sportivo, non interessa e non interessava. In questa situazione ci hanno perso tutti chi voleva e vuole far rinascere il Saronno calcio, i tifosi e la città stessa, ma anche chi si è erto a paladino della salvezza dello stemma del Saronno e della rispettabilità della antica società.

Resta il fatto che questa città al posto di aiutare a far nascere e crescere qualcosa, cerca invece di affossarla se non è ben vista politicamente. In questo contesto il sottoscritto da sportivo e anche nel mio ruolo di presidente di questa società sportiva (anche se la nomina è quasi fresca di giornata) può solo dire che questa contrapposizione non fa altro che rovinare il nome e la tradizione sportiva della città nel mondo del calcio dove Saronno ha un valore non di poco conto.

In questi giorni abbiamo acquisito il pacchetto di maggioranza di una squadra quella di Gallarate che ha il titolo sportivo di Promozione, che è a tutti gli effetti diventata anche di Saronno (come da delibera del consiglio) e che sta cercando la possibilità di giocare a Saronno in quanto nella nostra città l’amore e il seguito per la casacca biancoceleste è ancora vivo, e chi vi scrive non desidera altro che portare in via Biffi la storica squadra della città. Ovvio che questo ostacolo “politico” ci ponga grossi problemi.

Eppure stiamo andando avanti a lavorare: il direttore sportivo Giancarlo Balzaretti, saronnese doc che ha già costruito il telaio di una squadra, che non solo vorrà ben figurare nel campionato di Promozione, ma che cercherà anche di vincerlo. La squadra c’è altro che chiacchiere. Avremo una Juniores che gioca nei regionali, cosa che nessuna altra squadra in città può presentare. Questi sono i fatti.

Abbiamo già allertato il personale per lo stadio biglietteria, sportelli, pulizia tribune e quello addetto alla squadra, agli arbitri e alla segreteria, insomma la società sportiva e la squadra ci sono. 

C’è anche comunanza di intenti con Gallarate, se non potremo farla allo stadio di Saronno, anche la prima squadra e la Juniores opererà a Gallarate dove si lavorerà per valorizzare l’atletica e lo sport giovanile. 

E’ ovvio che l’ultima perentoria chiusura del sindaco Porro, che prende decisamente una piega politica, ci provoca dei danni economici, infatti altri imprenditori saronnesi sono pronti a entrare a far parte del nostro gruppo, abbiamo un accordo di massima con Sheffield per portare in Inghilterra le giovanili saronnesi, ed eravamo in procinto di partire con il progetto coinvolgendo Robur, Amor e Matteotti, e abbiamo dato la speranza ai tifosi saronnesi di riportare la squadra a livelli importanti.

Da parte mia nel ruolo di Presidente posso dire solo che chi governa la città di Saronno sta prendendo un grande abbaglio, c’erano e ci sono tutti i presupposti per un grande riscatto del calcio Saronnese, riprendendosi quel merito sportivo, che diciamocelo chiaro Gallarate ci ha soffiato 3 anni fa. In queste settimane farò di tutto per far cambiare idea a chi non vuole dare la possibilità a una squadra che è a tutti gli effetti è già nel cuore dei saronnesi, di giocare sul suo campo storico di calcio. Se in questo lasso di tempo non riusciremo a risolvere questa questione diventata politica, il sottoscritto da sportivo si farà da parte e aspetterò che vi sia una nuova stagione politica per poter riprendere questo progetto e questo sogno.

17072013

5 Commenti

  1. “a una squadra che è a tutti gli effetti è già nel cuore dei saronnesi”

    sono saronnese ‘DOC’, ma probabilmente mi è stato asportato il cuore, deduco.

    per il resto, auguri a tutti.

  2. …sono vicino a Luigi De Micheli e dalla lettura delle sue dichiarazioni traspare il vero spirito sportivo e l’ideale “mai domo” e solo sopito da questi tre anni passati di politica del “non fare” per le aspettative sportive calcistiche della città: è il SOGNO!
    Purtroppo, quando poi si aprono gli occhici si trova di fronte una realtà ben diversa
    Queste erano le dichiarazioni di Porro rilasciate alla webtv PierodaSaronno
    http://www.youtube.com/watch?v=JETg7wef4Mk&feature=c4-overview&list=UU7pGxlkoTMrStpJftN7nXrw
    La mia opinione è che a “caldo” anche lui condivideva questo …..SOGNO!
    Cos’è cambiato in questi ultimi 15 giorni: facile è comprenderlo e per essere esplicito è stato messo il veto di “partito” all’operazione rinascita FBC Saronno . Chi è l’artefice e i motivi che hanno spinto a tale “dietro front” sono evidenti, come è evidente che per risolvere questa empasse, il Luciano ha dovuto metterci la faccia e gli è cresciuto “il naso” come Pinocchio.
    Gli ulteriori sviluppi li vedremo dopo la riunione pubblica del Comitato di questa sera e nulla di più facile che si possa pensare di qrrivare anche al ritiro dell’iscrizione dal campionato se non viene data la possibilità di giocare a Saronno.
    Non è però la fine del SOGNO è lo stare ad aspettare che termini naturalmente la lenta agonia di questa Amministrazione del NON FARE!

  3. quanti comunicati stampa e quante parole sui giornali..fiumi di parole.. ma perchè non viene fatta la richiesta formale e scritta a nome della gallaratese su carta intestata della società e firmata dal cda?
    Invece si continua a lanciare accuse a vuoto a sindaco e amministrazione..
    Qual’è l’utilità di far credere che sia un problema politico, quando è solo un problema pratico?

    • …i fatti sono in antitesi alle tue affermazioni perchè da un problema pratico si è passati inevitabilemte ad un provbema politico, cioè tutto il contrario delle tue affermazioni ….caro assessore!

      • un problema pratico rimane un problema pratico se non viene risolto .. e poi, tutti quelli che non danno la colpa al Comune sono assessori? Mi è bastato leggere un giornale locale per capire che c’è stata gran confusione tra comitato, uboldese, gallaratese, campi di calcio, e cda.. il Comune continua a chiedere un atto ufficiale da parte di una società sportiva esistente.. mi sembra di una semplicità estrema…

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